PAY PER USE - Muoversi in un mondo che cambia
25 Giugno 2024Noleggio Auto: immatricolazioni in calo nel 2024. Male il lungo termine.
14 Gennaio 2025ll gruppo Autosped G si affida alla tecnologia di Geotab per ottimizzare i costi e migliorare sicurezza e sostenibilità
Grazie all’adozione di soluzioni di telematica avanzata, l’azienda può contare su un’analisi dettagliata dei consumi dei veicoli della flotta e può fornire feedback puntuali agli autisti per migliorarne le performance al volante
Geotab – leader globale nell’ambito della tecnologia per i veicoli connessi, ha supportato Autosped G, gruppo industriale controllato dalla famiglia Gavio, leader nel settore dei trasporti e della logistica, nell’adozione di soluzioni telematiche avanzate, con l’obiettivo di rispondere alle sfide dell’ottimizzazione dei costi e della sostenibilità ambientale.
La soluzione, fornita da un partner autorizzato e basata sulla tecnologia di Geotab, prevede l’integrazione di un sistema di monitoraggio delle prestazioni dei veicoli e dello stile di guida, al fine di migliorare le performance degli oltre 3000 veicoli della flotta Autosped G operativi ogni giorno in Italia e in Europa.
L’esigenza di Autosped G
In uno scenario che vede il settore logistico in continua evoluzione, sulla spinta di sfide economiche, tecnologiche e climatiche che richiedono soluzioni innovative, le aziende sono chiamate a ripensare i propri modelli operativi, puntando sulla digitalizzazione e sull’efficienza. Con questa consapevolezza, Autosped G era alla ricerca di una soluzione che garantisse un’analisi dettagliata dei consumi e consentisse di fornire un feedback costante agli autisti per migliorarne le performance al volante, al fine di ridurre gli incidenti, i costi operativi e l’impatto ambientale.
“Il nostro obiettivo è ridurre della metà gli incidenti stradali della nostra flotta: è un traguardo ambizioso e, senz’altro, è necessario lavorare molto da questo punto di vista proprio a livello di colloquio con i conducenti”, afferma Barbara Agogliati, Project Manager di Autosped G. Il monitoraggio delle performance dei veicoli non migliora solo la sicurezza, ma contribuisce anche significativamente agli obiettivi di sostenibilità dell’azienda. Analizzando i dati sui consumi e sugli stili di guida, è infatti possibile identificare comportamenti inefficienti, come il fermo dei veicoli in folle che, nel caso di Autosped G è responsabile dell’utilizzo del 2-3% del totale del carburante, con conseguente aumento dei costi e delle emissioni di CO2. Tutto questo si inserisce in una più ampia strategia, volta a promuovere una vera e propria cultura aziendale attenta alla sostenibilità ambientale e all’ottimizzazione delle performance. “Dalle nostre stime”, continua Agogliati, “gli autisti che migliorano l’utilizzo del cruise control piuttosto che del veleggiamento, o che limitano frenate e accelerazioni brusche, riescono ad ottenere importanti riduzioni dei consumi, in alcuni casi anche del 10%.”
La risposta di Geotab
La soluzione sviluppata da Geotab mostra l’impatto che l’utilizzo dei dati può avere sulla trasformazione e sulla sostenibilità aziendale, in tre aree differenti:
• monitoraggio e riduzione dei consumi
Con l’implementazione delle soluzioni telematiche di Geotab, Autosped G ha ottenuto un monitoraggio dettagliato dei consumi dei mezzi in diverse condizioni operative, tra cui pieno carico, a vuoto e in tutte le tipologie di guida. Questi dati, correlati agli stili di guida e all’uso del cruise control, forniscono informazioni chiave per l’attuazione di strategie per la riduzione dei consumi.
Attualmente Autosped G ha già registrato miglioramenti significativi e si prefigge ora un obiettivo concreto di riduzione dei consumi di carburante del 4-5%. Considerando che l’azienda utilizza annualmente circa 36 milioni di litri di gasolio, un risparmio apparentemente circoscritto a pochi punti percentuali implica un risparmio notevole, sia in termini economici che di CO2 prodotta.
• sistema di feedback costanti ai driver
Autosped G ha avviato con Geotab un progetto pilota, che prevede un sistema di feedback continui per ottimizzare l’efficienza dei veicoli e consentire ai conducenti di migliorare le loro abitudini al volante. Grazie a questo approccio, gli autisti possono identificare facilmente le aree di miglioramento, adattando e ottimizzando il proprio stile di guida. L’azienda ha anche organizzato sessioni di formazione per spiegare gli scopi del progetto e promuovere la responsabilità condivisa.
• costante rinnovo della flotta
Un ulteriore elemento per la riduzione dei consumi è il continuo rinnovamento della flotta. Autosped G adotta una politica di sostituzione dei mezzi pesanti ogni sei anni, mantenendone l’età media intorno ai tre anni. Questo approccio garantisce l’impiego di tecnologie moderne, compresi veicoli più efficienti dal punto di vista energetico, contribuendo alla riduzione delle emissioni e al contenimento dei costi operativi.
Ulteriori applicazioni
Autosped G punta a continuare a sfruttare il potere dei dati per nuove e molteplici funzioni integrate. Ad oggi, è già realtà la possibilità di disporre in tempo reale della visibilità sull’ETA (Estimated Time of Arrival) dei veicoli, eliminando la necessità di inoltrare richieste telefoniche per ottenere aggiornamenti. Inoltre, sul lungo termine Autosped G prevede di adottare tecnologie emergenti come la guida autonoma e approfondire l’utilizzo dell’intelligenza artificiale, al fine di ottimizzare ulteriormente le operazioni logistiche.
“Siamo molto orgogliosi di collaborare con Autosped G a questo progetto, sposando l’obiettivo dell’azienda di mettere al centro delle proprie attività il principio di ‘Responsabilità in movimento’. Geotab condivide infatti pienamente l’impegno concreto per la sicurezza dei conducenti e l’efficienza operativa: è un valore che si riflette nella nostra visione comune”, dichiara Franco Viganò, Director, Strategic Channel & Italy Country Manager di Geotab.
14 Gennaio 2025In Italia cresce il noleggio
Corriere della Sera
11 Gennaio 2025Per l’82% “usare l’auto è piacevole”. Lo rivela L’AUTO CHE VORREI, il nuovo osservatorio Ipsos/F&M
“Usare l’auto è piacevole” per l’82% degli automobilisti. È quanto emerge dal N° 0 dell’osservatorio L’AUTO CHE VORREI, frutto della partnership tra IPSOS, società leader nei sondaggi di mercato, e Fleet&Mobility, il centro studi specializzato nell’analisi e nell’interpretazioni di dati e fenomeni del settore automotive.
Secondo il 77% del campione rappresentativo dei possessori di automobile, usare l’auto “fa stare comodi e protetti, anche se traffico e parcheggi sono un problema”. In città il 47% “non usa nessun altro mezzo, solo la sua auto” e il 77% nemmeno ci pensa di “rinunciare a usarla per spendere un po’ di più magari per un taxi”, tanto che il 59% “non sarebbe contento se l’uso dell’auto propria venisse ulteriormente limitato”. Si conferma il valore assoluto dell’automobile come strumento di indipendenza, visto che per l’88% “usare l’auto per andare fuori città è comodo e consente una maggiore libertà”. Per il 44% degli automobilisti “la qualità della vita peggiorerebbe decisamente se fosse costretto a rinunciare all’automobile” e per un altro 29% “peggiorerebbe, ma non più di tanto”.
Guidano auto che nella media hanno acquistato nel 2018 in sostituzione di un’altra che risaliva al 2009 e per il 22% la prossima sarà “probabilmente cinese”. Pochi l’hanno presa in noleggio a lungo termine e pochi dichiarano di farlo prossimamente, sia perché la proprietà dell’auto è ancora forte e sia perché la formula non convince del tutto sotto il profilo economico.
L’AUTO CHE VORREI è un osservatorio unico nel panorama italiano, che indaga su quali spese, a parte la macchina, debbano affrontare le famiglie italiane e quale priorità assegnino all’auto, oltre a far luce su come le esperienze d’uso influenzino le decisioni di acquisto. Già sottoscritto da importanti società di noleggio e case auto, prevede 3 edizioni nel corso di ogni anno (febbraio, maggio e settembre).
10 Gennaio 2025Quarto trimestre 2024, immatricolazioni in calo per il noleggio
Adn Kronos (e il network di testate locali ad essa collegate), Italpress, Teleborsa e dalle testate Il Sole 24 Ore, Il Mattino, Mission online, Web Magazine, Il Denaro, Inforicambi, Adiraeco, Car Carrozzeira, Asefibrokers, OnRoadMagazine, PneusNews, Business Mobility Travel, La Discussione, Periodico Daily
10 Gennaio 2025Noleggio 2024, immatricolazioni in calo
Il Sole 24 Ore, ANSA, Teleborsa, Borsa Italiana, LaPresse e dalle testate la Repubblica, Quattroruote, Il Messaggero, La Stampa, Leggo, Il Mattino, Il Gazzettino, Click Mobility, Pneurama, Tiscali, Motori online, IoCarrozziere, L’agenzia di viaggi, Quotidiano di Puglia, Corriere Adriatico, Quality Travel, Auto361, FerPress, Fleetime, il Giornale del Meccanico Il Secolo xix
09 Gennaio 2025ANIASA 9 gennaio 2025
09 Gennaio 2025Noleggio veicoli: immatricolazioni in ulteriore calo nel quarto trimestre 2024
L’analisi condotta da ANIASA e Dataforce registra nel quarto trimestre del 2024 un trend sempre più negativo delle immatricolazioni a noleggio: -20,85%, che porta la performance complessiva del 2024 a -10,13%. La quota di mercato del noleggio è del 27%.
L’andamento del “lungo termine” è peggiorato negli ultimi mesi e anche il “breve termine” ha rallentato significativamente nel periodo finale dell’anno.
Le previsioni per il 2025 ipotizzano due differenti scenari.
Roma, 8 gennaio 2025
Le immatricolazioni del noleggio veicoli (auto + veicoli commerciali leggeri) hanno fatto segnare un’ulteriore e più accentuata contrazione nel quarto trimestre 2024: un rallentamento che sfiora il 21%, molto forte per il lungo termine (-22%) e meno accentuato per il breve termine (-10,36%). Alla conclusione del 2024, il mercato del noleggio di vetture e veicoli commerciali chiude in negativo: -10,13% (auto in calo dell’11,74% e veicoli commerciali leggeri stabili a -0,2%).
Sono questi i principali dati e spunti che emergono dall’analisi trimestrale sul settore del noleggio veicoli promossa da ANIASA, l’Associazione che in Confindustria rappresenta il settore della mobilità pay-per-use e dalla società di analisi di mercato Dataforce.
I dati negativi che emergono nell’analisi del quarto trimestre e dell’annata in generale indicano che il comparto del noleggio, in particolare nel settore del lungo termine, performa al di sotto del mercato dell’auto nel suo complesso (che nel 2024 ha fatto segnare -0,43% nella somma autovetture + veicoli commerciali leggeri). Va però precisato che il confronto con l’annata 2023 è con quella che in ambito noleggio a lungo termine (NLT) aveva rappresentato un vero record delle immatricolazioni. Infatti, il 2023 aveva beneficiato di un ampio portafoglio ordini legato anche alle ritardate consegne del 2021 e 2022. Il noleggio a breve termine (NBT), invece, per la prima volta dopo la pandemia Covid-19, è tornato a crescere con decisione; ma l’accelerazione dei primi mesi dell’anno si è poi affievolita, soprattutto nel secondo semestre. Nonostante la spinta si sia ridotta, il settore dei rent a car è riuscito a targare quasi 100.000 veicoli (+14,57%) e ha conquistato una quota di mercato del 5,7%. Per il noleggio a lungo termine, invece, la market share 2024 è scesa al 21,3% con un volume di targhe di 374.000 unità. Complessivamente il comparto del noleggio “pesa” sul mercato il 27%.
“La non lieve riduzione di immatricolazioni a noleggio registratasi nel 2024 rispetto all’annata record del 2023 è dovuta non solo al calo fisiologico verificatosi dopo la consistente ripresa post- pandemia, ma anche alla complessa situazione che sta attraversando l’intero automotive nazionale ed europeo. Una situazione che vede peraltro il crescente apprezzamento della formula del noleggio, come attestato all’ininterrotto aumento della flotta circolante. All’orizzonte continuano purtroppo a pesare sul settore incertezze normative e regolamentari che con l’ultima Legge di Bilancio si sono ulteriormente radicate con un aggravio economico a carico di oltre 1 milione di lavoratori dipendenti che utilizzano l’auto aziendale. Un appesantimento che potrebbe comportare un’ulteriore frenata delle immatricolazioni nei prossimi mesi. Senza un cambio di rotta sulle politiche sull’auto a noleggio e sulla mobilità pay-per-use nel nostro Paese gli obiettivi fissati in termini di transizione ecologica della nostra mobilità e ripresa di un settore industriale centrale per l’economia sono destinati a restare sulla carta.”, ha commentato il Presidente ANIASA Alberto Viano.
TOP 5 AUTOVEICOLI PIÙ NOLEGGIATI
Sebbene nella classifica generale del 2024 la Fiat Panda rimanga il modello più noleggiato in assoluto sia nel breve sia nel lungo termine, con un totale di oltre 24.000 unità (-23%), la graduatoria del quarto trimestre è molto differente rispetto ai mesi precedenti. Nel noleggio a lungo termine, il modello più richiesto è infatti la Volkswagen Tiguan, con un notevole balzo in avanti delle immatricolazioni: rispetto al Q4 del 2023 le nuove targhe sono passate da 2.052 a 3.830 (+87%). A seguire Fiat Panda (che nel quarto trimestre perde quasi due immatricolazioni di NLT su tre, e nel cumulato annuo flette del 30%). Terza si piazza BMW X1, che sale del 72% in un mercato NLT del quarto trimestre che è in contrazione del 21,85%. Al quarto posto Toyota C-HR che ha più che raddoppiato le targhe. La quinta della Top 5 NLT è Kia Sportage, che però è l’unica della graduatoria a mantenersi sugli stessi livelli del Q4 2023. Tra i veicoli commerciali leggeri, il modello più noleggiato è una conferma: il Fiat Doblò (+73%). Nelle posizioni successive Fiat Ducato (-53%), Peugeot Boxer (+125%), Ford Transit (-15%) e Fiat Scudo (+10,5%).
