Mercato auto: anche il noleggio in crisi
Il settore del noleggio veicoli risente della crisi economica internazionale, delle difficoltà dell’automotive e dell’effetto perverso degli incentivi per le auto nuove indirizzati solo ai privati.
E’ questa, in sintesi, la fotografia che emerge dai dati illustrati stamane a Roma da ANIASA nel corso del convegno di presentazione dell’VIII Rapporto sullo stato di salute del settore.
L’andamento del comparto nel primo trimestre 2009 e le immatricolazioni sino ad oggi registrate confermano “l’effetto freno” sulla domanda esercitato dalla difficile congiuntura economica e aggravato dalle scelte governative sul settore auto.
Gli indicatori del primo trimestre segnano ancora alcuni indici in crescita, ben lontani da quelli registrati negli scorsi anni e dovuti esclusivamente al trascinamento dei positivi risultati del 2008. A fronte di un incremento del fatturato che nello scorso anno toccava il 7%, nei primi tre mesi del 2009 il settore ha faticato a mantenere il segno positivo (+2,3%), il più basso negli ultimi 15 anni.
Non mancano ulteriori elementi di preoccupazione per il presente e l’immediato futuro.
In particolare, segna una decisa inversione di tendenza il dato sulle immatricolazioni (già in costante calo dalla seconda età dello scorso anno), che se a fine 2008 aveva fatto segnare un +7%, nei primi tre mesi del 2009 ha registrato un vero e proprio crollo (-30%) a fronte di un raffreddamento degli ordini. La sensibile flessione è causata da due dinamiche: nel noleggio a lungo termine le aziende clienti, per ridurre i costi nel clima di incertezza economica, preferiscono prolungare i contratti in essere, anziché rinnovare il proprio parco auto; per il breve termine il dato è conseguenza della rilevante contrazione del business legato ai viaggi d’affari e ai flussi turistici.
Di fronte a scenari sempre più grigi e al considerevole calo delle quotazioni dell’usato, altro elemento di preoccupazione, gli operatori del settore stanno riconfigurando la propria offerta di servizi e riconsiderando i propri modelli di business.
“La possibilità di una ripresa del comparto dell’auto aziendale e di un rilancio del settore del noleggio veicoli” commenta il Presidente ANIASA, Roberto Lucchini, “non sembra vicina senza l’immediata adozione di adeguate misure. Chiediamo al Governo di uniformare quanto prima agli standard europei il trattamento fiscale dei servizi connessi al turismo e dell’auto aziendale”.
Oggi infatti Paesi a vocazione turistica applicano Iva ridotta (10-15%) su queste attività e in tutti i grandi mercati europei l’Iva sulle auto aziendali è detraibile al 100%, mentre in Italia la detraibilità è contenuta nel 40% e forti limitazioni vi sono anche nella deducibilità dei costi di esercizio.
Il noleggio a breve termine
Nel primo trimestre 2009 la crisi internazionale si è manifestata pienamente anche negli indicatori del noleggio a breve termine.
Il giro d’affari ha subito una contrazione dell’11% (dai 206 ai 183 mln di euro) rispetto allo stesso periodo del 2008, riscontrata anche nei volumi (giorni di noleggio: -11%, numero di noleggi: -10%).
E’ mancata sia la domanda turistica, come mostrano i dati relativi agli aeroporti, che segnano un calo del 17% in termini di fatturato e del 18% nei giorni di noleggio, sia la domanda domestica e business che ha segnato in negativo questo inizio di 2009, con una flessione del 7% (noleggio nei centri cittadini) in termini di fatturato e di volume. Conferma, ove mai ce ne fosse bisogno, che le imprese stanno ridimensionando sensibilmente i viaggi di lavoro, ricorrendo, quando possibile, al telefono e a video-conferenze. Le immatricolazioni sono calate del 37% in relazione alle politiche prudenziali adottate dagli operatori a causa dei mutati scenari di mercato e in assenza di incentivi per l’auto aziendale
Il noleggio a lungo termine
Dall’analisi dei dati sul primo trimestre 2009 per le flotte aziendali a noleggio trovano conferme le preoccupazioni per i segnali allarmanti registrati sul finire del 2008. Dal confronto con il fatturato dello stesso periodo dello scorso anno emerge un calo complessivo del business, fortemente concentrato sulla rivendita dei veicoli usati a fine noleggio (nei tre mesi -21%). La difficoltà di “smaltimento dell’usato” si è fatta “drammaticamente” sentire ad inizio 2009, quando le case automobilistiche hanno forzato le immatricolazioni di vetture nuove, nel tentativo di contrastare il calo derivante dalla crisi del mercato e poi, successivamente, con l’entrata in vigore degli incentivi. Un segnale di possibile ulteriore contrazione del business si evince dal calo dei veicoli noleggiati, passati dai 535.000 del 31 dicembre 2008 ai 533.000 (-0,3%) del 30 marzo 2009.
Nel complesso, il fatturato trimestrale ha registrato un lieve calo (-1,2%, dai 1.167 ai 1.154 mln di euro). Oggi si delineano opportunità di ulteriore sviluppo su nuove aree di mercato, raggiungibili mediante adeguati interventi sul prodotto e sulla rete di vendita. Al contempo, è, però, fondamentale una maggiore attenzione governativa al ruolo del comparto nell’ambito dell’automotive, anche attraverso un intervento mirato sulla fiscalità che riequilibri il settore in ambito EU.