Il mercato dell’auto continua a perdere quota
Secondo i dati diffusi dal Ministero di Trasporti a ottobre le vendite sono state pari 139.740 unita’, scendendo del 28,82%. Da inizio anno le immatricolazioni totali segnano -6,95%.
Si tratta dei dati di mercato piu’ bassi dal 1995; si deve comunque considerare il confronto con un ottobre 2009, mese in cui le incentivazioni allora in vigore funzionavano a pieno regime. Le indicazioni per gli ultimi due mesi dell’anno non lasciano peraltro spazio a inversioni di tendenza. Le previsioni dei principali Centri Studi dell’automotive indicano per fine 2010 un totale a quota 1.940.000, vale a dire -10% sul 2009.
Flotte aziendali in stallo
Secondo i dati del Ministero, i dati relativi a proprietà e leasing vedono un incremento ridotto al 4,59% (contro il 33% di settembre) ed un consolidato da gennaio di 242.361 auto nuove (207.467 nel 2009, vale a dire +16,82 sul 2009). L’incidenza è stata ad ottobre del 19% (13% ottobre 2009); mentre da gennaio è stata del 14,40% (11,47% nell’analogo periodo 2009).
Ancora stop and go del noleggio
I dati generali per le immatricolazioni uso noleggio vedono un ottobre negativo, in netta controtendenza con il buon andamento delineatosi a settembre scorso. Si tratta di 14.390 nuove vetture contro le 18.811 di ottobre 2009, un brusco calo del 23,50%. Nei primi dieci mesi il settore nel suo complesso, che ha avuto alterni momenti di ripresa/riduzione immatricolato, continua tuttavia a registrare un “saldo attivo” con 226.850 unità contro le 210.921 dell’analogo periodo 2009 (+7,55%).
Riguardo l’incidenza ottobre vede scendere la percentuale al 10,30% (13,67% lo scorso settembre), mentre nei primi dieci mesi si passa dal 11,66 del 2009 al 13,48 del 2010.
Il mercato di ottobre sembra definire una situazione più nitida per le flotte aziendali, probabilmente non “inquinata” alle immatricolazioni a km zero, sistema che sta avendo un certo rallentamento. Le perduranti esitazioni di andamento sono esatto interfaccia della situazione di incertezza economica vissuta dalle aziende italiane.
Alimentazioni
Ad ottobre le alimentazioni diesel confermano di attestarsi al 50% del mercato, mentre le benzina si collocano sul 38%. Senza incentivi è ancora dimostrato il continuo crollo di immatricolazioni a basso impatto ambientale (-76% GPL, -55% metano. -68% ibride). La quota di penetrazione delle vetture ad alimentazione alternativa è stata ad ottobre del 10,4% (il terzo trimestre aveva chiuso poco sotto l’11% di quota, dopo un primo trimestre a 31% e un secondo trimestre a 12%).
C’è una sorpresa, piccola perché i volumi sono risibili, inesistenti, pari allo 0,02% dell’immatricolato: si tratta delle auto elettriche che passando da 2 a 22 unità registrano un aumento del 1000%.
Il mercato dell’usato
Secondo quanto comunicato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, nel settore dell’usato i trasferimenti di proprietà al lordo delle minivolture (i trasferimenti temporanei a nome del concessionario in attesa della rivendita a cliente finale), hanno registrato a ottobre 405.331 unità, -1,6%, contraddicendo l’andamento dei precedenti mesi. Nel cumulato da inizio anno si registra una variazione positiva dell’1% sullo stesso periodo del 2009.
Prospettive
Il Centro Studi Promotor conferma che sui risultati di ottobre ha anche influito il fatto che molte case auto stanno limitando il ricorso ai chilometri zero, pratica oggi costosa per le attuali condizioni del mercato. I recenti dati, peraltro, focalizzano l’effettiva situazione del mercato automobilistico.
Ora le prospettive per le vendite di auto sono connesse essenzialmente all’andamento dell’economia e alla politica delle case automobilistiche. Quest’ultime stanno affrontando la crisi rinnovando profondamente la loro gamma ed offrendo al mercato nuovi modelli in grado di promuovere una spinta su una considerevole parte di domanda.
Quanto all’economia è forte l’attesa per la stima preliminare del Pil del terzo trimestre 2010, che verrà diffusa dall’Istat il 12 novembre. Se dopo le due variazioni congiunturali positive, registrate nel primo e secondo trimestre di quest’anno vi fosse un altro incremento, lo scenario del nostro Paese si confermerebbe in crescita sia pure moderata e quindi la prospettiva di una ripresa del mercato dell’auto nel 2011 apparirebbe possibile. Se, invece, come paventato dall’Ocse, vi fosse una contrazione, ci troveremmo in una situazione di stagnazione aperta anche ad evoluzioni ancora più negative che interesserebbero anche il mercato dell’auto.