Nel noleggio a breve termine la Top 5 delle vetture vede al primo posto MG ZS, anche se in flessione nel Q4 (-14,5%), seguita da un terzetto di Volkswagen: T-Cross (+14,2%), Taigo (+260%) e T-Roc (-50,5%). La quinta piazza è appannaggio di MG 3 (modello all’esordio nel 2024). In ambito LCV, Iveco Daily mantiene il primato, a seguire Toyota Proace City, Peugeot Boxer, Maxus Deliver 9 e Isuzu N-Series.
L’ANALISI PER UTILIZZATORE
Nel noleggio a lungo termine, confrontando le quote di mercato del noleggio ai privati (con e senza P.Iva) e di quello ad aziende del 2024 con i quattro anni precedenti, si nota che la quota dei privati, in fortissima crescita tra il 2020 e il 2021, si è poi ridotta di 4,1 punti nel 2022 (ritornando allo stesso livello del 2020), per poi scendere ancora di più di 4 punti nel 2023, arrivando a una market share del 14,4%. Un modesto segnale di ripresa si è invece registrato quest’anno, con una risalita di quasi un punto e mezzo, raggiungendo una market share del 15,8%. Oltre 84 noleggi su 100 nel 2024 sono dunque appannaggio dei clienti aziendali.
Se si esclude una contrazione delle immatricolazioni di NLT aziendale nel 2021 conseguente alla pandemia, il dato del noleggio alle imprese è sempre salito di quota, fino a stabilizzarsi nel 2024 su livelli appena inferiori. Vale la pena di sottolineare che Il noleggio a privati fino a maggio ’24 ha sofferto dell’ingiusta discriminazione sugli incentivi.
L’ANALISI PER ALIMENTAZIONE
Pur con una contrazione nei volumi di oltre 20 punti percentuali, nel noleggio a lungo termine di auto l’alimentazione più diffusa nel 2024 è tornata a essere quella a gasolio (comprese le mild hybrid) con una quota del 39%. Nel quarto trimestre le diesel hanno sfiorato addirittura il 41% di market share e hanno perso nei volumi soltanto il 9%, a fronte di un calo del 37,5% delle benzina (e del 22% del mercato NLT Passenger Cars nel suo complesso). Nel quarto trimestre la quota di mercato del benzina (comprese le mild hybrid) è stata del 33%, quando nel 2024 (primi 9 mesi) si era attestata attorno al 37%, ossia una market share molto vicina a quella del diesel (39%).
Le “ibride vere”, ossia full e plug-in, nel quarto trimestre hanno cumulativamente superato il 19% del mercato del long rent. Ma mentre le full hybrid sono stabili nei volumi, le plug-in hybrid sono invece in decisa flessione (-26%). Le full hybrid risultano l’unico tipo di alimentazione in netta crescita quest’anno (+26%). Le auto elettriche si confermano nell’anno sugli stessi livelli di volumi del 2023, ma nel quarto trimestre la flessione delle immatricolazioni di NLT è stata pesante: -19%. Nei 12 mesi del 2024 la quota delle BEV nel NLT è del 5,5%. Le auto a gas sono in calo (-11%, ma ben del 42,5% nel cumulato annuo) e comunque si attestano su volumi e quote di mercato trascurabili, contrariamente a quanto avviene nel mercato dei privati.
Nei veicoli commerciali leggeri, il diesel si mantiene su percentuali di valore assoluto: sfiora l’88% nell’annata (e cresce nel quarto trimestre fino a sfiorare il 90%). I mezzi commerciali a benzina sono scesi addirittura al 3,3% quando nel primo semestre avevano sfiorato il 10%. Gli “ibridi veri” valgono poco meno del 2% di market share, quindi sono quasi inesistenti: appena 351 immatricolazioni nell’ultimo trimestre (317 full hybrid, 34 plug-in hybrid). I veicoli elettrici hanno attenuato il rallentamento, ma il risultato del 2024 è desolante: -48%. Lo scorso anno sono stati targati appena 1.854 BEV. L’anno scorso nei 12 mesi furono 3.552. La quota di mercato dei veicoli commerci ali a corrente è sotto al 3%.
Nel noleggio a breve termine, benzina (48% di quota nel quarto trimestre) e diesel (31,5%) si spartiscono quasi tutto il mercato delle auto. Questi dati però sono un po’ in controtendenza rispetto a quelli dei 12 mesi complessivi: il benzina nel 2024 vale il 62% di quota e il diesel il 28,5%. Le full hybrid sono salite al 14,5% di share (4,8% nell’intero anno) e le plug-in hybrid sono stabili attorno ai 2,5 punti di quota. Le auto elettriche rimangono poche nel comparto dei rent-a-car: appena il 2,5% nel quarto trimestre e 1,8% nel totale 2024. Sempre più trascurabile la presenza delle auto a gas tra i noleggiatori del breve termine.
Tra i veicoli commerciali leggeri, il noleggio a breve termine evidenzia una scelta pressoché obbligata verso il diesel: circa il 94% di quota di mercato nell’ultimo trimestre e nell’anno intero. Nemmeno il benzina è preso in considerazione da questo canale, con una quota di poco superiore a 1 punto. Veicoli elettrici e a gas praticamente inesistenti in questo canale, sebbene quelli BEV siano saliti al 3,4% di market share (si tratta comunque di appena 65 unità).
L’ANALISI PER FASCE DI EMISSIONI CO2
Nella fascia di emissioni più virtuosa (da 0 a 20 g/km di CO2, ossia le auto elettriche e pochissime plug-in di ultima generazione), oltre un’auto su due quest’anno è acquistata dai privati (esattamente il 54%). Nel quarto trimestre (ma anche nell’anno intero) la quota di mercato del NLT sulle auto a corrente si conferma al 33%. Le aziende che acquistano direttamente rappresentano in questa fascia di emissioni il 10% degli acquisti: più del doppio della quota di mercato sul mercato nel suo complesso, in cui questo canale vale il 5%.
Nella fascia da 21 a 60 g/km di CO2, ossia quella delle auto prevalentemente con sistema di alimentazione plug-in hybrid, il noleggio a lungo termine mantiene quest’anno la quota maggiore: 48%, ma nel quarto trimestre scende al 41%. Grazie anche al fatto che gli incentivi 2024 sono stati sempre disponibili fino a dicembre, i privati hanno incrementato nell’ultimo trimestre la propria quota fino al 44%, rispetto al 37% dell’intero 2024. Sempre nel quarto trimestre, le aziende che acquistano direttamente sono salite al 13% e i noleggi a breve termine sono scesi al 2%.
Nella fascia da 61 a 135 g/km di CO2, l’ultima considerata dagli incentivi statali secondo lo schema 2024, è netto il predominio dei clienti privati (72% da gennaio a dicembre, ma nell’ultimo trimestre hanno raggiunto il 77%). Il noleggio a lungo termine è la seconda forza del mercato: 18% di market share quest’anno, ma in calo al 17% nel quarto trimestre. Anche nelle due fasce successive (136-160 g/km e 161-190 g/km) è evidente che la maggior parte delle auto vengano acquistate dai privati. Però, più crescono i livelli di emissioni, più aumentano le immatricolazioni aziendali: nella fascia fino a 160 g/km la quota delle auto intestate ai clienti business nell’ultimo trimestre è soltanto del 9%, in quella da 161 a 190 g/km questa quota sale fino al 16%. Accade il contrario, invece, nella quota del NLT: al 31% di market share fino a 160 g/km, al 26% nella fascia fino a 190 g/km. Nell’ultima fascia di emissioni, quella dei veicoli che superano i 190 g/km, la rilevanza dell’utenza business in proprietà è ancora più alta: 34% nel quarto trimestre e quindi molto vicina al 41% fatto segnare dai privati. Il noleggio a lungo termine vale in questo segmento il 22% di quota di mercato, in crescita negli ultimi mesi.
FORECAST NOLEGGIO 2025
In attesa di conoscere l’effettiva applicazione del nuovo sistema di calcolo del fringe benefit e di una decisione dell’UE in merito alle multe per lo sforamento dei limiti di emissioni nelle nuove immatricolazioni (alcuni Paesi dell’Unione hanno chiesto di anticipare dal 2026 a quest’anno la clausola di revisione del sistema delle sanzioni, per attenuarne l’impatto sul mercato e sull’industria automotive), è quasi impossibile prevedere come sarà l’andamento del mercato dell’auto nel 2025. Analogamente a quanto Dataforce ha proposto nel suo forecast complessivo sul mercato italiano, anche per il noleggio la previsione è sdoppiata in due ipotesi: una pessimista mantenendo le sanzioni (worst scenario) e una che prevede l’annullamento delle multe (best scenario).
Nell’ipotesi più favorevole, Dataforce immagina un mercato del NLT attorno alle 341.000 nuove immatricolazioni, con una contrazione dei volumi pari al 3,1%. La flessione sarebbe appena più contenuta per le autovetture: -3% (per un volume di 280.500 targhe, circa 8.700 in meno) e una flessione del 3,7% per il settore dei veicoli commerciali leggeri (60.600 immatricolazioni, con un calo di circa 2.300 unità). Il noleggio a breve termine, invece, è dato in crescita: +6% a quota 110.700 immatricolazioni. Lo scenario ipotizza un andamento più positivo per le autovetture (+6,5%, oltre 6.000 targhe in più) e con tendenza alla stabilità per il comparto dei veicoli commerciali (+1,7%, rimanendo sempre al di sotto delle 10.000 unità).
Lo scenario peggiore, invece, ci porterebbe ad assistere a un vero e proprio crollo del mercato, riportando il comparto automotive ai livelli del 1975, ossia al periodo della prima crisi petrolifera, delle targhe alterne e delle domeniche a piedi. A fronte di un volume complessivo pari ad appena 1.109.000 nuove targhe in Italia (rispetto a 1.623.000 del forecast più favorevole), il noleggio a lungo termine produrrebbe un volume di nuove targhe attorno a 227.000 unità (-35,4% sul 2024), con una contrazione del 35% per le autovetture, a quota 188.000 immatricolazioni, e una del 37,4% per i veicoli commerciali leggeri (poco più di 39.000 targhe). Il noleggio a breve termine, invece, potrebbe scendere a poco più di 75.000 immatricolazioni (-27,9%), con una contrazione similare per le autovetture (-27,3% e 69.000 targhe) e più accentuata per i veicoli commerciali leggeri (-33,8%, con un volume di immatricolazioni di circa 6.300 unità).
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In caso di pubblicazione dei dati esposti, citare sempre
“Elaborazione Dataforce su fonte Ministero Infrastrutture e Trasporti e ACI
08 Gennaio 2025ACI: in aumento a dicembre usato e radiazioni
Nel 2024 cresce dell’1% il parco auto circolante
Segno più anche a dicembre per il mercato italiano dell’auto usata, complice la presenza di due giornate lavorative in più rispetto all’analogo mese del 2023. Con un incremento mensile dell’11,2% (che si riduce tuttavia a +0,1% in termini di media giornaliera) i passaggi di proprietà delle quattro ruote al netto delle minivolture (i trasferimenti temporanei a nome del concessionario in attesa della rivendita al cliente finale) hanno comunque chiuso il bilancio 2024 segnando un progresso dell’8,3%. Per ogni 100 autovetture nuove ne sono state vendute 215 di seconda mano a dicembre e 198 nell’intero anno.
In merito alla scelta delle alimentazioni, sul mercato dell’usato prevalgono sempre le tradizionali autovetture diesel e a benzina, ma si accentua la crescita delle ibride a benzina, che con un aumento a dicembre del 56% hanno raggiunto una quota di mercato dell’8,6% (complessivamente 7,3% nel 2024, con incremento annuo del 57,5%). Stabili le compravendite delle bifuel benzina/gpl (incidenza del 7,3% a dicembre e del 7,4% nell’intero 2024), mentre restano ancora al di sotto dell’1% le quote annuali delle autovetture a metano ed elettriche. Queste ultime evidenziano però un costante incremento (+53,3% a dicembre e +62,5% nell’intero anno), conquistando progressivamente quote di mercato, al contrario delle alimentazioni a metano che chiudono il 2024 in calo del 6,3%.
Per quanto riguarda le minivolture si conferma sempre il primato delle propulsioni diesel (incidenza del 43,2% a dicembre e del 47,6% sul totale annuo), ma vanno sottolineate le positive performance registrate dalle auto ibride a benzina, che con una quota dell’11,9% a dicembre (9,8% nell’intero 2024) superano ancora una volta le bifuel benzina/gpl (incidenza mensile del 6,7% e annuale del 7,1%). In aumento, infine, ibride a gasolio ed elettriche, seppure con quote percentuali ancora molto contenute.
In stallo a dicembre i passaggi netti di proprietà dei motocicli che pur registrando un incremento mensile del 5,9%, archiviano un calo del 4,7% in termini di media giornaliera in ragione della presenza a dicembre 2024 di due giornate lavorative in più. Il bilancio 2024 dei motocicli di seconda mano si riduce pertanto ad un leggero incremento dell’1,8%.
I dati sono riportati nell’ultimo bollettino mensile “Auto-Trend”, l’analisi statistica realizzata dall’Automobile Club d’Italia sui dati del PRA, consultabile sul sito www.aci.it .
Ennesimo risultato positivo per le radiazioni di autovetture che nel mese di dicembre hanno registrato un incremento mensile del 22,5% (che si riduce tuttavia a +10,3% in termini di media giornaliera). Il bilancio del 2024 si chiude pertanto con un significativo aumento del 26,3%. Ciò nonostante il tasso unitario di sostituzione pari a 0,83 nel mese di dicembre (ogni 100 auto nuove ne sono state radiate 68) e a 0,78 nell’intero 2024 non è ancora sufficiente a porre freno alla crescita del parco circolante delle autovetture italiano, che a fine anno si stima in aumento dell’1%.
Risultato in chiaroscuro, infine, per le radiazioni di motocicli: all’incremento mensile del 9,6% fa infatti da contraltare una contrazione dell’1,4% in termini di media giornaliera. L’intero 2024 mette comunque in evidenza un aumento complessivo del 6,4%.
Fonte: ACI
08 Gennaio 2025Manovra di bilancio 2025 – Aggiornamento normativa fringe benefit.
A TUTTE LE ASSOCIATE
Oggetto: Manovra di bilancio 2025 – Aggiornamento normativa fringe benefit
L’Assemblea della Camera ha avviato da stamattina l’esame del Ddl per la Legge di Bilancio per il 2025 e per il triennio 2025-2027 con la discussione generale.
