Il mercato auto rallenta: -2,8% a maggio
A maggio scorso il mercato dell’auto è tornato in leggera flessione a maggio: secondo quanto diffuso dal Ministero dei Traporti ha totalizzato 199.113 auto vendute, un calo del 2,8% rispetto a maggio 2017. Stabile il cumulato dei primi 5 mesi con 945.677 autovetture vendute, 3.300 in meno delle 948.938 registrate nel gennaio-maggio 2017, una riduzione di appena lo 0,3%, su cui ha contribuito anche l’incerta situazione politica.
Secondo il Centro Studi Promotor il risultato di maggio è coerente con quello del primo quadrimestre in cui è emersa una sostanziale stabilità mercato sui livelli dell’anno scorso, stabilità che può essere considerata fisiologica dopo le crescite del 16% sia nel 2015 che nel 2016 e dell’8% nel 2017. Si può ipotizzare che in mancanza di eventi eccezionali il mercato chiuderà il bilancio delle immatricolazioni più o meno sui livelli del 2017 e cioè intorno a 2.000.000 di immatricolazioni. Un volume soddisfacente, ma ancora lontano dal livello fisiologico per il mercato italiano che il Centro Studi Promotor stima intorno a 2.200.000 immatricolazioni e che, sempre secondo la stessa fonte, dovrebbe essere raggiunto nel 2020.
UNRAE pone l’accento sulla quanto più rapida operatività del Governo, perché si inizi a gestire la transizione verso la mobilità del futuro. E’ necessario attivare un processo virtuoso che consenta di raggiungere gli obiettivi fissati dalle normative EU, attraverso misure efficaci da un lato di svecchiamento e rinnovo del parco e dall’altro di realizzazione delle necessarie infrastrutture.
Riguardo l’andamento dei vari canali di vendita, è stato un mese positivo per gli acquirenti privati (+0,6%), con una quota di mercato che sale di quasi due punti al 56,3% del totale. Nel cumulato da gennaio a maggio è invece il flessione (-6%) e la rappresentatività sul totale è stabile al 53,4% (-3,2 p.p.).
Il settore del noleggio registra una leggera flessione (-1,9%), conservando il segno più nel cumulato (+9%), con un incidenza pari al 27,1%. Il breve termine cala del 15,5%, mentre il lungo termine vede un calo più contenuto (-4,7), determinato sia dal calo delle principali società di noleggio a lungo termine (Top), sia dalle società di diretta emanazione delle case auto (Captive). Si evidenzia la progressiva crescita dei noleggi provenienti dal canale dei concessionari e delle Case.
Gli acquisti delle aziende annoverano una forte contrazione (-13,1%, determinata dalla riduzione del 16,6% delle c.d. autoimmatricolazioni), mentre le società vere e proprie segnano una flessione contenuta e pari al 2,3%. Nel complesso la quota di mercato delle società in proprietà ed in leasing si attesta al 18,2% (-2,2 p.p.) e nei 5 mesi al 19,5% (+0,9 p.p.), con volumi ancora in attivo del 4,6%.
Riguardo le alimentazioni, il diesel segna un brusco calo del -10,1%, con una quota che scende di oltre 4 punti, fermandosi al 51,7% del mercato. Da inizio anno la flessione è del 4,2%, con una rappresentatività del 54,1%. Anche il Gpl scende (-3,5% nel mese e -3,7% in gennaio-maggio), mentre è stabile la sua quota. Aumentano le immatricolazioni a benzina (+3,1%), che arriva al 35,2% in maggio, così come le ibride del 12,3% (al 3,9% di quota), le vetture a metano duplicano i volumi (2,8% del totale) e crescono di quasi il 300% le auto elettriche.
Tutti i segmenti calano, ad eccezione del C (+2,2%, rappresentando più di 1/3 del mercato) e dell’alto di gamma (+9,9%). In forte calo quasi tutte le carrozzerie, mentre crescono notevolmente i crossover (+31,8%) e fuoristrada (+20,1%); in attivo anche le monovolume grandi e i coupè.
Sale a maggio dello 0,3% la CO2 media ponderata che arriva a 112,7 g/km (112,8 g/km nei primi 5 mesi).
Il mercato dell’usato totalizza 403.987 trasferimenti di proprietà al lordo delle minivolture a concessionari a maggio 2018, registrando un calo del 2,2% rispetto a maggio 2017. Nei primi cinque mesi del 2018, i trasferimenti di proprietà sono 1.947.473, il 3,3% in meno rispetto allo stesso periodo del 2017.