Ad ottobre nuovo calo per il mercato dell’auto
Nuovo calo in ottobre per il mercato automobilistico italiano. Le immatricolazioni sono state 132.703 con una contrazione del 5,49% sullo stesso mese del 2010. Si tratta di un calo atteso, dato il quadro economico generale e la forte caduta del clima di fiducia dei consumatori. Si poteva anzi ritenere che il calo potesse essere anche più elevato per l’impatto del continuo aggravamento del quadro economico. Evidentemente - sostiene il Centro Studi Promotor GL events - la voglia di automobile degli italiani frena la caduta delle vendite, nonostante che non sia solo il quadro economico a deprimere la propensione agli acquisti, ma vi siano anche una serie di altri elementi che, nel corso del 2011, sono stati vere e proprie palle al piede per la domanda.
Ci riferiamo innanzitutto alla crescita della pressione fiscale sull’auto: nei primi dieci mesi dell’anno vi sono stati due aumenti di accise sui carburanti (a cui si è aggiunto un ulteriore aumento dal 1° novembre), l’aumento dell’imposta sulle assicurazioni, l’aumento dell’imposta provinciale di trascrizione e l’aumento dell’aliquota Iva dal 20 al 21%. Alla crescita del prelievo fiscale si è aggiunto poi il caro carburante e il caro assicurazione. Per quanto riguarda i carburanti, nei primi nove mesi dell’anno, dalla banca dati del Centro Studi Promotor GL events emerge che, a fronte di un calo dello 0,5% dei consumi, vi è stata una crescita della spesa del 15,4% e del prelievo fiscale del 6,8%. Quanto alle assicurazioni, i premi RC auto hanno raggiunto livelli assolutamente insostenibili, con l’effetto di rendere sempre più difficile l’accesso all’automobile per i giovani e di favorire l’uscita anticipata dal mercato da parte degli anziani, oltre che delle persone che vedono il loro reddito minacciato dalla crisi economica.
Secondo il Centro Studi Promotor GL events il calo delle vendite di autovetture di ottobre e le prospettive non favorevoli per i prossimi mesi costringono a rivedere ancora al ribasso la previsione per le immatricolazioni del 2011, previsione che si attesta intorno a 1.755.000 unità, con una diminuzione del 10% sul consuntivo 2010. Tra l’altro anche i risultati dell’inchiesta congiunturale mensile condotta a fine ottobre dal Centro Studi Promotor GL events non inducono all’ottimismo. Ben l’81% dei concessionari segnala un basso livello di ordini in ottobre, mentre per il 78% è stata bassa anche l’affluenza di visitatori nelle show room e per il 55% degli interpellati è possibile un ulteriore peggioramento della situazione nei prossimi mesi.
E’ del tutto evidente che un’inversione di tendenza del mercato automobilistico è strettamente legata a un miglioramento del quadro economico. Ma è comunque altrettanto evidente che non è solo la situazione dell’economia a deprimere la domanda di autovetture. Anche l’inasprimento del carico fiscale, la forte crescita dei prezzi del carburante e i livelli insostenibili dei premi di assicurazione sono un forte ostacolo alla tenuta della domanda di auto in Italia. E a questo proposito appare necessario che le autorità deputate alla vigilanza sulla concorrenza rendano più incisiva la loro azione per reprimere comportamenti non corretti, e che appaiono ancora più condannabili che in passato nell’attuale difficilissimo contesto economico.
Fonte: Centro Studi Promotor
03 Novembre 2011