Il Governo ha posto la questione di fiducia sull’approvazione -senza emendamenti, subemendamenti ed articoli aggiuntivi- dell’articolo 1 (il c.d. maxi emendamento) del DDL nel testo approvato dalla V° Commissione, con votazione finale da svolgere entro le 22.30.
Come noto, in collegamento con UTOPIA, la problematica del fringe benefit è stata oggetto del massimo interessamento dell’Associazione, in due mesi di intenso confronto in sede politica, parlamentare e di governo, che ha portato all’esclusione del parco circolante dall’applicazione della maggiore tassazione.
In attesa del completamento dell’iter legislativo previsto entro il 31 c.m., evidenziamo l’intervento del Dott. Stefano Sirocchi sul Sole 24 Ore di oggi, con interessante tesi sull’applicazione del regime tributario.
Secondo l’articolo citato, con diretto riferimento alla Risoluzione n.46/2020 dell’Agenzia delle Entrate, il nuovo regime si applica con la necessaria concomitante presenza sia dell’immatricolazione, sia dell’assegnazione del veicolo a partire dal 1° gennaio 2025.
In presenza di differenti fattispecie, come già esaminato nel corso del GDL ANIASA di novembre scorso, si applicherebbe l’attuale regolamentazione. Citiamo, ad esempio, il caso di veicolo immatricolato entro il 2024 ed assegnato al dipendente successivamente a tale data.
07 Gennaio 2025Record mercato auto 2024: oltre 47 miliardi di euro spesi dagli italiani per comprare nuove auto: +3%.
Prezzo medio a 30.000 euro
Nel 2024 la spesa degli italiani, famiglie e imprese, per immatricolare nuove auto stabilisce un nuovo record a oltre 47 miliardi di euro, secondo le prime stime del Centro Studi Fleet&Mobility elaborate sulla base dei dati ufficiali delle immatricolazioni fornite da DataForce e realizzate grazie al supporto di EVO e di Texa-TMD.
Si tratta di un incremento del 3% rispetto al valore del 2023, a fronte di volumi in flessione dell’1%, da 1.595.000 a 1.576.000 unità acquistate.
A fare la differenza il prezzo medio unitario arrivato a 30.000 euro, con un aumento di oltre 1.000 euro sul 2023. Il fenomeno è attribuibile in parte all’aumento dei listini e in parte ai maggiori acquisti dei privati. Il crollo del noleggio a lungo termine, solo in parte compensato da più km0 e maggiori acquisti del rent-a-car, ha fatto mancare immatricolazioni accompagnate da sconti molto forti, sebbene con mix spostato sui segmenti medio-alti.
“Mai tanti soldi destinati dagli italiani all’acquisto di auto nuove – commenta Pier Luigi del Viscovo, del Centro Studi Fleet&Mobility – segno che la domanda c’è eccome. Certo, un mercato meno “popolare” rispetto al passato. L’auto torna a essere una spesa importante, magari da tenere più a lungo, ma questo non necessariamente è un male. Con questo posizionamento voluto dall’industria è una fantasia pensare che possano tornare i volumi pre-Covid: in economia, quando i prezzi salgono i volumi scendono”.
Fonte: Centro Studi Fleet&Mobility
07 Gennaio 2025Mentre la UE prepara multe miliardarie, l’auto ristagna su bassi livelli
Vendite auto 2024: -0,5% sul 2023, ma -18,7% sui livelli ante-crisi (2019)
In dicembre sono state immatricolate in Italia 105.715 autovetture con un calo del 4,9% su dicembre 2023. Nell’intero 2024 le immatricolazioni sono state invece 1.558.704 con un calo dello 0,5% sul 2023, ma di ben il 18,7% sul 2019, cioè sull’anno che ha preceduto la pandemia e al cui livello il mercato auto italiano non riesce a ritornare nonostante che il Pil abbia già raggiunto e superato il livello del 2019.
Non conforta certo il fatto che la situazione italiana non differisca significativamente da quella dell’Unione Europea i cui dati definitivi verranno resi noti a metà gennaio, ma che farà registrare un calo sul 2019 sostanzialmente analogo a quello italiano, come sostanzialmente analoghe sono le cause che hanno determinato questa situazione e che sono da ricercarsi nella politica dell’Unione Europea per la transizione energetica. Come è noto, a differenza del resto del mondo che, quando sostiene l’auto elettrica lo fa attraverso incentivi, l’Unione Europea ha vietato a partire dal 2035 di acquistare auto diverse da quelle elettriche incurante del fatto che qualora si riuscisse ad avere un parco circolante interamente costituito da auto elettriche (e questo potrebbe avvenire non prima degli anni ’50 del secolo) la riduzione delle emissioni di CO2 sarebbe del 3,3% in un contesto in cui rimarrebbe invariata la presenza in atmosfera di tutti gli altri gas ad affetto serra, dal vapore acqueo, al metano, agli alocarburi, al protossido di azoto, all’ozono, eccetera.
Tornando al mercato italiano, poco conforto viene dall’inchiesta congiunturale mensile sui concessionari condotta dal Centro Studi Promotor. In sintesi, a fine dicembre soltanto il 4% degli intervistati giudica alta l’acquisizione di ordini, mentre per l’80% l’acquisizione è stata su bassi livelli e soltanto per il 16% è stata su livelli normali. Ovviamente questa situazione giustifica forti preoccupazioni per l’andamento delle vendite di autovetture in Italia nell’anno appena iniziato e d’altra parte, dalla stessa fonte, cioè dall’inchiesta del CSP, si apprende che nei prossimi tre/quattro mesi le vendite di autovetture aumenteranno soltanto per il 14% dei concessionari interpellati, mentre per il 38% il mercato rimarrà stabile e per il restante 48% sarà in calo.
Data questa situazione, le prospettive per il settore dell’auto nel 2025 (e per gli anni seguenti) non sono certamente positive e va segnalato che catastrofico sarebbe l’effetto sul settore dell’auto se l’Unione Europea irrogasse, anche nell’anno appena iniziato, le multe miliardarie previste per le case automobilistiche che non hanno rispettato i diktat dell’Unione in materia di produzione e di vendite di auto nell’anno precedente che, in questo caso, è il 2024. Secondo Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor, invece di irrogare multe miliardarie, l’Unione Europea dovrebbe prevedere aiuti alle case automobilistiche tali da compensare i danni prodotti dalla politica adottata dall’Unione nella transizione energetica.
Fonte: Centro Studi Promotor
07 Gennaio 2025Legge di Bilancio, stretta sule auto aziendali, il commento di ANIASA
Il Messaggero, Quattroruote, Il Mattino, Gazzetta dello Sport.it, Leggo, Derapate, Il Gazzettino, Alla Guida, Motori online, Corriere Adriatico, Quotidiano di Puglia, Business online, The Watcher Post, Mission online, MotoriMagazine, Motor1, PMI, Business People, Rinnovabili, Assodigitale, StartUp Italia
06 Gennaio 2025ANIASA al TG Com 24
TGCom24
23 Dicembre 2024Il Presidente Viano su ACI Radio
ACI Radio
23 Dicembre 2024Nuova tassazione sulle auto aziendali
Corriere della Sera, La Stampa, Il Messaggero, Il Sole 24 Ore.com, Open, Quotidiano.net, Virgilio, Panorama.it, QuiFinanza, Auto Aziendali Magazine.com, Business online
21 Dicembre 2024Propaganda con fondi Legge di Bilancio
La Verità
20 Dicembre 2024Gestione delle flotte di veicoli: 5 funzioni chiave delle soluzioni WAY per l’asset management
Gestire una flotta di veicoli aziendali comporta numerose sfide, dalla pianificazione della manutenzione alla sicurezza degli operatori, fino alla gestione dei costi operativi. Le soluzioni avanzate offerte da WAY permettono alle aziende di affrontare efficacemente queste sfide, migliorando l’efficienza operativa e la sicurezza. Di seguito analizziamo cinque funzioni chiave delle soluzioni di WAY per la gestione delle flotte di veicoli.
1. Monitoraggio in Tempo Reale della Flotta
Una delle funzioni più apprezzate dai gestori di flotte è la possibilità di monitorare costantemente i veicoli in tempo reale. La piattaforma WAY4Web offre una visualizzazione completa e aggiornata sulla posizione e l’attività dei veicoli, fornendo ai responsabili una gestione ottimizzata del loro utilizzo. Questo permette non solo di ottimizzare i percorsi, riducendo i tempi di inattività, ma anche di migliorare la produttività complessiva della flotta. La possibilità di avere una visione d’insieme in ogni momento facilita una gestione più snella e reattiva.
2. Manutenzione e Diagnostica Avanzata dei Veicoli
Una gestione ottimizzata della flotta inizia con il monitoraggio in tempo reale delle condizioni operative dei veicoli. Grazie alla gamma di soluzioni avanzate di WAY per la gestione delle flotte, è possibile leggere e analizzare i codici DTC (Diagnostic Trouble Codes) direttamente dal can bus del veicolo, accedendo a informazioni sullo stato del mezzo. Attraverso la piattaforma WAY4Web, i fleet manager possono monitorare e diagnosticare tempestivamente eventuali anomalie del motore, identificando la natura e la gravità degli errori e pianificando interventi di manutenzione in modo puntuale e mirato. La raccolta continua di dati, come la telemetria e i consumi, consente di ottimizzare le prestazioni dei veicoli, riducendo i tempi di fermo e garantendo la massima efficienza operativa del parco veicoli. Questa strategia non solo riduce i costi di manutenzione e riparazione, ma aumenta anche la sicurezza e l’affidabilità della flotta, assicurando ai mezzi una vita operativa prolungata e minimizzando i rischi di guasti imprevisti.
3. Analisi dei Costi e Ottimizzazione dell’Efficienza Operativa
La raccolta e l’analisi dei dati relativi ai consumi dei veicoli permettono di monitorare in dettaglio l’efficienza del carburante, identificando le aree di possibili miglioramenti. La piattaforma WAY4Web offre strumenti di monitoraggio avanzati per il controllo del consumo di carburante dei mezzi con motore termico e per l’ottimizzazione dell’autonomia e dei cicli di ricarica dei veicoli elettrici. Questi dati, integrati con informazioni su percorsi e tempi di utilizzo, permettono ai fleet manager di ottimizzare le strategie operative e ridurre i costi complessivi di gestione. Questo approccio non solo consente di ridurre le spese legate al consumo e alla manutenzione, ma migliora l’efficienza complessiva della flotta con un impatto positivo sulla produttività e sui margini aziendali.
4. Inventario a Bordo per la Sicurezza delle Attrezzature
La gestione intelligente dell’inventario a bordo dei veicoli commerciali leggeri è una soluzione che WAY sta sviluppando per il mondo dell’assistenza. Questi veicoli, utilizzati dai tecnici che si occupano di manutenzione, trasportano attrezzature di alto valore necessarie per il lavoro quotidiano. Il sistema di inventario WAY, basato su tag BLE collocati su ogni singola attrezzatura, consente un monitoraggio preciso e un censimento accurato del contenuto del vano carico. Il dispositivo effettua scansioni periodiche dei codici di tutte le attrezzature a bordo e trasmette i dati per un controllo costante. In questo modo garantisce non solo che l’inventario sia sempre aggiornato, ma permette anche di rilevare tempestivamente eventuali mancanze, aumentando significativamente la sicurezza e riducendo i rischi operativi. Inoltre, vengono generati degli allarmi per notificare immediatamente situazioni anomale, come la rimozione non autorizzata di attrezzature, contribuendo a una protezione efficace delle risorse aziendali.
5. Il Car Sharing Aziendale semplice, efficace e conveniente
ShareYourWAY è una soluzione avanzata di fleet management sviluppata per semplificare la gestione e condivisione di veicoli aziendali, garantendo accessibilità e sicurezza. Gli utenti possono prenotare e utilizzare i veicoli semplicemente tramite un browser, ricevendo conferma e codici d’attivazione via email, senza bisogno di app o dispositivi aggiuntivi, facilitando così l’uso del sistema anche in contesti con numerosi utenti e veicoli. Ogni veicolo è inoltre dotato di un tastierino brevettato, accessibile dall’esterno del parabrezza e di un dispositivo GNSS che traccia la posizione e monitora le attività, offrendo una gestione trasparente e affidabile per l’azienda.
L’ecosistema di soluzioni WAY offre strumenti avanzati per monitorare, pianificare e ottimizzare ogni aspetto dell’asset management. La possibilità di gestire in tempo reale i mezzi, pianificare gli interventi di manutenzione in modo efficace, garantire la sicurezza degli operatori e ottimizzare la mobilità condivisa rappresenta un valore aggiunto significativo per le aziende. Grazie alla piattaforma WAY4Web, i nostri clienti possono prendere decisioni strategiche basate su dati precisi, migliorando così la loro efficienza operativa e competitività sul mercato.
19 Dicembre 2024Ristagna su bassi livelli il mercato dell’auto dell’Europa Occidentale
In novembre le immatricolazioni di autovetture in Europa Occidentale (UE+EFTA+UK) hanno fatto registrare un calo del 2% mentre il consuntivo dei primi undici mesi chiude con una piccolissima crescita (+0,6%). Rispetto ai livelli ante-crisi, cioè rispetto ai livelli del 2019, vi è comunque un pesante calo (-18,3%) e a ciò si aggiunge che questo calo riguarda tutti i principali mercati con poche eccezioni relative a paesi decisamente piccoli. E ciò mentre il PIL nell’area si è già da tempo riportato sui livelli ante-crisi. Le cause di questa bella situazione sono ben note e vanno tutte ricondotte alla politica dell’Unione Europea, che si è fatta dettare la linea dall’ambientalismo ideologico e ha messo in serissima difficoltà l’intero mercato dell’area, come gli organi di stampa hanno già da tempo messo in luce con grande efficacia.
La pesante crisi in atto non ha certo risparmiato i cinque grandi mercati dell’area che complessivamente valgono il 69,9% delle vendite. Da gennaio a novembre in Germania si registra un calo rispetto ai livelli ante-crisi del 22%, in Francia la contrazione è anche maggiore (-23,4%), in Italia siamo a -18,2%, in Spagna al -20,9% e nel Regno Unito a -16,2%.
