Maggio 2010 - La flessione dell’auto
Nello scorso mese di maggio il mercato dell’auto ha registrato una flessione a due cifre (-13,79%), immatricolando 163.700 vetture, 26.000 in meno rispetto a dodici mesi fà. E’ ulteriore conferma di come l’esaurimento delle politiche di sostengo abbia azionato il freno sull’acquisto di vetture nuove.
In ogni caso, proprio grazie agli incentivi, il consuntivo parziale dei primi cinque mesi è ancora in attivo rispetto al periodo gennaio-maggio 2009: le 992.087 auto immatricolate nel 2010 rappresentano il 7,9% in più rispetto al periodo considerato.
La crisi degli ordini
Le difficoltà del mercato delle auto in Italia in questa fase emerge anche in relazione all’andamento degli ordini: la raccolta di maggio è stata di 167.000 contratti, una flessione che arriva al 12%, mentre nei 5 mesi gli ordini risultano essere circa 780.000. Un calo preoccupante (-25%) rispetto al periodo gennaio-maggio dello scorso anno, che tradotto in cifre significa 1.650.000 immatricolazioni su base annua, ben 700.000 in meno sul 2009.
Il cambiamento del mercato
Secondo i dati diffusi dal Ministero dei Trasporti, la struttura del mercato sta cambiando.
Le immatricolazioni a privati sono scese dal 79,6 al 66,9%, mentre quelle a noleggio sono salite dal 10,2 al 18,6%; le immatricolazioni di auto a gas (GPL e metano) sono scese dal 30,8% all’11,8%, in contrapposizione con le motorizzazioni diesel (aumentate dal 38,7 al 48,3%) e benzina (salite dal 30,3 al 39,7%.
Secondo i Centri Studi del settore, notevoli anche le variazioni della domanda di vetture nei diversi segmenti: le auto dei segmenti A e B sono scese dal 66,5% del primo trimestre al 59,7% del bimestre successivo, le medie sono salite dal 21 al 24,2%, mentre - fra le carrozzerie - le berline sono in flessione (dal 67,5 al 62,3%), i fuoristrada in crescita dal 6,3 al 7,7% e le monovolume, nel loro insieme, sono salite dal 10 all’11,2%.
Per aree geografiche, infine, si rileva un calo netto delle vendite al sud (dal 15,5 all’11,8%) e una ripresa delle regioni del Centro Italia (dal 26,7 al 33,3%), soprattutto grazie ai noleggi.
Le flotte aziendali
Secondo la Motorizzazione, le immatricolazioni complessive (proprietà/leasing/noleggio) sono state 54.316 (38.762 a maggio 2009 +40%), un segnale di forte ripresa delle commesse da parte delle imprese; il consolidato gennaio-maggio 2010 registra invece 243.900 vetture nuove rispetto alle 216.359 del 2009.
Per quanto riguarda il noleggio la situazione è, dopo un grigio 2009, in tendenziale forte aumento (+52,48%), dovuto principalmente all’aumento della flotta a breve termine per l’imminente stagione estiva e del rinnovo di contratti nel lungo termine: a maggio scorso sono state registrate 31.070 immatricolazioni contro le 20.376 di maggio 2009, mentre il consolidato gennaio-maggio annovera 128.378 autovetture, contro le 112.274 del 2009 (+14,34%).
Per quanto riguarda l’incidenza sul mercato, nei primi 5 mesi del 2010 l’intero contesto dell’auto aziendale (comprendendo quindi acquisti/leasing/noleggio) è salito al 24,58% (23,53% nel 2009); il noleggio si conferma all’12,94% (12,21% nel 2009). Degno di nota è che nel mese di maggio il noleggio ha rappresentato il 19% del mercato complessivo, contro il 10,73 % del 2009.
L’usato riprende quota
I dati del Ministero dei Trasporti sui passaggi di proprietà (al netto delle minivolture dei concessionari) indicano una crescita dell’11% rispetto allo stesso mese del 2009 (390.467 pratiche contro 351.678). Si tratta del terzo mese consecutivo che si chiude con saldo positivo, dopo un bimestre iniziale in forte flessione (gennaio-febbraio avevano fatto segnare un -9%).
Le ragioni del fenomeno sono dovute essenzialmente al termine degli incentivi statali, che determinavano una concorrenza sleale nei confronti delle auto usate, ed alla situazione economica generale, che sollecita i consumatori ad acquisiti più cauti.