Mercato auto europeo in calo del 5,8% nel 2011
Tra i cinque grandi mercati dell’Europa Occidentale è quello francese a far registrare in dicembre il peggior risultato in termini di immatricolazioni di autovetture (-17,7%). Segue però a ruota il mercato italiano (-15,3%). Queste indicazioni scaturiscono dai dati diffusi oggi dall’Acea sulle vendite di autovetture in dicembre e nell’intero 2011 relativamente all’area dei paesi della UE e dell’Efta. Secondo questa fonte, nel complesso dell’area in dicembre le immatricolazioni sono state 995.404 con un calo del 5,8%, mentre nell’intero 2011 le immatricolazioni sono state 13.573.550 con un calo sul 2010 dell’1,4%. Si tratta di un risultato non particolarmente negativo, se si considera il quadro economico europeo. Va però detto - segnala il Centro Studi Promotor GL events - che, dopo un andamento altalenante nei primi tre trimestri dell’anno, vi è stato un sensibile peggioramento da ottobre a dicembre dovuto al deterioramento del quadro congiunturale. In mancanza di una ripresa dell’economia o di specifiche misure di sostegno della domanda di autovetture la tendenza negativa sembra destinata a continuare nel 2012.
Da segnalare anche che il risultato del 2011 deriva da andamenti differenziati tra il complesso dei piccoli mercati (immatricolazioni in crescita nell’intero 2011 del 2%) e il complesso dei cinque maggiori mercati (immatricolazioni in calo del 2,6%) che valgono il 72,8% delle vendite dell’area. Venendo in particolare alla situazione di questi cinque maggiori mercati, come si è anticipato, in dicembre il risultato peggiore è quello della Francia che comunque nell’intero anno fa registrare un calo contenuto (-2,1%). Sempre nell’intero 2011 il calo maggiore si è registrato in Spagna (-17,7%), mentre il Regno Unito ha limitato le perdite (-4,4%) e la Germania ha conseguito il risultato migliore con un incremento dell’8,8%. Il mercato tedesco ha chiuso in positivo anche dicembre (+6,1%), ma comunque la locomotiva germanica sta rallentando e questa situazione pesa sulle prospettive per il 2012 su cui grava anche il delinearsi di un andamento congiunturale a W, quantomeno in alcuni paesi.
Quanto all’Italia il 2011 si è chiuso con il risultato peggiore dal 1996 (1.748.143 immatricolazioni nel 2011 e un calo del 10,9%) e con una domanda in sensibile rallentamento nell’ultima parte dell’anno. Le prospettive per il 2012 non appaiono particolarmente incoraggianti, tanto più se si considera che si e già aperta una nuova fase di recessione per la nostra economia dopo la modesta ripresa a cavallo tra il 2009 e il 2010. Le sorti del mercato italiano nel 2012 appaiono dunque legate soprattutto alla possibilità che il pacchetto di rilancio dell’attività economica di cui si parla contenga anche misure per sostenere il mercato dell’auto o quantomeno delle soluzioni ecologiche, come le auto a metano, a gpl o elettriche ed anche le auto con altre alimentazioni, ma con emissioni di anidride carbonica contenute.
Fonte: Centro Studi Promotor
17 Gennaio 2012