In sostanziale tenuta è anche il mercato dell’auto elettrica, ma pure questa non è una buona notizia perché per la transizione energetica occorre che le vendite di auto elettriche crescano e non che ristagnino o calino. Nel complesso dei primi undici mesi le elettriche hanno fatto registrare una quota di mercato del 15,1% contro il 15,4% dello stesso periodo del 2023 con forti differenze tra paese e paese, con la Germania che accusa un calo della quota rispetto al 2023 dal 18% al 13,4%, con la Francia che sale dal 16,4% al 17%, con la Spagna ferma al 5,3% e con l’Italia, Cenerentola della compagnia, sostanzialmente ferma ad un misero 4,1%.
Per quanto riguarda i fattori che hanno consentito la sostanziale tenuta del mercato dell’auto elettrica illuminante è il fatto che nel Regno Unito per l’acquisto di auto elettriche sono stati fatti sconti sui listini per un valore complessivo di circa 4 miliardi di sterline. Non sono disponibili dati paragonabili per gli altri paesi, ma si può ipotizzare che i sacrifici sostenuti dalle case automobilistiche e dalle reti di distribuzione siano stati sostanzialmente analoghi a quelli del Regno Unito. E in questa bella situazione, se nulla succede, l’Unione Europea si prepara a comminare multe per almeno 15 miliardi alle case automobilistiche che non hanno raggiunto gli obiettivi di presenza verde nella composizione delle vendite.
Con i migliori auguri a chi costruisce auto, a chi le distribuisce e a coloro che comunque campano con le quattro ruote.
Fonte: Centro Studi Promotor
19 Dicembre 2024ANIASA 19 dicembre 2024
19 Dicembre 2024Stretta del Fisco sulle auto aziendali
Il Sole 24 Ore
18 Dicembre 2024Manovra di bilancio 2025 – Lettera congiunta Presidenti ANFIA ed ANIASA - Normativa fringe benefit
A TUTTE LE ASSOCIATE
Come indicato in Assemblea, il Vice Presidente Italo Folonari ha rappresentato il settore in incontro con gli Uffici del MEF, evidenziando le forti preoccupazioni del settore per l’incongruità e le criticità derivanti dalla prospettata normativa sul fringe benefit delle auto aziendali.
Gli Uffici del MEF hanno rilevato il carattere di derivazione EU della norma, i cui riflessi sul bilancio nazionale per il 2025-2032 sono stati asseverati presso gli Uffici di Brussels, e la conseguente estrema difficoltà di cambiamenti strutturali del testo.
Il MEF appare orientato a recepire le nostre istanze relative alla definizione di una previsione transitoria di applicazione, che salvaguardi le situazioni precedenti all’entrata in vigore del nuovo regime di tassazione.
E’ stata poi condivisa la possibilità di ricomprendere nell’attuale regime anche i veicoli oggetto di recenti ordini, ma con immatricolazione e consegna nei primi mesi del 2025, per evitare un aggravio economico per chi ha effettuato la scelta di un determinato veicolo basandosi sulla tassazione vigente.
Sulla rilevante problematica, su cui ieri con lettera congiunta i Presidenti di ANIASA ed ANFIA hanno sollecitato i Ministri Giorgetti, Pichetto Fratin, Salvini ed Urso ad una revisione della norma, sono in corso i lavori del Governo in vista del maxi emendamento che sarà presentato a breve.
Ad opportuna informazione alleghiamo il testo della lettera congiunta ed articolo sul Sole 24 Ore di oggi e facciamo riserva in sinergia con UTOPIA di ulteriori informazioni.
17 Dicembre 2024Garantire un equilibrio tra obiettivi fiscali e sostenibilità per imprese e lavoratori
Auto e Fisco - Il Sole 24 Ore
17 Dicembre 2024Legge di Bilancio, stretta sule auto aziendali, la posizione di ANIASA
Economy, Motori su Motori, Il Messaggero, Leggo, Trasporti-Italia, Inforicambi, RentalBlog, Fleet Magazine, Meridiana Notizie, Giornale Motori, Motori Addicted, ForumAutomotive, Tutto sui Motori, Sicurato
15 Dicembre 2024ANIASA interviene sull’aumento della tassa sul fringe benefit in Legge di Bilancio
Il Sole 24 Ore, Quattroruote, Fleet Magazine
14 Dicembre 2024Il noleggio ha un ruolo chiave per la mobilità del futuro
Auto Aziendali Magazine
13 Dicembre 2024Un anno di sfide e traguardi raggiunti
Fleetime Magazine
13 Dicembre 2024Auto aziendali, aumenti solo per ordini 2025
Il Sole 24 Ore
13 Dicembre 2024Chiusura uffici ANIASA per festività natalizie
In vista delle festività natalizie, segnaliamo che gli uffici dell’Associazione resteranno chiusi dal 24 dicembre 2024 al 3 gennaio 2025.
Lo staff ANIASA augura a tutti Buon Natale e felice 2025.
12 Dicembre 2024Il Black Friday? Agli italiani piace prima Lo svela la nuova analisi di Geotab sul periodo di sconti più gettonato dell’anno
In Italia, il numero di consegne ha iniziato a salire già nella settimana che precede il cosiddetto “venerdì nero dello shopping”, complice l’anticipo delle offerte da parte di molti brand.
Nei giorni tra il 17 e il 24 novembre 2024, si è registrato un incremento del 9,3% dei viaggi per veicolo che ha sfiorato il 10%, ma il picco è stato raggiunto tra il 25 novembre e il 1° dicembre, con un aumento di oltre il 13%.
Parallelamente, il consumo di carburante e le emissioni di CO2 sono cresciuti, in entrambe le settimane, del +10% circa, per poi tornare ai livelli consueti dalla settimana successiva al Cyber Monday
Anche nel 2024, la settimana del Black Friday si è confermata, in Italia, la più importante dell’anno per il commercio: secondo i dati di Foxintelligence - società NielsenIQ, rispetto al fatturato settimanale medio, si è infatti registrato un incremento del +132%. Ma qual è l’impatto del Black Friday e del Cyber Monday sulle flotte commerciali operanti nella consegna dell’ultimo miglio in Italia? Viaggi più brevi, con soste più frequenti, ma anche maggior consumo di carburante ed emissioni di CO2, già a partire dalla settimana precedente le offerte: è quanto emerge da un’analisi presentata da Geotab, leader globale nell’ambito della tecnologia per i veicoli connessi.
Lo studio ha analizzato, per quattro anni consecutivi, i dati aggregati relativi ai veicoli commerciali connessi a Geotab nei periodi a ridosso dei due ormai imprescindibili appuntamenti per gli acquisti: allargando il campo, le dinamiche di consegna dell’ultimo miglio, che emergono dai dati raccolti, possono fornire indicazioni sulle abitudini dei consumatori in fatto di acquisti online.
Consegne più numerose e capillari
Guardando ai dati italiani relativi al 2024, il momento di maggior concentrazione delle consegne si è verificato proprio a cavallo del “Black Friday”. Complici anche le promozioni lanciate in anticipo da molti brand, le attività di delivery hanno però iniziato a crescere già la settimana prima: nei giorni tra il 17 e il 24 novembre, si è infatti registrato un incremento del 9,3% dei viaggi per veicolo rispetto ai sette giorni precedenti. Una crescita che è proseguita poi nella settimana tra il 25 novembre e il 1° dicembre (che includeva appunto il “venerdì nero” del 29 novembre), toccando il picco del +13,3% – a dimostrazione del fatto che le offerte continuano ad essere strategiche per i consumatori italiani.
Meno evidenti, invece, gli effetti del Cyber Monday: anche quest’anno, come già nei tre anni precedenti, le corse dei veicoli hanno subito un netto calo già dalla settimana iniziata proprio con lunedì 2 dicembre – che ha registrato “solo” un +2,8% rispetto al periodo precedente le promozioni.
Le corse dei veicoli commerciali sono state significativamente più corte, sia in termini di durata che di distanza – dato che rispecchia nuovamente il picco nelle attività di consegna. In particolare, nel 2024, la variazione di tempistiche è oscillata tra il -2,9% nella settimana iniziata il 17 novembre, al -4,6% nella settimana dal 24 al 30 novembre, fino al -3% dal 2 al 9 dicembre. Analogamente, anche i km mediamente coperti per singola corsa sono diminuiti, rispettivamente del 5, 8,2 e 4,8% nei tre periodi analizzati. Nel 2023, la discrepanza era stata ancora più marcata, con una riduzione della durata temporale di ciascun viaggio che aveva raggiunto il -10,4% nella settimana del Black Friday.
L’accorciamento delle tratte è indicatore della maggiore capillarità dell’attività di consegna, in risposta all’esponenziale aumento degli acquisti: un incremento negli utenti che acquistano in un dato periodo è infatti direttamente collegato a una maggiore concentrazione dei destinatari delle consegne stesse all’interno di una data area geografica.
Aumento del consumo di carburante (e delle emissioni)
Attorno al Black Friday, Geotab ha registrato una netta crescita nel consumo medio di carburante per veicolo e, di conseguenza, un equivalente incremento percentuale delle emissioni di CO2 prodotte: quest’anno, rispetto alla settimana del 10 novembre, è stato infatti calcolato un +10,2% sia nella settimana iniziata il 17 novembre che in quella del 24 novembre. A partire dal 2 dicembre, consumi ed emissioni sono invece prontamente rientrati nella normalità, tornando ai livelli della prima metà di novembre.
“I nostri dati rivelano l’intensa pressione che il settore della consegna dell’ultimo miglio vive a ridosso del Black Friday e, più in generale, delle festività natalizie. In questi momenti dell’anno, le flotte sono spinte al limite delle proprie possibilità, e le organizzazioni sono chiamate a bilanciare le esigenze di business con i costi economici e ambientali della propria gestione operativa”, ha dichiarato Franco Viganò, Director, Strategic Channel & Italy Country Manager di Geotab. “A spuntarla, nei periodi di picco, sono le aziende in grado di sfruttare la tecnologia non solo per soddisfare la domanda, ma anche per anticiparla”.
ANIASA 12 dicembre 2024
12 Dicembre 2024Hertz e Dinamo Banco di Sardegna - 8 anni di sodalizio
Hertz ha rinnovato la partnership che da 8 anni la vede al fianco delle squadre di basket della Dinamo Banco di Sardegna. La relazione è solida e duratura e vede rinnovato il sodalizio tra Hertz Italia e gli atleti e le atlete del club del presidente Stefano Sardara che si conferma impegnato nella stagione 2024-2025 con le tre squadre - Dinamo, Dinamo Women e Dinamo Lab - nei massimi campionati nazionali e nelle coppe europee.
Il club nel percorso di crescita continua delle squadre ha cambiato tanto l’assetto dei roster, rispetto alla precedente stagione, per rispondere in maniera sempre più puntuale alle sfide che si troveranno ad affrontare.
La Dinamo maschile si presenta al quindicesimo anno in serie A con una squadra profondamente rinnovata e dalla forte caratura europea. La squadra è partita molto bene in Fiba Europe Cup, chiamata a rappresentare la Sardegna in Europa per il tredicesimo anno di fila, chiudendo la regular season imbattuta.
Le Dinamo Women, anche loro con una squadra nuova, sono quinte in campionato dopo un buon avvio e hanno proseguito il proficuo cammino in EuroCup Women centrando i playoff.
Novità anche nella Dinamo Lab, il team è partito con qualche difficoltà conquistando due vittorie nelle prime gare, ma è guidato dallo stesso entusiasmo che lo ha caratterizzato finora.
Massimo Scantamburlo, Amministratore Delegato che si è recentemente insediato alla guida di Hertz Italia, ha commentato con queste parole: “Sono molto orgoglioso che abbiamo rinnovato il rapporto che da otto anni ci lega a questa stimolante realtà. I valori che ci accomunano e che sono stati lo stimolo per intraprendere questo solido percorso si rinnovano e si rinsaldano anno dopo anno. Il gioco di squadra, la lealtà, lo spirito di gruppo, l’energia e la voglia di vincere le sfide sono insite nelle nostre realtà e si riflettono nel modo con cui affrontiamo quello che ogni giorno ci mette alla prova. Quest’anno, oltretutto, ci troviamo accomunati anche dalle novità all’interno delle rispettive organizzazioni, io ho preso da poco il testimone dal precedente AD per guidare il team Hertz, caratterizzato dall’entusiasmo e dalla voglia di fare, proprio come gli atleti del basket che ringrazio per l’esempio e gli stimoli che ad ogni partita ci forniscono”.
Il commento dell’amministratore delegato della Dinamo Banco di Sardegna Francesco Sardara: “Siamo felici e orgogliosi di confermare il sodalizio con Hertz, azienda leader del rent a car, che in questi otto anni ha sposato il progetto Dinamo interpretando al meglio la nostra filosofia che fa dell’inclusione e dell’attenzione verso il territorio unitamente all’ambizione e la voglia di crescere, i suoi capisaldi. Affrontiamo un’altra stagione di grandi sfide con le nostre tre squadre – Dinamo, Dinamo Women e Dinamo Lab – e lo facciamo con la serenità di avere il supporto di una grande azienda come Hertz”.
Hertz fornirà alcuni veicoli al roster e allo staff tecnico della squadra maschile, mentre accompagnerà nelle trasferte in campionato Dinamo Women e Dinamo Lab, con particolare attenzione alla Dinamo Lab cui saranno forniti mezzi speciali per il trasporto dei portatori di handicap.
10 Dicembre 2024Mismatch, Confindustria: oltre due imprese su tre non trovano le figure professionali richieste
Aleotti: “Il disallineamento delle competenze è un problema nazionale che ostacola lo sviluppo del Paese”
Di Stefano: “Le imprese reagiscono al mismatch investendo nella formazione”
Roma, 10 dicembre 2024 – Più di due terzi delle imprese italiane segnalano difficoltà nel trovare le competenze necessarie per le proprie attività, con criticità particolarmente evidenti nel reperimento di profili tecnici, indicati dal 69,2% delle aziende, e di personale per mansioni manuali, segnalate dal 47,2% a livello nazionale e dal 58,9% nel settore industriale. Le difficoltà appaiono meno significative in relazione alle competenze trasversali, segnalate dal 16,5% delle imprese, e a quelle manageriali, indicate dall’8,3%. Questi dati emergono dall’Indagine Confindustria sul lavoro 2024, presentata oggi a Roma nel corso del convegno “Competenze e lavoro: l’Indagine Confindustria e le sfide delle imprese”.
