Motori, il problema non sono i diesel, ma i vecchi diesel
A fine 2017 l’Italia vantava un parco circolante vetture di 38,5 milioni. Nonostante abbiamo raggiunto una penetrazione di 66 auto ogni 100 abitanti, il numero delle vetture iscritte al PRA ha continuato a crescere in questo decennio, in ragione di oltre 200.000 unità all’anno, che è comunque meno della metà di quanto cresceva nel decennio precedente. La crescita è attribuibile ai motori diesel, passati dal 2010 al 2017 da meno di 14 a quasi 17 milioni, laddove quelle a benzina sono diminuite, da 22,8 a 21,4 milioni.
Questi sono alcuni importanti temi emersi dal summit La Capitale Automobile Usato&Classic, che si è tenuto il 20 aprile presso la sede dell’Automobile Club d’italia ed organizzato dal centro studi Fleet&Mobility cui ha preso parte il Presidente ANIASA - Massimiliano Archiapatti.
A ben guardare, però, tra il 2010 e il 2017 le vetture di età fino a vent’anni sono leggermente diminuite, mentre sono aumentate del 57% quelle con oltre vent’anni sulle spalle, passando da 3,8 a oltre 6 milioni, di cui 5,1 a benzina e 900mila a gasolio. In altri termini, gli italiani si rivelano dei grandissimi conservatori di auto vecchie, che non vengono rottamate, nonostante si tratti di vetture molto inquinanti e poco sicure, visto che circa 4 milioni sono antecedenti alle normative Euro. Queste macchine, indicate come Euro0, vengono radiate a un tasso inferiore all’1% annuo, che equivale a dire che per eliminarle ci impiegheremo oltre un secolo.
“Gli esperti che abbiamo riunito all’Automobile Club d’Italia il 20 aprile per il consueto appuntamento della Capitale Automobile – ha dichiarato Pier Luigi del Viscovo, direttore del Centro Studi Fleet&Mobility – hanno avanzato la conclusione che molte di queste auto circolino pochissimo o per niente, trattandosi in buona misura di veicoli in mano a collezionisti o a persone che per vari motivi le usano sporadicamente. Di conseguenza, anche il loro impatto ambientale va considerato alla luce degli effettivi chilometri annui che percorrono, visto che un’auto inquina se in moto.”
02 Maggio 2018