Il noleggio a breve termine: 2008 - 2009
Nel 2008 le attività di noleggio a breve termine connesse al turismo e ai viaggi d’affari hanno vissuto due fasi congiunturali opposte. La prima metà dell’anno ha beneficiato dell’ultimo scorcio della fase di espansione del settore, vissuta nell’ultimo decennio. Dopo l’estate, momento di picco per le attività del comparto, il vento della crisi ha frenato il turismo e ridotto i viaggi d’affari. La crescita del settore a fine 2008 è stata comunque sostenuta dal replacement (auto in sostituzione) proveniente dal noleggio a lungo termine.
Il saldo 2008 mostra così un andamento ancora positivo dei conti dell’autonoleggio a breve termine, con un giro d’affari superiore del 4% rispetto al 2007 e un volume di servizi erogati (giorni di noleggio) pari al 7% in più. Osservando la composizione dei volumi, è evidente come la crescita del numero dei noleggi sia di appena il 2%. La combinazione dei due dati porta a concludere che a segnare il passo è stata proprio la domanda di noleggi brevi, un giorno o una settimana, in gran parte derivanti da utilizzi privati/turistici dell’autonoleggio.
Infatti, l’incidenza sul fatturato del leisure (turismo/tempo libero) non arriva alla metà (49%), mentre nel 2007 toccava quota 57%, con una flessione dell’11% in valore assoluto. Questa contrazione della domanda dei privati è pienamente motivata dalla battuta d’arresto che l’intero comparto del turismo ha iniziato a registrare dalla metà del 2008, soprattutto nella sua componente internazionale (Nord America in primis).
L’altra componente della domanda (business) non solo è passata nel 2008 dal 43% al 51% del fatturato complessivo, ma è aumentata anche in valore assoluto del 24%. Tuttavia sarebbe azzardato interpretare questo dato come un segnale positivo e anti-ciclico, visto che in realtà anche le imprese hanno cominciato, già nel 2008, a contenere i costi per fronteggiare le prime avvisaglie della crisi esplosa poi drammaticamente nel 2009.
Molto più realisticamente, l’incremento può essere ricondotto a un particolare segmento di domanda, il replacement, ossia la richiesta delle imprese di noleggio a lungo termine di un veicolo che sostituisca per alcuni giorni quello normalmente utilizzato, temporaneamente indisponibile per necessità di assistenza e riparazione.
Continua a crescere il numero dei contratti di noleggio che fanno segnare un +2%, a dimostrazione della graduale penetrazione dei servizi di locazione presso operatori aziendali e turisti: nel 2008 si sono presentati mediamente ai desk delle aziende del rent-a-car ben 13.302 clienti al giorno.
Segnali di sensibile crescita si registrano alla voce punti vendita che confermano come gli operatori del settore abbiano incrementato la propria presenza commerciale sul territorio. Il +57% è, tuttavia, conseguenza soprattutto della scelta di alcuni operatori di avvalersi di punti di noleggio presso concessionarie di auto e officine di manutenzione; una tendenza che nel prossimo futuro potrebbe incontrare sempre di più il gradimento di domanda e offerta.
Nel primo trimestre 2009 la crisi generale si è manifestata pienamente anche negli indicatori del noleggio a breve termine.
Il fatturato ha subito una decisa contrazione dell’11% rispetto allo stesso periodo del 2008, riscontrata anche nei volumi (sia giorni che numero di noleggi). È mancata la domanda turistica, come mostrano i dati degli aeroporti, che segnano un calo del 17% in termini di fatturato e del 18% nei giorni di noleggio.
Ma soprattutto la domanda domestica e business ha segnato in negativo questo inizio di 2009, con una flessione del 7% in termini di fatturato e di volume. Conferma, ove mai ce ne fosse bisogno, che anche le imprese stanno ridimensionando sensibilmente i viaggi di lavoro, ricorrendo quando possibile al telefono e a video-conferenze. Le immatricolazioni sono calate (-37%) ben oltre l’andamento – pur negativo – del business, anche a causa del fatto che alla fine del 2008 alcuni acquisti erano stati sollecitati dalle allettanti offerte delle Case automobilistiche.