Le difficoltà delle imprese si concentrano soprattutto in settori chiave come la transizione digitale, dove due aziende su tre segnalano problemi nel trovare competenze adeguate. Anche l’internazionalizzazione rappresenta un’area critica per circa un terzo delle imprese, mentre la transizione green viene indicata dal 15,1% delle aziende come un ambito in cui è complesso reperire figure specializzate.
Per far fronte a queste problematiche, le imprese italiane puntano su diverse soluzioni. La formazione del personale interno rappresenta la risposta principale, adottata dal 59,7% delle aziende. Molte realtà, pari al 49% del totale, si affidano a consulenze esterne per colmare i gap di competenze, mentre quasi un terzo (28,5%) partecipa a iniziative educative territoriali, come gli ITS Academy, i percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento (PCTO), e i tirocini curriculari.
L’incidenza del mismatch varia a seconda del settore e delle dimensioni aziendali. Nel comparto industriale, il 73,5% delle imprese dichiara difficoltà nel reperire competenze, contro il 65% nel settore dei servizi. La percentuale cresce con la dimensione dell’impresa, passando dal 64,8% nelle piccole realtà, al 72,8% nelle medie, fino al 77,6% nelle grandi aziende.
“Le imprese italiane faticano a trovare profili adeguati in molti settori strategici, segno di un forte disallineamento tra competenze richieste e offerte. A peggiorare il quadro, contribuiscono il calo demografico e l’invecchiamento della popolazione, che amplificano la carenza di lavoratori, rendendo necessario aumentare la partecipazione al mercato del lavoro e attrarre immigrati qualificati. Il disallineamento tra domanda e offerta di lavoro non riguarda solo le imprese, ma l’intero Paese, compromettendone lo sviluppo economico. Serve un approccio sistemico che coinvolga istituzioni, aziende e sistema educativo in uno sforzo comune e coordinato per rispondere a questa sfida.”, ha detto Lucia Aleotti, Vicepresidente Confindustria con delega al Centro Studi.
“L’indagine Confindustria sul lavoro dimostra come le imprese, nonostante il mismatch di competenze, reagiscano collaborando con il sistema educativo attraverso PCTO, apprendistati e ITS Academy, supportate da associazioni territoriali e di categoria. Il suo valore emerge anche dall’inclusione tra le fonti della lettera del Ministro Valditara indirizzata agli studenti delle scuole medie e alle loro famiglie, confermandola come uno strumento utile per comprendere i trend del mercato e per orientare i giovani verso percorsi formativi in linea con le esigenze del lavoro. Un contributo prezioso anche per l’orientamento dei giovani”, ha aggiunto Riccardo Di Stefano, Delegato del Presidente di Confindustria per Education e Open Innovation.
La formazione del personale emerge, quindi, come uno degli strumenti più efficaci per superare le carenze di competenze. Nel 2023, il 57% delle imprese italiane ha investito in attività formative, ma questa percentuale sale al 66% tra le aziende che hanno dichiarato difficoltà di reperimento. Il fenomeno è particolarmente evidente nel settore industriale, dove si registra una differenza di 18 punti percentuali rispetto alla media generale, con un picco del 21,6% tra le piccole imprese.
10 Dicembre 2024
Patente Digitale - Circolare Ministero dell’Interno del 22 ottobre 2024 - Chiarimenti
A TUTTE LE ASSOCIATE
Oggetto: Patente Digitale – Circolare Ministero dell’Interno del 22 ottobre 2024 – Chiarimenti
Con circolare in argomento il Ministero dell’Interno ha diffuso presso le PA competenti prime indicazioni sul Sistema IT Wallet, il portafoglio digitale italiano, esaminando in particolare la c.d. Patente Digitale (all.).
Il Ministero informa che, in attesa della completa funzionalità del Sistema ed in una prima fase di applicazione, sono rese disponibili, a richiesta dell’interessato, attraverso l’applicazione “Io” le versioni digitali di tre documenti: la tessera sanitaria, la tessera europea di assicurazione di malattia e la patente di guida mobile.
La c.d. patente mobile è definita come la versione digitale della patente di guida, di cui è titolare una persona residente in Italia. Si tratta di documento di riconoscimento, equipollente alla carta di identità, analogamente alla sua versione cartacea e che potrà essere esibito alle forze dell’ordine in sede di controllo.
Il Ministero evidenzia sul punto che la versione digitale ha infatti esclusivamente la finalità di soddisfare l’obbligo di esibizione della patente da parte dei conducenti dei veicoli durante la circolazione sul territorio nazionale, obbligo previsto dall’art. 180 C.d.S.
Per il Ministero l’esibizione della patente mobile non esime l’organo di controllo dalla verifica dell’esistenza e della validità del titolo abilitativo che deve essere svolta attraverso la consultazione dell’anagrafe nazionale degli abilitati alla guida di cui all’art. 226 C.d.S. e della banca dati interforze, al fine di verificare la sussistenza di eventuali provvedimenti ostativi che incidono sulla efficacia del titolo abilitativo.
In tale premessa riteniamo che, allo stato, in sede di verifica da parte del personale delle associate della sussistenza del titolo abilitativo alla guida del veicolo oggetto di locazione -condizione contrattualmente essenziale- sia necessaria la presentazione del documento in versione cartacea.
Ricordiamo che tale verifica è contemplata anche dalla normativa del Sistema Cargos, ai sensi del Decreto del Ministero dell’Interno del 29/10/2021.
09 Dicembre 2024Aniasa,modifica al fringe benefit
Radio 24
09 Dicembre 2024Intervista al Direttore Benincasa su Radio 24
Radio 24
08 Dicembre 2024Intervista al Presidente Viano e altri articoli
Affari e Finanza de la Repubblica
06 Dicembre 2024Sicurezza fiscale
06 Dicembre 2024Ecotassa - Avvisi di accertamento - Chiarimenti
Prot. n. p. 1792 Roma, 5 dicembre 2024
A TUTTE LE ASSOCIATE
Oggetto: Ecotassa – Avvisi di accertamento – Chiarimenti
Come discusso in argomento nel corso della riunione del Gruppo di Lavoro Normativa Tributaria del 14 novembre u.s., l’Agenzia delle Entrate con Risoluzione n. 53/E dell’11 c.m. ha indicato i codici tributo per il versamento di eventuali somme dovute a seguito delle attività di controllo attualmente in corso.
Dai contatti con numerose associate risulta la notifica di avvisi di accertamento da parte di varie direzioni territoriali dell’Agenzia delle Entrate, con la richiesta di pagamento di importi per omesso o ritardato versamento dell’imposta.
Nei contatti intercorsi risulta importante una attenta valutazione delle richieste avanzate dall’Agenzia, al fine di verificare l’effettiva sussistenza dell’obbligo del pagamento.
Sul tema ricordiamo che l’art. 1, commi 1042 e seguenti, della Legge 30/12/2018, n. 145, prevedeva l’applicazione dal 1° marzo 2019 al 31 dicembre 2021 di un’imposta sull’acquisto (anche in locazione finanziaria) e l’immatricolazione dei veicoli, parametrata al numero di grammi di biossido di carbonio emessi per chilometro dai veicoli stessi, alle condizioni ivi indicate (c.d. Ecotassa, imposta che non è quindi più applicabile dal 1 gennaio 2022 e sono errate e fuorvianti differenti notizie diffuse su siti web).
Soggetto passivo dell’imposta è pertanto il soggetto acquirente del veicolo (ferma restando nella fattispecie della locazione la possibilità tra le parti di ogni valutazione contrattuale).
Evidenziamo altresì che con Risoluzione n. 32/E del 28 febbraio 2019, l’Agenzia delle Entrate aveva diffuso importanti chiarimenti sull’imposta in questione, che possono essere considerate dalle associate in sede di contestazione degli avvisi di accertamento.
In particolare l’Agenzia, specificava che “Ai fini della debenza dell’imposta, l’acquisto (anche in locazione finanziaria) e l’immatricolazione del veicolo debbono avvenire entrambi nell’arco temporale individuato dal comma 1042 (legge n.145/2028 citata); di conseguenza, ad esempio, non è assoggettato al pagamento dell’imposta il soggetto che abbia concluso il contratto di acquisto del veicolo in data 28 febbraio 2019, la cui immatricolazione sia avvenuta in data successiva al 1° marzo 2019.
Tale specificazione dell’Agenzia era dovuta ad incertezze applicative con riferimento ad ordini effettuati antecedentemente il 1 marzo 2019, chiarite appunto con la richiamata risoluzione.
Riguardo la locuzione “conclusione del contratto di acquisto”, riteniamo debba intendersi l’espressione della volontà contrattuale delle parti risultante da atto in data certa con elementi identificativi del veicolo (marca, modello, numero di telaio, ecc.).
Inoltre, nell’attività di accertamento gli Uffici territoriali dell’Agenzia contestano il ritardo del pagamento dell’imposta, anche per pochi giorni. Sul punto la citata Risoluzione n.32/E indica la debenza dell’imposta, successivamente al verificarsi dei due citati presupposti, entro la data di immatricolazione del veicolo.
Tuttavia, pur essendo l’effettiva conoscenza del livello di emissioni di Co2 disponibile solo in relazione alle indicazioni rilevabili dalla carta di circolazione, riteniamo che in tal caso le contestazioni degli Uffici non siano opponibili.
05 Dicembre 2024ANIASA 5 dicembre 2024
05 Dicembre 2024Intervista al Presidente Viano su Quattroruote
Quattroruote
05 Dicembre 2024Meno alle imprese, più ai dipendenti: ecco vincitori e vinti della manovra
Il Messaggero
05 Dicembre 2024Flotte aziendali e dipendenti penalizzati dalle modifiche fiscali del fringe benefit
Il Sole 24 Ore
04 Dicembre 2024Sempre fortemente in rosso il mercato italiano dell’auto
Immatricolazioni: novembre -10,8%, gennaio-novembre -0,2%
In novembre sono state immatricolate in Italia 124.251 autovetture con un calo rispetto allo stesso mese del 2023 del 10,8%. Il consuntivo dei primi undici mesi dell’anno si è chiuso invece con 1.452.973 immatricolazioni e con un calo rispetto allo stesso periodo dello scorso anno dello 0,2%. E’ legittimo prevedere che il consuntivo dell’intero anno chiuderà più o meno sui livelli del 2023, cioè a quota 1.566.000, con un calo sul livello dell’anno che ha preceduto la pandemia, cioè sul 2019, del 18,3%. E a ciò si aggiunge che le prospettive per il 2025 non appaiono positive. Dall’inchiesta congiunturale mensile condotta dal Centro Studi Promotor a fine novembre emerge inoltre che solo il 5% dei concessionari interpellati prevede per i prossimi mesi vendite in aumento, mentre il 37% ipotizza stabilità sui bassi livelli attuali e il 58% si attende un calo delle immatricolazioni.
In questo quadro non conforta certo il fatto che la situazione italiana non differisca significativamente da quella dell’Unione Europea. Le ragioni del mancato recupero da parte del mercato dell’auto dell’Unione dei livelli ante-pandemia vanno ricercate essenzialmente nella politica per la transizione energetica nella mobilità dettata all’Unione essenzialmente dall’ambientalismo ideologico. Le conseguenze sono ormai sotto gli occhi di tutti. I diktat, le multe miliardarie ai produttori di auto e la caduta delle vendite hanno determinato, come è noto, una gravissima crisi con chiusure di stabilimenti e licenziamenti in massa e il concreto pericolo dell’invasione dei mercati dell’Unione da parte di prodotti cinesi.
D’altra parte, i forti aumenti dei prezzi delle auto hanno prodotto un calo della domanda di auto nuove e un rinnovato interesse per il mercato delle auto usate che gode di ottima salute in quanto beneficia sia della domanda di ceti sociali che non possono più permettersi di acquistare un’auto nuova, che di quella di ceti emergenti, come gli immigrati, che si accontentano di auto usate che in altri tempi sarebbero state rottamate. A tutto questo si aggiunge il fatto che la maggior parte degli acquirenti di auto elettriche le compra come auto da aggiungere a quella o quelle già possedute. Per cui all’acquisto di un’auto elettrica corrisponde generalmente un incremento del parco.
L’insieme degli elementi citati, afferma Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor, sta determinando nel nostro Paese una situazione per molti aspetti paradossale. Le vendite di auto nuove sono molto depresse, ma il parco circolante continua ad aumentare e ciò nonostante che la popolazione sia in calo. Prima della crisi da pandemia nel 2019, secondo l’Isfort (Istituto Superiore di Formazione e Ricerca per i Trasporti), il tasso di motorizzazione in Italia era pari a 65,6. Ciò significa che per ogni 100 abitanti circolavano 65,6 autovetture. Nel 2023 questo tasso è salito a 69,4 ma è aumentata anche l’età media delle auto circolanti con ripercussioni negative sia sulla sicurezza della circolazione che sull’ambiente.
Fonte: Centro Studi Promotor
03 Dicembre 2024Modello fuori fuoco
03 Dicembre 2024Aumento della tassazione sulle auto aziendali: un autogol per industria ed erario
02 Dicembre 2024Il noleggio teme la frenata fiscale «Più infrastrutture perl`elettrico»
L’Economia del Corriere della Sera
29 Novembre 2024ANIASA interviene sull’aumento della tassa sul fringe benefit
ANSA, Adn Kronos, Radiocor de Il Sole 24 Ore, Askanews, Borsa Italiana, LaPresse, Labitalia, Quattroruote, Gazzetta dello Sport, Il Messaggero, Il Mattino, Motor1, Leggo, Quotidiano di Puglia, WebMagazine, Motori online, Fleetime, Ultime News, Vetrina TV, Il Gazzettino, Fleet Magazine, Eventi News, Motors Addictd, Lulop Magazine, Insurance Trade, MSN, Oblo News, PneusNews, HD Motori, Il Millimetro
29 Novembre 2024Legge di Bilancio: l’aumento della tassa sull’auto aziendale danneggia transizione ecologica, industria automotive ed Erario
La nuova tassazione impatterà sulla busta paga di circa 1 milione di italiani. Nel 2025 il conseguente calo di immatricolazioni provocherà minori entrate per l’Erario per 125 mln di euro.
Roma, 28 novembre 2024 – “Un vero e proprio autogol per l’Erario e per la transizione ecologica del nostro parco circolante, con aggravi per dipendenti e imprese, nonché a danno dell’industria automotive già in difficoltà. L’effetto della misura sarà un aumento della tassazione sulle buste paga di circa 1 milione di italiani che utilizzano l’auto aziendale, che graverà maggiormente sui redditi medio-bassi. Il Governo ci ripensi!”.
