Tar Lazio su intestazione temporanea dei veicoli a noleggio: accolte le istanze del settore
E’ illegittimo chiedere il pagamento dei diritti di motorizzazione nei casi di intestazione temporanea dei veicoli a noleggio oltre i 30 giorni. Le società clienti possono delegare le aziende di noleggio ad espletare tutti gli adempimenti previsti dal Codice della Strada.
Sono queste le principali conclusioni delle sentenze del TAR del Lazio (n. 11004/2015 e n. 11006/2015) a seguito dei ricorsi promossi dalle maggiori società di noleggio veicoli contro le circolari con cui il Ministero dei Trasporti aveva regolamentato a fine 2014 l’articolo 94 (comma 4 bis) del Codice della Strada.
La norma, risalente al 2010 e concepita per contrastare l’elusione e le intestazioni fittizie, prevede l’obbligo di comunicare all’Archivio Nazionale del MIT le generalità dell’utilizzatore del veicolo per un periodo superiore ai 30 giorni. L’applicazione pratica, tuttavia, si è rilevata di estrema difficoltà amministrativa, specialmente per le 65.000 aziende e le 2.700 PA clienti delle imprese di noleggio, che comunque già dal 2012 comunicano regolarmente all’Anagrafe Tributaria le generalità complete della clientela.
Come si legge nella sentenza del TAR, il versamento di 9 euro a veicolo per diritti di motorizzazione (oltre ai 21 € di imposta di bollo per un totale di circa 8 milioni di euro l’anno), stabilito dalle circolari del MIT, non trova fondamento normativo per il settore del noleggio in quanto la ricevuta rilasciata in questo caso dalla Motorizzazione non è riconducibile alla tabella legislativa di riferimento (Legge 870/1986). Il TAR ha inoltre specificato che la clientela potrà conferire delega generale all’impresa di noleggio per ogni adempimento legislativo e amministrativo relativo all’articolo 94 del Codice della Strada.
“Siamo davvero soddisfatti che Il TAR abbia ragionevolmente accolto le istanze del settore, clientela ed aziende di noleggio”, ha evidenziato il Presidente ANIASA - Fabrizio Ruggiero, “con specifico riferimento all’ingiustificato aumento dei costi, senza paragoni in Europa, che avrebbe ulteriormente appesantito un settore sempre più strategico per la mobilità aziendale. Nel condividere in toto gli obiettivi legislativi di sicurezza nella circolazione, va rimarcato che il comparto fornisce, per sua natura, un valido contributo alla certezza dell’utilizzatore del veicolo”.
04 Settembre 2015