Economia italiana in stagnazione, ma compaiono primi segnali positivi
Dopo i due cali di marzo e aprile la produzione industriale cresce in maggio dello 0,9%. Questo dato mette in dubbio l’ipotesi di un calo del Pil nel secondo trimestre 2019. La prima stima sul Pil verrà diffusa il 31 luglio e potrebbe mettere in evidenza un piccolo calo, ma anche un piccolo incremento o una crescita zero nel secondo trimestre 2019. In ogni caso il dato dovrebbe essere compatibile con lo scenario di stagnazione che si è prodotto dopo che è stato scongiurato il pericolo di recessione conclamata che sembrava delinearsi nella seconda metà del 2018.
Va d’altra parte segnalato che il quadro attuale è certamente caratterizzato dal proseguimento della fase di debolezza dei ritmi produttivi, ma cominciano ad affiorare elementi positivi come l’aumento del numero degli occupati, la riduzione del tasso di disoccupazione in maggio e la tenuta del potere di acquisto delle famiglie legata ad un’inflazione contenuta ed inferiore alla media dell’Eurozona.
Secondo il Centro Studi Promotor, è dunque possibile che nella stagnazione attuale di delinei una tendenza al recupero che potrebbe concretarsi nell’avvio di una fase ripresa nel breve-medio termine. Tra l’altro i conti pubblici del Paese dovrebbero trarre beneficio dal maggior gettito stimato in quattro miliardi nell’intero 2019 determinato dall’avvio dall’inizio dell’anno della fatturazione digitale ed anche dalla sensibile diminuzione dello spread legata al fatto che è stato (almeno per il momento) scongiurato il pericolo di una procedura di infrazione per l’Italia da parte della UE.