È questo l’allarme lanciato oggi da ANIASA, l’Associazione che all’interno di Confindustria rappresenta il settore dei servizi di mobilità. A generare i timori dell’Associazione è la misura prevista in Legge di Bilancio (articolo 7 del DDL) in materia di disciplina delle auto aziendali in fringe benefit. Così come oggi prevista la norma contempla, per il raggiungimento degli obiettivi di transizione ecologica, la sostituzione del criterio collegato alle emissioni di CO₂ con quello basato sull’alimentazione del veicolo e rivede i coefficienti di calcolo del valore imponibile del benefit, riducendoli per le vetture elettriche e ibride plug-in (e, non in sintonia con i dichiarati obiettivi di contenimento delle emissioni, anche per supercar e auto di lusso), prevedendo invece un forte aumento per tutte le altre alimentazioni (pari all’85% delle auto aziendali).
In particolare, prendendo in considerazione i veicoli aziendali più noleggiati, ANIASA stima un aumento annuo del valore imponibile del benefit auto in media di 1.600 € (+67%). Tale aumento di valore non potrà non influire sule scelte aziendali, rendendo preferibile il mantenimento delle vetture già assegnate (non soggette alla nuova normativa), ritardando l’acquisto e, nel caso del noleggio, prorogando i contratti in essere. ANIASA prevede così una riduzione nel solo 2025 di almeno il 30% delle immatricolazioni di autovetture a uso noleggio lungo termine (circa 60.000 unità) e il 20% degli acquisti da parte di società (15.000 unità), con stimabili minori entrate per l’Erario e gli Enti Locali pari a 125 milioni di euro nel 2025.
“Aumentare oggi la tassazione sulle vetture utilizzate dai dipendenti delle imprese”, osserva Alberto Viano – Presidente ANIASA, “significa colpire un settore, quello dell’auto aziendale, strategico per la transizione ecologica della mobilità nazionale, rallentando il ricambio del parco circolante. Per questi motivi riteniamo necessaria una rivisitazione della misura, stabilendo un aumento dilazionato e che non penalizzi l’attuale circolante, evitando ricadute ambientali, sul mercato automotive, che in questi anni di crisi vede nell’auto aziendale un vero pilastro (circa il 40% delle immatricolazioni) e sull’Erario”.
Marco Catino –Ufficio Stampa ANIASA 329-3052068; m.catino@aniasa.it
28 Novembre 2024ANIASA 28 novembre 2024
28 Novembre 2024WAppYgo airWAY: la soluzione per la sicurezza e il monitoraggio del personale aeroportuale
La sicurezza e l’efficienza operativa degli aeroporti non si limitano al controllo dei flussi di passeggeri e la gestione delle infrastrutture. Garantire l’incolumità e il monitoraggio delle attività svolte dal personale operativo è fondamentale per mantenere standard elevati. WAppYgo airWAY, la soluzione avanzata sviluppata da WAY, risponde a questa esigenza, offrendo funzionalità per il monitoraggio delle ronde di sicurezza, delle operazioni di pulizia e l’attivazione dell’allarme uomo a terra.
Sicurezza del Personale Aeroportuale
WAppYgo airWAY utilizza tecnologie avanzate come NFC (Near Field Communication), Bluetooth BLE (Low Energy) e Wi-Fi per tracciare in tempo reale le attività degli operatori. Tramite smartphone rugged, ogni azione è certificata dalla scansione di tag NFC posizionati lungo percorsi predefiniti. Il sistema assicura che tutte le operazioni rispettino rigorosamente i protocolli definiti, registrando ogni checkpoint raggiunto e permettendo ai supervisori di verificare non solo il completamento delle attività, ma anche il rispetto delle tempistiche e della sequenza corretta.
Monitoraggio e Tracciamento Ronde di Vigilanza Antincendio
Grazie all’integrazione con i tag NFC posizionati lungo i percorsi prestabiliti, WAppYgo airWAY permette di monitorare con precisione l’efficienza operativa del personale di sicurezza. Ogni operatore, utilizzando lo smartphone rugged con l’applicazione WAppYgo installata, deve scansionare manualmente i tag NFC presenti nei vari checkpoint. Questa azione invia i dati di avvenuto passaggio alla piattaforma centrale, certificando in modo puntuale l’esecuzione delle attività e registrando il tempo di completamento di ciascun punto di controllo.
Conformità ai Percorsi Prestabiliti
WAppYgo airWAY garantisce che gli operatori di sicurezza seguano i percorsi di sorveglianza definiti dai protocolli operativi. Il sistema non si limita a tracciare i passaggi, ma verifica anche la corretta sequenza dei checkpoint, assicurandosi che ogni operatore rispetti il percorso assegnato. In questo modo, è possibile monitorare non solo se un percorso è stato completato, ma anche come è stato eseguito.
Monitoraggio e Tracciamento delle Attività di Pulizia
WAppYgo airWAY, oltre al monitoraggio delle attività di sicurezza, offre un sistema completo per gestire e controllare le operazioni di pulizia all’interno degli aeroporti. La pulizia regolare e accurata delle aree comuni e di servizio è essenziale per garantire un ambiente sicuro e confortevole per i passeggeri, rispettando al contempo i severi standard sanitari aeroportuali. L’app WAppYgo consente agli addetti di leggere i tag NFC dislocati lungo i percorsi di pulizia, assicurando che ogni area sia pulita secondo i protocolli stabiliti.
Conformità agli Standard di Pulizia
WAppYgo garantisce che le attività di pulizia siano eseguite in conformità con i percorsi e i protocolli definiti dagli standard aeroportuali. Il sistema consente di monitorare che gli operatori seguano i percorsi prestabiliti e completino tutte le attività programmate, assicurando che ogni area — dalle zone ad alta frequentazione ai servizi igienici — venga regolarmente pulita e sanificata. Oltre al monitoraggio dei passaggi, WAppYgo offre la possibilità di caricare documentazione fotografica direttamente tramite l’applicazione. Gli operatori possono scattare foto dello stato degli ambienti prima e dopo l’attività di pulizia, caricando le immagini sulla piattaforma per una verifica visiva delle condizioni in cui si trovavano le aree prima dell’intervento e del risultato finale. Questo strumento aggiuntivo consente ai responsabili di avere un riscontro immediato e documentato sull’effettiva qualità del servizio svolto, migliorando la trasparenza e la tracciabilità delle operazioni.
Uomo a Terra con Smartphone: Allarmi Automatici
WAppYgo airWAY integra una funzione avanzata di uomo-a-terra, progettata per garantire la massima protezione del personale operativo attraverso l’uso di smartphone rugged. Questi dispositivi, resistenti agli urti e alle condizioni estreme, sono dotati di sensori intelligenti che permettono di rilevare automaticamente situazioni di emergenza e attivare tempestivamente allarmi specifici. La soluzione prevede tre tipi di allarmi automatici per monitorare la sicurezza del personale e garantire un intervento immediato in caso di necessità.
Localizzazione indoor
Per assicurare un intervento tempestivo, WAppYgo airWAY include una tecnologia di localizzazione indoor. Grazie alla rete di dispositivi BLE e agli Access Point Wi-Fi censiti nella piattaforma Way4web, il sistema può identificare la posizione dell’operatore rilevando il segnale più forte, anche in aree chiuse dove il segnale GPS potrebbe essere debole o assente. Questa configurazione consente ai soccorritori di localizzare rapidamente l’operatore in difficoltà, garantendo un intervento preciso e tempestivo.
27 Novembre 2024Manovra di bilancio 2025 - Aggiornamento normativa fringe benefit
A TUTTE LE ASSOCIATE
Manovra di bilancio 2025 – Aggiornamento normativa fringe benefit
Come trattato nel corso del GDL Normativa Tributaria del 14 c.m. il DDL sulla Legge di Bilancio per il 2025 interviene all’art. 7 sulla normativa del fringe benefit per l’uso promiscuo di auto aziendali.
In queste settimane l’Associazione in sinergia con UTOPIA sta sollecitando l’attenzione del Governo per una differente valutazione della norma, rinviandone l’applicazione ovvero stabilendo un aumento dilazionato, evitando quindi pesanti ricadute ambientali, sul mercato automotive e sullo stesso Erario.
Le modifiche alla disciplina, attualmente in discussione presso la V Commissione Bilancio della Camera dei Deputati, rischiano infatti di frenare le immatricolazioni delle auto aziendali, volano principale per il rinnovo del parco auto nazionale e la riduzione delle emissioni complessive.
ANIASA ha evidenziato che l’aumento tributario e contributivo non potrà non incidere nelle decisioni delle aziende clienti, con richiesta di proroga dei contratti in essere e conseguente riduzione delle entrate per lo Stato.
E’ infatti preventivabile, dalle indicazioni pervenute, una riduzione di almeno il 20% delle immatricolazioni di vetture uso NLT (circa 60.000 unità) ed il 10% degli acquisti da parte di società (circa 20.000 unità). Tale riduzione comporterebbe minori entrate per l’Erario e gli Enti Locali pari a circa 125 milioni di euro nel 2025, importo complessivo ben superiore alle entrate stimate dalla Ragioneria Generale.
Inoltre, pur apprezzando la minor tassazione per le vetture ad alimentazione elettrica e plug-in (circa il 12% dell’immatricolato), ANIASA ha rilevato che la proposta del Governo aumenta il carico fiscale per oltre 1 milione di contribuenti (pari al 75% delle auto aziendali c.d. endotermiche).
Infine è fondamentale prevedere una normativa transitoria che, tra l’altro, tuteli le immatricolazioni di vetture effettuate nel 2025 in base ad ordini contrattualizzati nel 2024.
Nello sviluppo dei lavori parlamentari tutti gli emendamenti presentati in materia sono stati respinti o dichiarati inammissibili, a conferma della notevole rigidità del MEF sulle risultanze delle varie voci di bilancio.
ANIASA tuttavia sta valutando ulteriori attività istituzionali, su cui facciamo riserva di successive comunicazioni.
26 Novembre 2024Osservatorio furti mezzi di Targa Telematics: Anche i “professionisti del furto” vanno in vacanza
I furti di autovetture hanno un andamento stagionale e calano in modo considerevole durante le pause estive e quelle natalizie. Le regioni più colpite sono la Campania e la Puglia, seguite da Lazio, Lombardia e Sicilia.
Questo è quanto emerge dall’annuale Osservatorio Furti Mezzi di Targa Telematics, uno dei principali player globali nel campo dell’IoT e dello sviluppo di soluzioni e piattaforme digitali per la mobilità connessa, che analizza una base dati di 2 milioni di autovetture e la gestione di oltre 10 mila casi di furto ogni anno.
Nello specifico, infatti, il report evidenzia che l’attività dei “professionisti del furto” cala in media del 40% in agosto e nel periodo natalizio, per concentrarsi maggiormente nei mesi che precedono questi due importanti appuntamenti annuali.
Inoltre, nel periodo estivo si assiste a un incremento del 10% del tasso di recupero dei veicoli rubati, segno che si tratta di azioni malevole caratterizzate da un approccio meno sofisticato e più artigianale.
Durante la pausa natalizia, invece, aumenta la percentuale dei furgoni rubati, con il chiaro obiettivo di sottrare il carico in modo mirato.
La regione più colpita dai furti di autovetture è la Campania con circa il 40% del totale, seguita dalla Puglia di poco sotto il 20%, e dal Lazio al 13%. Chiudono la classifica delle top 5, regioni come la Lombardia all’8% e la Sicilia al 6%.
“I furti rappresentano una significativa minaccia per le aziende e i gestori delle flotte, che hanno nei veicoli gli asset fondamentali del loro business”, ha commentato Gianluigi Seta - Security Control Rooms Manager (SVR). “Noi mettiamo a disposizione delle aziende e dei player della mobilità un servizio completo di protezione degli asset con un approccio di contrasto ai furti proattivo: non interveniamo solo in fase di risposta, bensì lavoriamo alla prevenzione del fenomeno in sinergia con i nostri clienti. Abbiamo realizzato pattern comportamentali in costante aggiornamento, grazie allo sviluppo di algoritmi di Intelligenza Artificiale e Machine Learning, che ci permettono di costruire numerosi modelli di rischio. Questi modelli descrivono sia il comportamento e le abitudini di ogni singolo veicolo sia gli schemi seguiti dai ladri per perpetrare truffe o furti. Grazie all’incrocio tra questi dati, l’esperienza delle centrali operative e la rete di installatori sul campo, riusciamo a intervenire in maniera preventiva ed evitare azioni malevoli”.
Grazie a questo approccio proattivo e tempestivo, non solo è possibile prevenire i furti, ma si riescono anche a limitare significativamente i danni ai veicoli, evitando il rischio di cannibalizzazione, come spesso accade dopo un furto. Questo si traduce in un notevole risparmio per i clienti sui costi di ripristino e garantisce una maggiore continuità operativa per le loro flotte.
26 Novembre 2024ANIASA, dalla proprietà all’uso
Il Sole 24 Ore
25 Novembre 2024In stallo il mercato dell’auto in Europa Occidentale
In ottobre immatricolazioni +0,1%, in moderato recupero l’elettrico
In ottobre sono state immatricolate nell’Europa Occidentale (UE+EFTA+UK) 1.041.672 autovetture con un incremento minimo (+0,1%) su 1.040.532 immatricolazioni dell’ottobre 2023, ma con un calo ancora consistente (-14,3%) rispetto allo stesso periodo del 2019, cioè rispetto allo stesso periodo ante-crisi.
Nel gennaio-ottobre 2024 le immatricolazioni sono state invece 10.821.299 con un lieve incremento (+0,9%) rispetto allo stesso periodo del 2023, ma con un calo del 18,8% rispetto sul gennaio-ottobre del 2019.
Il mercato dell’auto dell’Europa Occidentale è dunque ancora decisamente lontano dai livelli ante-crisi. Il 2024 mostra un andamento sostanzialmente altalenante che appare dovuto anche ad un tentativo di ripresa della quota delle auto elettriche, che era in ridimensionamento per effetto della fine degli incentivi nel principale mercato dell’area, cioè in Germania, e per altri motivi di minore rilievo.
D’altra parte, sempre negli ultimi mesi, si sta manifestando un forte interesse per le auto ibride plug-in (PHEV) che proprio in ottobre hanno fatto registrare in Germania un incremento delle immatricolazioni del 18,2% su ottobre 2023 e una quota dell’8,3%.
