Rallenta la crescita del mercato UE. A ottobre +2,9%

Rallenta la crescita del mercato dell’auto dell’Unione Europea che in ottobre ha fatto, però, registrare il 26° incremento mensile consecutivo con 1.104.868 immatricolazioni e un incremento sullo stesso mese del 2014 del 2,9%. Questa crescita, pur apprezzabile, è inferiore a quella media del periodo gennaio-settembre. Il rallentamento è dovuto soprattutto ai mercati più grandi, mentre il tasso di sviluppo delle immatricolazioni si mantiene sostenuto nella maggior parte degli altri mercati dell’Unione. Pesa sul dato di ottobre soprattutto il risultato del Regno Unito che, dopo 43 crescite mensili consecutive (con un ottimo settembre), accusa il primo lieve calo (-1,1%). Questo risultato non inciderà però più di tanto sulle immatricolazioni complessive del 2015 nel Regno Unito. Questo mercato, che aveva raggiun to un record assoluto nel 2014, chiude il consuntivo dei primi dieci mesi con un incremento del 6,4% e quindi supererà certamente il record dello scorso anno. Gli altri grandi mercati chiudono tutti in crescita, ma con tassi più contenuti di quelli dei primi nove mesi dell’anno. Il mercato tedesco cresce in ottobre dell’1,1% (contro il 5,5% del periodo gennaio-settembre), il mercato francese cresce dell’1% (gennaio-settembre +6,3%), il mercato italiano cresce dell’8,6% (gennaio-settembre +15,3%) e il mercato spagnolo cresce del 5,2% (gennaio-settembre +22,4%).

Confrontando il gruppo di paesi che hanno adottato l’euro con quelli che non l’hanno adottato, l’area euro, che per molto tempo aveva avuto un tasso di crescita inferiore all’area non euro, fa registrare anche in ottobre, come ormai succede da diversi mesi, un tasso di crescita superiore a quello dell’area non euro (+3,1% contro +2,3%). Sul risultato della zona non euro pesa il dato del mercato più importante che è quello del Regno Unito di cui si è già detto, mentre tutti gli altri mercati, tranne quello della Croazia (-0,6%), sono in crescita con tassi anche decisamente sostenuti (Ungheria +34%, Bulgaria +15,4%, Svezia +11,7%, Repubblica Ceca +10,5%).

Secondo il Centro Studi Promotor il rallentamento della crescita del mercato dell’Unione Europea in ottobre può essere considerato un incidente di percorso (dovuto a cause diverse da paese a paese) nella ripresa che è in atto da ben 26 mesi e che sta consentendo al mercato europeo di ridurre sensibilmente il divario rispetto ai livelli ante-crisi. Il gap era infatti ancora del 19,4% nel 2014 e con ogni probabilità si ridurrà al 12,8% a fine 2015.

I dati diffusi oggi dall’Acea si riferiscono anche ai tre paesi che fanno parte dell’Efta che complessivamen te in ottobre accusano un calo dell’1,4%. La crescita del 46,1% del piccolissimo mercato dell’Islanda e quella dell’1,8% della Norvegia sono infatti più che compensate da un calo del 4% del mercato svizzero.

Fonte: Centro Studi Promotor