Il mercato auto si ferma a maggio (-1,2%), il noleggio in netta ripresa: +22%
Dopo l’unico lampo di aprile, il mercato nazionale delle auto conferma a maggio il segno negativo con un calo certificato dal Ministero dei Trasporti dell’1,2% rispetto a maggio 2018 con una riduzione del 4% nei primi 5 mesi.
Stop dell’economia
Un bilancio condizionato dallo stop della crescita dell’economia partito dall’estate 2018, che ha prodotto una sostanziale stagnazione. L’ISTAT ha rivisto al ribasso le previsioni ed in termini tendenziali il PIL 2019 si avvicina al -0,1%, un dato preoccupante soprattutto se si considera che a fine 2018 il Pil italiano doveva ancora recuperare il 50% del calo determinato dalla crisi partita nel 2008. Identica percentuale di recupero secondo il Centro Studi Promotor per le immatricolazioni di autovetture che ad oggi devono ancora recuperare il 50% del calo prodotto dalla grande crisi.
Per l’ISTAT epicentro della crisi in termini settoriali è di certo l’automotive, comparto che nello scorso biennio, specialmente grazie al superammortamento, ha trainato la crescita ottenuta.
Occorre un rilancio
Una situazione sempre più grigia per il tessuto economico che lavora per l’auto, che deve avere pronta risposta da parte del Governo. Con particolare interesse è stata apprezzata la recente dichiarazione del Ministro Salvini circa una revisione del regime di detraibilità dell’Iva per l’auto aziendale, regime che danneggia la nostra imprenditoria rispetto a quella EU. Il superamento di una posizione che potrebbe ridare vita al mercato ed al suo indotto oltre che assicurare un maggior gettito di imposta per le casse erariali.
La ripresa del noleggio
Se i privati scendono del 7,6% e le società del 15,4%, soprattutto per meno autoimmatricolazioni, il noleggio ha ripreso il trend positivo e nell’arco di due mesi ha quasi recuperato il calo di inizio anno arrivando a rappresentare nel mese il 31,5% del mercato ed il 28% nel cumulato. Il breve termine ha quasi completato l’inflottamento per la stagione turistica e il lungo termine trova nelle captive un forte propulsore.
Diesel sempre più giù
Continua il calo a doppia cifra della domanda di auto diesel (-20%, 20.000 unità in meno rispetto a maggio 2018), con una quota del 42%, mentre prosegue la crescita della benzina (+22,5% con una quota di mercato al 44%). Nei primi cinque mesi dell’anno il diesel segna una contrazione del 24% a fronte di un incremento del 24 per le auto a benzina. Le immatricolazioni di auto elettriche raddoppiano rispetto al 2018 e addirittura quadruplicano sul 2017. Nei primi cinque mesi del 2019, le elettriche immatricolate sono quasi 3.600 (lo 0,6% del totale), il doppio rispetto ad un anno fa. Anche le ibride continuano a crescere (+34,7% in volume), raggiungendo il 5,4% di quota (+1,5 punti), con un 5,3% di rappresentatività nel cumulato gennaio-maggio. In forte calo il metano che si ferma all’1,9% nel mese e all’1,5% nel cumulato, mentre segna in maggio un +5,1% il Gpl.
Effetti dell’Econonus
La misura dell’Ecobonus sta sollecitando un comparto (vetture elettriche e ibride) che, a fine anno, potrebbe rappresentare tra l’1% e il 2% del mercato. Da marzo sono state immatricolate circa 4.400 vetture, con una proiezione di circa 14.000 vetture per fine anno: non è improbabile che il fondo stanziato si esaurisca prima della scadenza con possibile rinvio delle vendite al 2020.
Scende anche l’usato
Il mercato dell’usato totalizza 373.676 trasferimenti di proprietà al lordo delle minivolture a concessionari a maggio 2019, registrando un calo del 7,5% rispetto maggio 2018. Nei primi 5 mesi del 2019, i trasferimenti di proprietà sono1.854.525, -4,8% rispetto all’identico periodo del 2018.
In allegato la scheda con le tabelle.
05 Giugno 2019