“Un numero maggiore di ibridi plug-in di nuova immatricolazione può dare – afferma André Schmidt, presidente di VDIK (associazione tedesca dei produttori internazionali di automobili) – un notevole contributo alla riduzione delle emissioni di CO2 rispetto ai motori a combustione tradizionale perché gli utenti di modelli ibridi plug-in possono già percorrere distanze importanti in modalità esclusivamente elettrica”.
L’ibrido plug-in, afferma Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor, può anche consentire risparmi importanti sui consumi e superare il timore degli utilizzatori di auto elettriche di rimanere senza energia per l’insufficiente disponibilità di punti di rifornimento. E ciò in quanto l’ibrido plug-in funziona con un motore tradizionale a benzina o diesel e con un motore elettrico alimentato con l’energia recuperata in decelerazione e con l’energia elettrica immessa dall’esterno con la spina. L’ibrido plug-in, conclude Gian Primo Quagliano, al momento non può essere considerato un sostituto dell’auto elettrica, ma può essere di grande aiuto per la transizione energetica.
Fonte: Centro Studi Promotor
22 Novembre 2024Un futuro hi-tech dal volto umano
21 Novembre 2024Noleggio tendenze al ribasso
21 Novembre 2024Sicurezza sulla strada e coaching ai conducenti: i 7 consigli più efficaci secondo Geotab
Dalla salute mentale alle tecniche di parcheggio, fino al riconoscimento delle distrazioni alla guida e alla fiducia nei confronti della telematica: gli aspetti da portare all’attenzione dei driver sono molteplici
Nel 2023 in Italia si sono verificati 166.525 incidenti stradali, in leggero aumento rispetto all’anno precedente (+0,4%), mentre la guida troppo veloce è risultato il comportamento più sanzionato dopo la sosta vietata (rappresentando il 37% del totale delle violazioni del codice della strada)[1]. Questi dati confermano l’importanza della guida sicura, che possa tutelare conducenti, passeggeri e tutti gli utenti della strada.
Monitorare in tempo reale i comportamenti rischiosi, come l’eccesso di velocità, le frenate o le sterzate brusche, è fondamentale per fornire un feedback sulle abitudini di guida e favorire così un approccio proattivo alla sicurezza. Accanto all’implementazione di soluzioni tecnologicamente innovative, tuttavia, è altrettanto importante educare gli stessi conducenti, aiutandoli a mettere in pratica condotte di guida più sicure.
Geotab – leader globale nelle soluzioni per il trasporto connesso, ha quindi identificato 7 best practice che le aziende dovrebbero promuovere per supportare i driver e rendere le flotte più sicure.
“Oggi, il coaching per i conducenti rientra tra le priorità dei fleet manager che, insieme all’efficienza operativa, devono saper guardare anche alla prevenzione dei rischi. Per questo è importante impostare veri e propri processi formativi volti a migliorare le competenze degli autisti, aiutandoli a sviluppare una maggiore consapevolezza”, commenta Franco Viganò, Director, Strategic Channel & Italy Country Manager di Geotab. “Le soluzioni di telematica possono offrire utili strumenti per identificare tempestivamente i comportamenti potenzialmente dannosi. Inoltre, è importante saper incentivare i conducenti stessi e far comprendere loro il grande valore che apportano in azienda e nella società, ad esempio tramite schede di valutazione e programmi di gamification che facciano leva sulle loro motivazioni profonde”.
1. Prendersi cura della salute mentale
Turni lunghi, sonno irregolare, isolamento e pressione per rispettare le scadenze sono solo alcune delle sfide che gli autisti delle flotte commerciali devono affrontare quotidianamente.
Saperle riconoscere è importante, da parte sia dei singoli conducenti, sia delle aziende. Queste possono supportarli mettendo a disposizione risorse dedicate e organizzando programmi specifici tramite cui guidarli nella gestione dello stress.
2. Ispezionare regolarmente i veicoli
Organizzare controlli sui veicoli, soprattutto nel caso dei mezzi pesanti, all’inizio e alla fine della giornata lavorativa è un aspetto importante della routine dei conducenti, che in questo modo possono contribuire a controllare le condizioni di manutenzione della flotta, rispettando le normative e favorendo la sicurezza.
3. Parcheggiare in retromarcia
I rischi alla guida non finiscono quando si ferma il veicolo: i parcheggi, infatti, sono tipicamente tra i luoghi più insidiosi per chi si trova al volante.
Per ridurre il rischio di incidenti, oltre a invitare a rallentare e a prestare sempre attenzione alla segnaletica, è utile promuovere la tecnica di parcheggio in retromarcia, così da favorire la visibilità in fase di uscita dagli stalli.
4. Evitare le distrazioni alla guida
Con l’aumento della tecnologia ADAS a bordo, è fondamentale educare i conducenti sui pericoli delle diverse distrazioni al volante, manuali, visive, uditive e cognitive. Oltre all’utilizzo dello smartphone, altre distrazioni potenzialmente pericolose possono essere ad esempio mangiare, bere, fumare, raccogliere oggetti da terra, guardare il navigatore, parlare al telefono o utilizzare i pulsanti di comando della radio.
Le aziende, dal canto loro, possono introdurre regole e policy specifiche volte a prevenire questo tipo di disattenzioni.
5. Adeguare la guida in caso di condizioni meteorologiche avverse
Sia in inverno sia in estate, condizioni climatiche difficili possono minare la sicurezza stradale.
Educare i conducenti a tenere sotto controllo lo stato dei veicoli e ad adattarsi a specifiche situazioni esterne quali cambiamenti della temperatura e visibilità, limitando gli stili di guida aggressivi, può fare la differenza in termini di approccio consapevole e sicuro alla strada.
6. Implementare le dash cam
Nell’ambito delle strategie di telematica, introdurre le telecamere di bordo è utile da un lato per ridurre i comportamenti di guida rischiosi, dall’altro per tutelare le aziende stesse in caso di collisione.
Innovazioni basate sull’AI, unite alla vista a 360° e al monitoraggio continuo dei veicoli in movimento, dentro e fuori l’abitacolo, rappresentano avanzamenti che vanno attentamente illustrati anche ai conducenti, in modo che possano affidarsi alla tecnologia e sfruttarla al meglio durante la guida, nel rispetto della privacy.
7. Sfatare i miti sulla tecnologia
Infine, se i vantaggi della tecnologia sono chiari per i fleet manager, i conducenti possono talvolta nutrire dubbi sulla loro efficacia. In particolare, possono emergere preoccupazioni relative alla i protezione dei dati personali, al livello prestazionale dei veicoli e al dover dedicare troppo tempo alla gestione dei dispositivi di supporto. In fase di implementazione, è quindi utile organizzare sessioni informative durante le quali illustrare come la telematica possa contribuire non solo a ottimizzare la gestione delle rotte e dei veicoli, ma anche a migliorare la sicurezza sulla strada.
21 Novembre 2024ANIASA 21 novembre 2024
21 Novembre 2024Auto cinesi e fiscalità
Adn Kronos e i portali #FORUMAutoMotive e Padova News
16 Novembre 2024Incidenti stradali primo semestre 2024: stime
Incidenti: 80.057 (+0,9% rispetto primo semestre 2023)
Morti: 1.429 (+4%) - feriti: 107.643 (+0,5%)
Media giornaliera: 440 incidenti, 7,9 morti, 591 feriti
Rispetto primo semestre 2019
(anno di riferimento decennio 2021-2030 per sicurezza stradale)
Incidenti = -4,3%; morti = -6,8%; feriti = -8,0%
Rispetto primo semestre 2023
Meno vittime soprattutto su autostrade (-13,9%)
Strade extraurbane (+1,0%), strade urbane (+7,9%)
Le stime ACI-ISTAT relative ai primi sei mesi del 2024 evidenziano - rispetto allo stesso periodo del 2023 - un leggero aumento (+0,9%) del numero degli incidenti stradali con lesioni a persone (80.057, contro i 79.317 del primo semestre 2023) e dei feriti (+0,5%: 107.643 rispetto a 107.060), e un aumento più significativo (+4,0%) delle vittime entro il trentesimo giorno: 1.429, rispetto alle 1.374 del primo semestre 2023.
In media, nei primi sei mesi del 2023, ogni giorno si sono verificati 440 incidenti, con 7,9 morti e 591 feriti.
Nel confronto con i primi sei mesi del 2019 - anno di riferimento per l’obiettivo 2030, fissato dalla Commissione Europea con il programma “Road safety policy framework 2021-2030” (riduzione del 50% del numero di vittime e feriti gravi entro il 2030) – incidenti (-4,3%), morti (-6,8%) e feriti (-8,0%) risultano in calo, anche se l’aumento dei morti registrato nei primi sei mesi del 2024, allontana, l’Italia dagli obiettivi fissati in sede europea.
Nel confronto con il primo semestre 2023, le vittime diminuiscono sulle autostrade (-13,9%) ma aumentano su strade urbane (+7,9%) ed extraurbane (+1,0%). Rispetto ai primi sei mesi del 2019, invece, le vittime registrano una diminuzione significativa sulle autostrade (-31,9%) e più contenuta sulle strade extraurbane (-4,2%). Sulle strade urbane, invece, si stima un aumento pari all’1,1%.
Per quanto riguarda le percorrenze autostradali, il dato cumulato dei primi quattro mesi del 2024, registra una crescita del 3,1% di veicoli/km percorsi sulla rete, rispetto allo stesso periodo temporale dello scorso anno. Questo risultato è riconducibile soprattutto all’incremento delle percorrenze dei veicoli pesanti, la cui crescita rispetto al 2023 è stata del 4%, anche i volumi per i veicoli leggeri hanno fatto registrare, ad ogni modo, un aumento del 2,7%.
Per quanto riguarda il traffico sulla rete extraurbana principale si registrano, per i veicoli leggeri e pesanti, valori in lieve aumento nel primo semestre 2024 (+1,4%). Mediamente il traffico risulta aumentato di circa l’1% per i veicoli leggeri e dell’1,9% per i pesanti.
15 Novembre 2024Auto: sempre più italiani scelgono il Noleggio a Lungo Termine
14 Novembre 2024ANIASA 14 novembre 2024
14 Novembre 2024Hertz performance positiva in alta stagione
Molto positiva per Hertz in Italia la stagione aprile - settembre. Apprezzamento per la flotta Premium e i nuovi servizi che rendono il viaggio degli Ospiti sempre più confortevole come Platepass.
Hertz, leader nel settore dell’autonoleggio, analizza i risultati dell’alta stagione (aprile – settembre 2024) da cui emerge una crescita dei noleggi leisure con performance decisamente positiva delle vetture Premium, che hanno registrato un incremento di oltre il 40% con apprezzamento soprattutto da parte della clientela straniera (dovuto anche a maggiore disponibilità di modelli.
“Siamo molto soddisfatti dei risultati della stagione appena conclusa. Nel 2024 Hertz in Italia ha concentrato l’attenzione sulle vetture alto di gamma, una tipologia molto richiesta dalla clientela straniera che rappresenta da sempre il core del nostro business soprattutto nell’alta stagione. I numeri del turismo in Italia quest’anno hanno favorito la nostra strategia e i risultati sono stati lusinghieri grazie all’elevata presenza di stranieri da oltre oceano. Lo sviluppo tecnologico che da sempre caratterizza Hertz ci permette di adottare soluzioni sempre nuove che, abbinate al servizio premium che ci contraddistingue, ci consente di offrire ai nostri Ospiti un’esperienza di noleggio semplice e piacevole. Ora siamo pronti per la stagione invernale”, queste le parole di Massimo Scantamburlo, neo AD di Hertz Italia.
PREMIUM E SELEZIONE ITALIA: GARANZIA DI MODELLO
Per l’anno 2024 Hertz ha puntato con decisione sulle vetture Premium eha arricchito la flotta con nuovi modelli BMW ampliando la scelta da offrire ai propri Ospiti con un’ampia disponibilità anche di modelli Audi e Mercedes-Benz.
Insieme a Selezione Italia, che continua a catturare l’attenzione e a riscuotere successo tra gli Ospiti Hertz che apprezzano lo stile e il carattere dei brand italiani come Maserati, Abarth e Alfa Romeo, il gruppo delle vetture alto di gamma è apprezzato non solo per l’eleganza e il piacere di guida che offre ma anche dall’esclusività del servizio. Gli Ospiti che scelgono questa tipologia di auto hanno la garanzia del modello che guideranno fin dalla prenotazione.
Durante la stagione appena conclusa i modelli Premium più noleggiati sono stati quelli della gamma SUV di Audi (Q5, Q7, Q8), Mercedes-Benz GLC GLE oltre ad Alfa Romeo Stelvio e Tonale.
LE LOCATION PIÙ TRAFFICATE
La crescita è stata incisiva negli aeroporti grazie soprattutto all’aumento significativo dell’Inbound di clienti dal lungo raggio (principalmente dal Nord America) e dai principali paesi d’Europa.
Anche le stazioni dell’Alta Velocità hanno registrato un incremento deciso e questo ha rappresentato per Hertz un’opportunità di promuovere il servizio Hertz 24/7 che a partire da giugno è disponibile oltre che per i veicoli commerciali, anche per le auto nelle stazioni delle principali città. Questo servizio grazie al noleggio digitale e self service, senza la necessità di personale, favorisce tutti quei viaggiatori che arrivano in orari notturni o prediligono la rapidità soprattutto nei periodi in cui il traffico al desk può rivelarsi più intenso.
Questo nuovo servizio rafforza il ruolo di Hertz come partner di mobilità anche per il turismo regionale. Molti più Ospiti utilizzano treni ed aerei per gli spostamenti interni, con un noleggio utilizzato dal turismo di prossimità che quest’anno ha visto Sardegna, Puglia e Sicilia tra le principali destinazioni, con buone performance anche di Lazio e Toscana.
L’ELETTRIZZANTE E-XPERIENCE HERTZ
Di grande soddisfazione la performance dell’E-Xperience, anche la flotta EV è stata apprezzata particolarmente dagli stranieri sia Europei che non.
Hertz ha confermato il suo DNA di leader e pioniere. Ad oggi Hertz è l’unico player di autonoleggio ad offrire una gamma completa di auto full electric su tutto il territorio nazionale per noleggi anche giornalieri.
