Coronavirus, crisi del car sharing: il Comune di Roma non fa sconti all’auto condivisa
“Abbiamo chiesto al Comune di Roma di sospendere in questa fase di emergenza in cui i consumi di car sharing si sono ridotti del 90% il pagamento dei canoni (1.200 euro l’anno) sostenuti dagli operatori per ogni singola auto. La risposta è stata ‘fumosa’ ed evasiva.
A parole Governo e amministrazioni locali proclamano il proprio sostegno alla sharing mobility, nei fatti non fanno nulla per sostenerla e anzi la ostacolano. Senza un adeguato supporto a livello nazionale e locale, gli operatori di sharing saranno inevitabilmente costretti a rivedere la propria presenza sul territorio”.
E’ questo il commento di ANIASA, l’Associazione che all’interno di Confindustria rappresenta il settore dei servizi di mobilità, all’audizione nella III^ Commissione Mobilità del Comune di Roma.
Gli operatori del car sharing, nonostante la drammatica riduzione del business in questa fase di emergenza, hanno mantenuto operativa l’intera flotta e i propri servizi per le improcrastinabili esigenze lavorative e di trasporto, anche a supporto delle categorie di utenti che in questi mesi sono stati costretti a muoversi, fornendo una valida alternativa a quanti per timore hanno scelto di non usufruire dei mezzi pubblici. Tutto seguendo i necessari standard di sicurezza per il contenimento dell’epidemia.