Produzione industriale in stallo a novembre
Produzione industriale in stallo in novembre sul livello di ottobre. Rispetto allo stesso mese del 2016 l’incremento è invece del 2,2%. Secondo gli indici Istat, in novembre la nostra produzione industriale è ritornata al livello del gennaio 2012 con un gap del 6,1% sul massimo del 2011 raggiunto con la ripresina iniziata nel 2009 dopo il crollo del 25,9% a cavallo tra 2008 e 2009, come mostra il grafico qui sotto riportato. Lo stallo di novembre è dovuto all’arrestarsi della crescita dell’indice relativo alla fabbricazione dei mezzi di trasporto (-1,7%) e a cali in altri nove comparti tra i quindici considerati dall’Istat. L’andamento negativo di questi settori annulla, nell’indice complessivo, la crescita che si è registrata nella fabbricazione di prodotti chimici (+1,8%), nella produzione di farmaceutici (+4,2%), nella fabbricazione di articoli in gomma e materie plastiche (+0,6%), nella metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo (+0,5%) e nella fornitura di energia elettrica, gas, vapore ed aria (+5,0%).
Secondo Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor, è del tutto evidente che le misure fin qui adottate per sostenere la crescita sono largamente insufficienti in quanto la ripresina iniziata nel 2016 non ha consentito di raggiungere neppure il massimo toccato al termine della prima V dell’andamento a W che ha caratterizzato la produzione industriale dall’inizio della crisi. Si tratta di una situazione molto grave per il nostro Paese in quanto la produzione industriale ha un peso notevole sull’economia italiana, il cui apparato manifatturiero è il secondo d’Europa. Ovviamente l’insufficiente crescita della produzione industriale incide anche sulla ripresa del prodotto interno lordo che nel 2017 ha accelerato, ma ha raggiunto un tasso di crescita che è ancora largamente inferiore alla media europea.
Fonte: Centro Studi Promotor
13 Gennaio 2018