Il +1,5% del PIL conferma l’accelerazione della ripresa
La crescita dell’1,5% del Pil nel 2017, che emerge dalla prima stima diffusa oggi dall’Istat, conferma l’accelerazione in atto dell’economia italiana, come emerge con grande chiarezza dalla serie storica degli incrementi degli ultimi anni. Dopo un’inversione di tendenza a cavallo tra il 2013 e il 2014 il Pil è infatti cresciuto del 0,2% nel 2014, dello 0,9% nel 2015 e dell’1,1% nel 2016 ed ora dell’1,5% nel 2017. Secondo il Centro Studi Promotor, l’accelerazione in atto e in particolare il buon risultato del 2017 dipendono in buona misura dall’andamento dell’economia mondiale che è in forte sviluppo, con una crescita del commercio del 4,4% a fine novembre e con una previsione di incremento del 3,9% per l’intera economia del mondo nel 2018.
Decisiva è comunque stata l’azione degli ultimi Governi che ha portato il tasso di disoccupazione, che aveva toccato un picco del 13% nel novembre 2014, al 10,8% del dicembre scorso, livello che non si vedeva dal 2012. In parallelo all’azione sull’occupazione e a quella per favorire lo sviluppo dell’attività manifatturiera - secondo Gian Primo Quagliano, presidente Centro Studi Promotor - decisivi sono stati anche gli interventi di sostegno del reddito delle fasce più deboli della popolazione. Questi interventi hanno contrastato la tendenza della concentrazione della ricchezza, che, al di là di ogni considerazione morale e di equità, è oggettivamente un fattore frenante dell’economia. L’eccessiva concentrazione della ricchezza penalizza infatti la domanda di beni di consumo di prima necessità e comunque non durevoli, che in Italia è ancora debole con la conseguenza che la sua debolezza è oggi il principale fattore che ostacola un ulteriore accelerazione della ripresa.
14 Febbraio 2018