L’auto è per davvero ripartita: + 15,8% a fine 2015.
I dati diffusi dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti registrano un 2015 con 1.574.872 autovetture, una crescita del 15,8% rispetto alle 1.360.578 dello scorso anno.E nel solo mese di dicembre, sono state immatricolate 109.395 autovetture, un incremento del 18,7% rispetto alle 92.199 unità dello stesso periodo dello scorso anno.
I risultati confermano pertanto una svolta per il mercato nazionale. Dopo la caduta verticale delle vendite (-47,7%) tra il 2007 e il 2013, il 2014 ha visto le immatricolazioni via via in crescita (+4,3%). Nel 2015 il mercato ha quindi registrato la via della ripresa e indicativo è il fatto che l’ultimo bimestre hanno visto persino un’accelerazione delle immatricolazioni. Dopo aver chiuso i primi dieci mesi del 2015 con un incremento del 14,7%, le immatricolazioni sono infatti aumentate del 23,5% in novembre e del 18,65% in dicembre.
Riguardo l’analisi del mercato nel 2015 sono stati raccolti 1.637.000 contratti di autovetture, il 17% in più dell’anno 2014 e nel solo dicembre la raccolta contratti è stata di circa 153.000 unità, un aumento del 23%. I dati di chiusura anno rimarcano una buona ripresa degli acquisti delle famiglie, che crescono del 18% con 1.009.537 immatricolazioni, raggiungendo il 63,7% di quota sul totale (+1,3 punti percentuali), con un dicembre in aumento in volume di oltre il 20%.
Un auto su quattro è a noleggio ed i volumi superano le 311.000 unità
Un andamento decisamente positivo, allineato a quello dei privati, è stato realizzato dagli acquisti per uso noleggio, un aumento nel totale 2015 del 18% (311.352 unità vendute), giungendo a rappresentare quasi il 20% del totale mercato. Si tratta di un risultato che vede in analoga percentuale il noleggio a breve termine, al 7,6% di quota, ed il lungo termine al 12,1% del totale. Nel solo dicembre il noleggio ha segnato un incremento del 23,7% (+56,5% il breve, con un forte anticipo di immatricolazioni per il 2016, e +10,3% il lungo termine).
Sempre positive, anche se con tassi moderati, le vendite a società che nel 2015, con 262.729 auto immatricolate, crescono del 4,9%, vedendo la propria quota ridursi per effetto mix canali di vendita e fermandosi al 16,6% del totale, con 1,7 punti in meno del 2014.
Ragguardevole l’andamento per diesel e benzina, rispettivamente in crescita del 16,6% e 24,8% che porta il diesel a rappresentare il 55,6% del mercato e la benzina il 31,1%. Anche le ibride incrementano in volume del 21,5% e le elettriche del 31,5%, rimanendo entrambe stabili in quota. Inflessione il GPL (-3% in volume ed una quota che scende al 7,6%) e soprattutto il metano: -13% e una rappresentatività che si ferma 4%.
In crescita nel 2015 tutti i segmenti, con incrementi a doppia cifraper le fasce piccole e medie. Riguardo le carrozzeriescendono in volume le immatricolazioni delle sportive (cabrio e coupé) e dei monovolume piccoli grandi che risentono della concorrenza dei crossover, in crescita nel 2015 di oltre il 40%, con recupero di 3 punti di quota
Mercato dell’usato sempre crescita
A dicembre i passaggi di proprietà delle autovetture depurati dalle minivolture (i trasferimenti temporanei a nome del concessionario in attesa della rivendita al cliente finale) hanno messo a bilancio un incremento del 6,8% rispetto al mese di dicembre del 2014, Per ogni 100 autovetture nuove ne sono state vendute 197 usate nel mese di dicembre e 170 nell’intero anno 2015. Complessivamente nel 2015 i passaggi di proprietà hanno fatto registrare un aumento del 6% arrivando a4.589.823 rispetto ai 4.248.229 del 2014.
Secondo i principali Centri Studi è stato un finale d’anno con positive prospettive, anche se non si deve trascurare che il livello delle auto targate nel 2015 è inferiore del 36,8% rispetto alla situazione ante-crisi.
Crisi che ha caratterizzato il contesto nazionale dell’auto dal 2007 al 2013 e che ha determinato un forte invecchiamento del parco circolante, con un età media passata dai 7 anni e 6 mesi del 2007 ai 9 anni e 11 mesi del 2014. La recentissima vicenda sull’eccessiva concentrazione di sostanze inquinanti o nocive nell’atmosfera ha peraltro dimostrato, che per incidere effettivamente e durevolmente sulla situazione ambientale può contribuire non solo una riduzione delle auto, ma specialmente la sostituzione di quelle eccessivamente vecchie ancora in circolazione. Si tratta di un parcoper lo più vetusto, che annovera 16 milioni di vetture Euro 0, 1, 2 e 3.
In assenza di interventi del Governo in questo ambito si prevede comunque per il 2016 un’ulteriore crescita del +5% che dovrebbe portare il mercato vicino a 1.650.000 immatricolazioni.
13 Gennaio 2016