Marzo, in calo immatricolazioni per noleggio (-13%) e società (-25%)
Continua il periodo negativo per le immatricolazioni di auto in Italia, con riduzione anche a marzo, dopo il segno “meno” a gennaio (-7,5%) e febbraio (-2,3%). Il 1° trimestre, nel quale di solito si arriva al 30% del mercato dell’anno, vede un calo del 6,5% con 30.000 auto in meno rispetto al 2018.
Noleggio in intervallo
Tutti e due i comparti del noleggio hanno ridotto le immatricolazioni, un complessivo di circa 25.000 unità, sia ulteriormente efficientando la gestione della flotta per il breve, sia a causa dello stop prudenziale per l’incertezza dell’economia da parte della clientela aziendale per il lungo termine.
Il tema-problema del diesel
Alle preoccupazioni dell’andamento congiunturale, si aggiungono le riflessioni per i valori residui dell’alimentazione diesel, che costituisce il 70-80% delle flotte, con una certa incertezza rispetto al passato da parte delle aziende clienti, che non trova peraltro altra alimentazione utile alle proprie esigenze di mobilità. A ciò si aggiungono i negativi effetti della non considerazione dell’attuale governo dei benefici del superammortamento.
Il tema-problema dell’ecobonus
A distanza di un mese dall’entrata in vigore, ancora non è stata definita la regolamentazione ministeriale né funziona la piattaforma, con disorientamento in tutta la filiera. A marzo sono state acquistate 1.000 vetture con ecobonus, il 20% in meno rispetto a marzo 2018 (0,5% del mercato), mentre quelle “punibili” con l’ecotassa sono aumentate da 5.000 a 8.000, per ordini peraltro precedenti all’introduzione delle nuove norme e quindi esenti dal pagamento.
L’analisi di UNRAE dell’immatricolato per fascia di CO2 evidenzia un incremento del 25% per quella fino a 20 g/km, segmento già in crescita, anche se con volumi sempre contenuti e un incremento del 10% per quella da 21 a 70 g/km.
Le fasce penalizzate dal malus, in particolare quella 161-175 g/km riportano un aumento di immatricolato del 119%, quella 201-250 g/km del 45%, mentre flettono le fasce 176-200 g/km (-10%) e quella oltre i 250 g/km (-5,7%). Scende la fascia neutrale 71-160 g/km non interessata dal provvedimento (-11%).
Tengono solo i privati
A marzo gli acquisti dei privati flettono (-1,6%) con una crescita però del 4,4% nel trimestre. Contrazione decisa per il canale business: il noleggio perde il 13%, attestandosi al 29,4% di quota, un calo del 19,2% del NBT e del 7,2% del NLT. Nel trimestre il noleggio cala del 15,5%, rappresentando il 25% del mercato.
Forte calo per le società (-25,3%) che scendono al 16,2% di quota, stessa percentuale del cumulato.
Diesel ancora giù, salgono benzina +10% e ibride +35%
In discesa il diesel che si ferma al 45,2% del totale (-9,3 p.p.), un calo nel 1° trimestre del 26,1%, scendendo al 43,9% di quota. Vicine al diesel le immatricolazioni a benzina che raggiungono il 41,2%, crescita del 10%, causata principalmente dai privati. Nel trimestre marzo la quota della benzina è del 42,9% (+10 punti percentuali rispetto al 2018).
Se il Gpl segna un leggero incremento (+2,7%), con una quota mese/trimestre del 6,6%, le vetture ibride crescono del 35,1%, arrivando al 5,3% di quota di mercato. Salgono le elettriche del 42,1% ed arrivano allo 0,3% di rappresentatività. Brusca discesa del metano che rappresenta l’1,4% del mercato.
Anche l’usato in negativo
Il mercato dell’usato registra 380.227 trasferimenti di proprietà al lordo delle minivolture a concessionari a marzo 2019, un calo dell’8,3% rispetto a marzo 2018. Nel primo trimestre del 2019, i trasferimenti di proprietà sono 1.121.098, il 5,4% in meno rispetto allo stesso periodo del 2018.