Confindustria, Giunta: riforma al via
Ieri la Giunta di Confindustria ha approvato all’unanimità la Riforma di Confindustria e dell’intero sistema associativo, elaborata dalla Commissione guidata da Carlo Pesenti.
Il Documento è il risultato di un intenso anno di lavoro, durante il quale la Commissione ha ascoltato tutte le componenti del sistema associativo (Associazioni Territoriali e di Categoria, Federazioni Regionali, di Settore e di Scopo, Soci Aggregati, per un totale di circa 180 imprenditori) avvalendosi anche dello studio-indagine condotto dall’Ipsos, tramite oltre 2.000 interviste ad associati e opinion leader.
La Riforma trova quindi fondamenta in principi e obiettivi ampiamente condivisi ed è stata progressivamente affinata grazie a un interscambio continuo con il sistema associativo. “Solo rispondendo con efficacia ed efficienza alle reali esigenze delle proprie imprese e a un contesto socio-economico profondamente mutato – spiega Carlo Pesenti – Confindustria saprà essere ancora una volta l’organismo per il rilancio del sistema imprenditoriale italiano e rappresentare un esempio propositivo per il Paese”.
“Sono soddisfatto: abbiamo segnato un passaggio fondamentale, dando il via a un importante rinnovamento del sistema, partito dal basso, frutto di un dibattito complesso che si è ritrovato in un percorso assolutamente condiviso. Era uno dei punti del mio programma di presidenza che diventa realtà – sottolinea Giorgio Squinzi, presidente di Confindustria – con questo voto inizia un processo di ammodernamento che non si esaurisce oggi, al contrario, parte proprio da qui, perché Confindustria si possa rafforzare sempre più nel suo ruolo di protagonista strategica per il sistema produttivo e il paese”.
Di seguito, gli obiettivi cardine della Riforma.
Vision rinnovata, Valori, Etica, Legalità
È stata ridefinita la vision: “Confindustria partecipa al processo di sviluppo della società italiana contribuendo all’affermazione di un sistema imprenditoriale innovativo, internazionalizzato e sostenibile, capace di promuovere la crescita economica, sociale, civile e culturale dell’intera Nazione”.
Verrà riscritto il Codice Etico e dei Valori Associativi, per farne strumento di governo dell’associazione, dotato di cogenza e valenza statutaria, che fissi non solo i principi fondanti e i valori costitutivi, ma anche i requisiti di accesso e permanenza nel sistema, le regole e le prassi comportamentali per ogni associazione o individuo coinvolti nell’agire confindustriale.
Verrà istituito un apposito organismo, il Consiglio di Indirizzo Etico e dei Valori Associativiterzo e indipendente rispetto alle componenti o ai livelli associativi, con funzione di continua verifica, evoluzione e aggiornamento delle ambizioni etiche e valoriali dell’associazione.
Rafforzamento dell’identità, con una gestione più rigorosa del perimetro associativo
La sfida è coniugare il modello fortemente inclusivo che ha caratterizzato la recente evoluzione del nostro sistema, finalizzata a maturare una sempre più ampia capacità di rappresentanza, con un forte recupero di identità e rigore nella definizione del proprio perimetro associativo. Obiettivi:
- da un lato, rafforzare criteri, valori, priorità di crescita attorno ai quali consolidare una forte identità associativa in cui tutto il sistema imprenditoriale possa riconoscersi con orgoglio e che possano diventare la vera discriminante qualitativa di appartenenza;
- dall’altro, pervenire a una gestione consapevole e governata del perimetro associativo attraverso una rigorosa qualificazione dei meccanismi di cooptazione, in particolare, introducendo maggioranze particolarmente qualificate negli organi direttivi, in ogni caso di delibera in merito all’adesione di nuovi settori a Confindustria.
Fonte: Confindustria
11 Ottobre 2013