Auto UE: settembre +7,2%. Intero 2016 verso quota 14,8 milioni
Splende ancora il sole sul mercato dell’auto dell’Unione Europea. In settembre nei 28 mercati dell’area sono state immatricolate 1.455.180 autovetture con un incremento del 7,2% sullo stesso mese del 2015, mentre il consuntivo dei primi nove mesi dell’anno chiude a quota 11.243.263 immatricolazioni con un incremento dell’8% che conferma la previsione del Centro Studi Promotor di 14.800.000 immatricolazioni nell’intero 2016, livello, questo, ancora inferiore del 5% a quello ante-crisi. Nei 28 mercati dell’area è compreso naturalmente anche il Regno Unito che, nonostante la Brexit, fa ancora parte dell’Unione Europea.
Sul risultato di settembre influisce positivamente il recupero in atto nei paesi della fascia meridionale della zona euro il cui mercato è stato fortemente penalizzato dalle politiche di austerity di Bruxelles. In particolare in settembre il mercato italiano cresce del 17,4%, quello spagnolo del 13,9%, quello portoghese del 10,6%, quello greco cala del 10,3% (ma nei primi nove mesi dell’anno cresce dell’8,6%). Nel complesso i paesi della zona euro crescono del 9,4%, mentre più contenuta è la crescita dei paesi non euro (+4,2%) perché il maggior mercato dell’area, quello del Regno Unito, dopo aver toccato il record di immatricolazioni nel 2015, quest’anno ha tassi di ulteriore sviluppo contenuti (+1,6% in settembre; +2,6% nel periodo gennaio-settembre).
La crisi che ci stiamo lasciando alle spalle ha inciso fortemente anche sul peso dei diversi mercati nazionali dell’Unione. Il mercato tedesco resta il più importante, ma l’Italia, che per molto tempo è stata il secondo mercato europeo, è scivolata al quarto posto preceduta dal Regno Unito e dalla Francia. Il recupero nel nostro Paese è molto forte, ma occorrerà tempo per ritornare ai livelli ante-crisi. Anche in settembre, come nell’intero periodo gennaio-settembre, la ripresa del mercato dell’Unione Europea interessa praticamente tutti i 28 paesi. In settembre si registrano infatti cali soltanto in Irlanda (-1,6%), Olanda (-4,2%) e Grecia (-10,3%), mentre il consuntivo dei primi nove mesi vede in calo soltanto l’Olanda (-5,2%).
“Il fatto che l’andamento positivo interessi praticamente tutti i paesi dell’Unione - ha dichiarato Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor - è un ulteriore elemento che induce a formulare previsioni favorevoli anche per il 2017. In particolare è lecito ritenere che il gap del 5% rispetto al massimo ante-crisi del 2007 venga colmato nel prossimo anno. Se così sarà, la crisi dell’auto dell’Unione Europea sarà durata dieci anni. Nel mercato mondiale è durata invece solo due anni, negli USA tre anni ed anche all’interno dell’Unione Europea la durata della crisi non è stata particolarmente lunga per Germania e Francia (due anni) e Regno Unito (cinque anni), ma il risultato complessivo dell’area è fortemente influenzato dai dati dei paesi della fascia meridionale della zona euro oggi in forte recupero”.
I dati diffusi dall’Acea si riferiscono anche ai tre paesi dell’Efta (Islanda, Norvegia e Svizzera) che complessivamente considerati mettono a segno una crescita del 9,8% in settembre e dello 0,3% nel periodo gennaio-settembre.
Fonte: Centro Studi Promotor
13 Ottobre 2016