Dopo il record estivo, brusco stop a settembre: il mercato dell’auto a -25,4%
Un quarto di immatricolazioni in meno rispetto settembre 2017. Secondo i dati del Ministero dei Trasporti le vendite sono calate del 25,4% ed in valore assoluto sono state immatricolate 125.052 vetture, oltre 42mila in meno rispetto a settembre 2017. Il calo ha pesato notevolmente sulle motorizzazioni diesel, in frenata di quasi il 40% rispetto a un anno fa. Nei primi 9 mesi le 1.491.261 vetture immatricolate si confrontano con le 1.534.349 del gennaio-settembre 2017, segnando una riduzione del 2,8%.
Influenza delle nuove regole WLTP
Il calo fa seguito ad un trimestre estivo dai volumi insolitamente alti determinato dall’introduzione a partire dal 1° settembre delle nuove normative sulle emissioni e, quindi, dell’obbligo di immatricolare esclusivamente vetture dotate di un propulsore Euro 6C e 6D.
Il Centro Studi Promotor evidenzia che dopo un primo semestre in linea con i valori dello scorso anno, il terzo trimestre 2018 è iniziato con una discreta crescita in luglio (+4,7%), con un forte incremento in agosto (+9,5%), a cui fa seguito Il calo di settembre. L’andamento estivo è dovuto all’esigenza delle case auto di smaltire entro agosto le giacenze di vetture non omologate a norma WLTP con sconti e promozioni.
Secondo ANFIA ed UNRAE per una corretta valutazione del mercato è necessario comparare l’andamento del terzo trimestre 2018 con identico periodo 2017, da cui emerge una contrazione più contenuta, pari al -6,9%.
La situazione è destinata comunque a normalizzarsi nel quarto trimestre del 2018. Vari analisti stanno comunque parzialmente rivedendo le previsioni per il 2018. Dataforce stima per fine dicembre un totale di milione e 930mila immatricolazioni di vetture.
Il noleggio sale di rappresentatività
Settembre vede in riduzione tutti i canali di vendita con il canale dei privati che si riduce del 16,3%, mentre evidente è il calo delle società: -34,5%.
Contrariamente a tutti i mesi precedenti, anche il noleggio vede a settembre un andamento molto negativo (-38% in volume, determinata sia dal breve sia dal lungo termine). Si mantiene in territorio positivo nel cumulato dei 9 mesi (+3,2%, con una quota che sale al 24,3%).
Continua la discesa del diesel
Riguardo le alimentazioni a settembre aumentano solo le immatricolazioni di autovetture ibride ed elettriche (+30 e +168%). Sono invece in forte calo le immatricolazioni di auto diesel, che riducono del 38% e del 9% nel cumulato. La quota di mercato delle alimentazioni a gasolio nel mese è del 47,9%, avverso il 57,9 di dodici mesi fa; nel totale anno la quota è del 53,3% (-3,5 p.p.).
In flessione più contenuta la benzina (-6,3% e una rappresentatività che sale al 38,7%), mentre calano del 24,2% le vetture a Gpl e del 62,7% quelle a metano, che si fermano all’1% di quota.
Decisamente positivo l’andamento dell’ibride che, grazie a un aumento delle vendite del 28,2%, in settembre hanno superato le immatricolazioni di auto a Gpl, raggiungendo nel mese una quota del 6,1% (+ 2,5 p.p.), mentre nel cumulato sono arrivate al 4,3% del totale.
Le autovetture elettriche sono quelle che registrano il miglior andamento tendenziale, sia nel mese (+167%), sia nel cumulato (+150%), costituendo tuttavia ancora una quota ancora ridotta del mercato, lo 0,4%.
Il complesso di auto ad alimentazione alternativa rappresenta il 13,4% del mercato di settembre e 14% nel cumulato.
Sul diesel
I recenti provvedimenti di vari Comuni sul diesel stanno influendo negativamente sulle vendite ai privati, preoccupati del valore residuo dei propri veicoli. Secondo UNRAE da gennaio ad agosto la flessione nel comune di Milano è del 28,6%, a Roma del 22,3% e del 37,4% a Torino, a fronte di incrementi delle altre motorizzazioni. Il totale Italia vede un calo delle vetture diesel tra i privati del 15,8%.
Nella transizione verso motorizzazioni a minor impatto e, quindi, riguardo la possibilità di sostituire i 9 milioni di veicoli ante Euro 4 con mezzi più moderni, devono essere considerate tutte le motorizzazioni ecologicamente più performanti, compresi i diesel Euro 6, considerati i ridottissimi livelli di emissione raggiunti con in nuovi modelli.
Contemporaneamente è necessaria l’adozione di misure efficaci di svecchiamento del parco e di realizzazione delle necessarie infrastrutture per la ricarica elettrica, senza penalizzare in poco tempo una motorizzazione che ancora oggi rappresenta oltre il 50% del mercato, con il rischio di aumentare e non ridurre il livello delle emissioni, effetto rimarcato in vari Paesi EU. Nel nostro rimane stabile la CO2 media ponderata sia nel mese (112,8 g/km) sia nel cumulato a 112,3 g/km.
In calo anche l’usato
Brusco stop anche ai trasferimenti di proprietà di vetture usate, che totalizzano 339.354 trasferimenti di proprietà al lordo delle minivolture a concessionari a settembre 2018, registrando un decremento del 7,9% rispetto a settembre 2017.
Nei primi nove mesi del 2018, i trasferimenti di proprietà sono stati 3.291.928, il 3,5% in meno rispetto allo stesso periodo del 2017
03 Ottobre 2018