L’interesse per le auto 100% elettriche è favorito anche dall’accesso semplificato al network di ricarica e all’opzione CPO - Charge Purchase Option. Hertz infatti, al momento del ritiro dell’auto fornisce un token (key-fob) che abilita l’accesso al 98% dei punti di ricarica pubblici distribuiti sul territorio nazionale, senza la necessità di registrazioni o carte di pagamento. Il consumo elettrico verrà comodamente addebitato al cliente su fattura separata dal costo del noleggio, per garantire la massima trasparenza. Il CPO - Charge Purchase Option è tra i servizi più richiesti da chi sceglie L’E-Xperience, un servizio di ricarica prepagata disponibile per coloro che non avessero il tempo di effettuare la ricarica alla riconsegna del veicolo (è richiesto un livello non inferiore al 80% di carica della batteria).
PLATEPASS – PAGAMENTO DIGITALE DEL PEDAGGIO
Grande apprezzamento è stato rivolto da parte degli Ospiti anche per i nuovi servizi che rendono ancora più confortevole il viaggio con Hertz come PlatePass, il nuovo servizio consente il pagamento digitale dei pedaggi in modo più sicuro, veloce e facile. L’Italia ha uno dei sistemi autostradali con pedaggio più vasto d’Europa ed è una delle principali destinazioni turistiche del mondo, con un traffico elevato, soprattutto, durante l’alta stagione. Grazie all’attivazione di PlatePass, gli Ospiti Hertz possono utilizzare le “corsie dedicate” dove i pedaggi vengono addebitati elettronicamente senza la necessità di fermarsi o di attendere in lunghe file, consentendo un’esperienza senza barriere più agevole ed ecologica.
La sua praticità è stata particolarmente apprezzata dai clienti stranieri soprattutto da chi usa valute diverse dall’euro. Il costo giornaliero di questo pratico servizio è pari a 15€ con un noleggio minimo di due giorni, e consente la copertura nazionale per un numero illimitato di pedaggi.
Dalla scorsa estate è stato riattivato il wi-fi di bordo, molto richiesto per non utilizzare per la navigazione i giga del proprio dispositivo mobile.
12 Novembre 2024Targa Telematics introduce l’analisi sull’ utilizzo ottimale dei mezzi per il corporate car sharing: maggiore efficienza e riduzione dei costi
L’analisi dei livelli di saturazione della flotta consente ai fleet e mobility manager di ottimizzare il numero di veicoli utilizzati, in base alle reali esigenze di trasporto aziendali.
Targa Telematics – uno dei principali player globali nel campo dell’IoT e dello sviluppo di soluzioni e piattaforme digitali per la mobilità connessa – ha ampliato l’offerta di smart mobility introducendo una nuova funzionalità: l’analisi sull’utilizzo ottimale dei mezzi, chiamata anche analisi di saturazione, che arricchisce la proposta del corporate car sharing.
In un contesto in cui la capacità di estrarre valore dai dati raccolti è sempre più determinante, l’analisi di saturazione applicata al corporate car sharing fornisce informazioni fondamentali per ottimizzare gli investimenti, ridurre i costi e massimizzare il livello di servizio. Adottando un approccio data-driven, le decisioni prese si basano su informazioni oggettive e necessità reali.
Grazie ai dati raccolti dai singoli veicoli, l’analisi di saturazione permette di ottimizzare l’allocazione dei mezzi in sharing in base all’utilizzo effettivo, migliorando l’efficienza operativa e riducendo i costi, contribuendo così ad evitare sprechi. Inoltre, l’analisi dei tempi di utilizzo e delle tipologie di richieste permette di assegnare, nelle diverse sedi aziendali, i mezzi di trasporto effettivamente necessari in modo da soddisfare le necessità degli utenti interni.
“I bisogni dei nostri clienti sono sempre al centro dello sviluppo di nuovi servizi e l’analisi della saturazione non fa eccezione perché è stato progettato partendo dalle necessità reali dei nostri clienti. In questo modo i nostri clienti possono prendere decisioni data-driven, basate su dati oggettivi e sulle reali necessità operative,” ha commentato Roberto Bordin, Product Manager di Targa Telematics.
Analizzando alcuni casi reali Targa Telematics ha calcolato che, su una flotta di corporate car sharing di grandi dimensioni (oltre 1.000 veicoli), l’adozione della nuova funzionalità consente di ridurre del 16% il numero di veicoli necessari, con un risparmio annuo di circa 600 mila euro sui costi di noleggio. In un altro caso, relativo a una flotta di medie dimensioni (circa 300 mezzi), è stato possibile ridurre il parco mezzi del 22%, ottenendo un risparmio di circa 250 mila euro.
Il servizio è fruibile da fleet e mobility manager attraverso una dashboard che raccoglie i dati e mostra in maniera dinamica dove e come intervenire per ottenere la massima efficienza della flotta nel tempo.
12 Novembre 2024Centomila automobilisti hanno scelto di noleggiare la vettura a lungo termine
08 Novembre 2024Intervista al Presidente Viano a #FORUMAutoMotive
#FORUMAutoMotive
07 Novembre 2024ACI “auto trend” ottobre 2024
Usato totale veicoli +8,4% (media giornaliera +3,7%)
Ogni 100 auto nuove, vendute 222 auto usate
Auto in crescita: +11,1% (media giornaliera +6,3%)
Moto in calo: – 7,3% (media giornaliera -11,4%)
Alimentazioni: ibride/benzina 8% (+66.6%) - elettriche 0,9% (+44,3%)
Radiazioni totale veicoli +31,8%
(media giornaliera +26,1%)
Gli eco-bonus fanno volare le radiazioni auto: +35,8%
Tasso sostituzione auto: 0,85
(ogni 100 auto nuove, ne sono state radiate 85)
Auto in forte crescita: +35,8% (media giornaliera +29,9%)
Moto in aumento: +3,8% (media giornaliera -0,7%)
Cresce l’usato auto (+11,1), volano le radiazioni (+35,8), ibride/benzina le preferite dei consumatori (40,6% di quota mercato), elettriche al 3,8%, crollano le prime iscrizioni delle auto a metano (-95%), in calo GPL (-11,5%) e diesel (-11,2%), nessuna nuova iscrizione per le benzina/metano. Sono questi alcuni dei dati più significativi dell’ultimo bollettino mensile “Auto-Trend”, l’analisi statistica realizzata dall’Automobile Club d’Italia sui dati del PRA, consultabile sul sito www.aci.it
Passaggi di proprietà
Passaggi proprietà totali: +8,4% (media giornaliera +3,7%)
Cresce il mercato dell’usato. I passaggi di proprietà dei veicoli nel complesso - al netto delle minivolture (i trasferimenti temporanei a nome del concessionario in attesa della rivendita al cliente finale), infatti, hanno fatto registrare un incremento dell’8,4% rispetto ad ottobre 2023. Tale percentuale scende ad un +3,7% a parità di giornate lavorative, visto che, quest’anno, ottobre ha avuto una giornata lavorativa in più rispetto allo stesso mese del 2023.
In valori assoluti, nello scorso mese di ottobre, i passaggi di proprietà - depurati dall’effetto distorsivo delle minivolture - sono stati 310.921 per le sole auto e 410.576 per tutti i veicoli (nel mese di ottobre 2023 erano stati, rispettivamente, 279.906 e 378.861).
Ogni 100 auto nuove, ne sono state vendute 222 usate; 195 nei primi nove mesi del 2024. Da gennaio a ottobre 2024, sono stati rilevati aumenti dell’8,8% per le autovetture, del 2,1% per i motocicli e del 7,4% per l’insieme dei veicoli.
Passaggi proprietà auto: +11,1% (media giornaliera: +6,3%)
A ottobre 2024, i passaggi di proprietà delle auto - depurati dalle minivolture - hanno fatto registrare una variazione positiva dell’11,1%, rispetto ad ottobre 2023. Percentuale che - se si considera la media giornaliera - scende a un +6,3%.
Crescono anche i trasferimenti di auto al lordo delle minivolture: +9,6% (variazione giornaliera: +4,9%), con 543.265 formalità contro le 495.590 di ottobre 2023. Risultato positivo anche per le minivolture, +7,7% (media giornaliera: +3%) e 232.344 minipassaggi in confronto ai 215.684 dell’ottobre 2023.
Passaggi proprietà moto: -7,3% (media giornaliera -11,4%)
In calo, invece, i trasferimenti delle moto, al netto delle minivolture, con una variazione negativa del 7,3% (variazione giornaliera: -11,4%): 51.326 pratiche contro le 55.396 dell’ottobre 2023.
Radiazioni
Radiazioni totali: +31,8% (media giornaliera +26,1%)
Forte rialzo - +31,8% - delle radiazioni sul totale dei veicoli: 143.112 rispetto alle 108.550 dell’ottobre 2023. Considerando la giornata lavorativa in più, tale variazione scende al +26,1%. Lieve contrazione (-0,7%) per i motocicli. Nei primi nove mesi del 2024, le crescite sono state del 27,4% per le auto, del 6,7% per i motocicli e del 25% per il totale dei veicoli.
Radiazioni auto: +35,8% (media giornaliera +26,1%) - tasso di sostituzione: 0,85
In forte crescita le radiazioni di auto: +35,8% rispetto all’ottobre dell’anno precedente - 119.461 pratiche contro 87.952 - risultato evidentemente determinato dal proseguimento delle demolizioni correlate all’acquisto di auto nuove incentivate nei mesi precedenti, grazie agli eco-bonus. Considerando la giornata lavorativa in più, tale variazione scende al +29,9%. A ottobre, il tasso unitario di sostituzione è stato pari a 0,85 (ogni 100 auto nuove ne sono state radiate 85); nei primi nove mesi del 2024 è stato di 0,77.
Radiazioni moto: +3,8% (media giornaliera -0,7%)
Incremento più modesto (+3,8%) per le radiazioni dei motocicli: 11.042 motocicli radiati contro i 10.634 di ottobre 2023. Considerando la giornata lavorativa in più, tale variazione diventa una flessione dello 0,7%.
Alimentazioni: ibrido/benzina 8% (+66.6%), elettriche 0,9% (+44,3%)
Nell’usato prevalgono ancora le alimentazioni tradizionali (diesel e benzina); la quota dell’ibrido a benzina si pone all’8%, con una crescita pari a +66,6%. Le auto elettriche sono ancora allo 0,9% di quota ad ottobre (aumento pari al 44,3%).
Nei minipassaggi primeggiano tuttora le auto diesel (45,9% di quota ad ottobre 2024, comunque in calo rispetto ad ottobre 2023, quando era il 48,7%). L’incidenza delle ibride a benzina per le minivolture si colloca al 12,3% ad ottobre (+58% l’incremento), quota che continua a superare quella delle auto a gpl, ferme al 6,7%. In evidenza risulta anche l’aumento delle minivolture di auto ibride a gasolio, che hanno ottenuto un rialzo del 67,2%, con una percentuale sul totale ancora pari al 2,2%. Le minivolture delle auto elettriche hanno archiviato una quota dell’1,3% ed una forte crescita, +53,4%.
Fonte: ACI
07 Novembre 2024ANIASA 7 novembre 2024
07 Novembre 2024A ottobre il business travel in Italia è stabile a quota 101
L’indice del mese conferma un andamento positivo con incremento delle transazioni
Il Gruppo Uvet - polo italiano del turismo, leader nella fornitura di servizi e soluzioni innovative per viaggi leisure, mobility management ed eventi – comunica i dati relativi al mese di ottobre 2024 del Business Travel Trend, indice mensile sui dati del Business Travel in Italia realizzato con il Centro Studi Promotor (CSP) attraverso un campione rappresentativo delle più importanti aziende che operano nei più svariati settori dell’economia italiana.
Si mantiene a quota 101 il valore globale dei viaggi d’affari con un valore progressivo sull’intero anno a quota 97. Le transazioni con un valore di 84 mostrano un leggero incremento (+1) rispetto al mese di settembre a conferma di una spesa media in ulteriore flessione.
Il comparto Hotel migliora di 3 punti in valore e di ben 6 punti nel numero di prenotazioni portandosi a quota 102 per transazioni. Stabile l’andamento dei Voli con un Travel Value a 90 e indice transazioni a quota 84. Il Car Rental di ottobre mostra un indice in ulteriore incremento toccando il valore di 152, superiore di 8 punti rispetto al mese precedente. In flessione il comparto Rail che diminuisce il proprio valore di 5 punti conseguente un drastico calo nel numero di biglietti (103 vs 122) rispetto al mese di settembre. L’indice di spesa media scende di un punto (120) mantenendo il valore progressivo di ottobre a 125. Nel comparto voli le trasferte domestiche (101) e le tratte europee (105) sono incrementate a fronte di una sensibile riduzione dei voli intercontinentali che scendono a 99 dal valore di 105 registrato a settembre.
L’indice BTT di Uvet Global Business Travel si rapporta alla corrispondente estrazione dati del 2019 considerando quest’ultima sempre a base 100. L’attribuzione 100 ai dati 2019 rappresenta un punto di partenza convenzionale, una sorta di unità di misura che il BTT adotta per esprimere gli andamenti mensili attuali e per il prossimo futuro.
L’indicazione periodica di questo indice, nel tempo, si prefissa di delineare un trend strettamente correlato all’andamento dell’economia. Il BTT è quindi l’espressione di sintesi di un comportamento rispetto ad una scala che per convenzione è stata costruita sui dati del periodo pre pandemia ed all’interno di un cluster omogeneo e altamente rappresentativo.
Business Travel Trend anno 2020 - 2021- 2022 - 2023
Il BTT degli ultimi quattro anni mostra chiaramente la dimensione dell’impatto dovuto alla crisi pandemica. Le transazioni nel 2020 e 2021 hanno generato un indice di 31 e 33 mentre quelle del 2022 e 2023 segnano la ripresa dei viaggi d’affari con indici pari a 62 e 73. I prezzi medi sono quindi cresciuti costantemente, toccando il loro massimo nel 2022 (ind 127). Il 2023 mostra infatti i primi timidi segnali di riduzione della spinta inflattiva e speculativa. Lo scorso anno mostra un ulteriore crescita degli indici sia in volume che in valore.
Tutti gli indici derivano da un campione estremamente significativo ma, soprattutto, omogeneo. In sintesi fanno parte dell’analisi un mix di aziende grandi, medie e piccole che si sono costantemente avvalse dei servizi Uvet-GBT negli anni 2019-2024.
Gli indici scaturiscono dall’analisi in volume e valore, nazionale e internazionale, del trasporto aereo e ferroviario, dei pernottamenti alberghieri e noleggio autovetture.
Il campione esclude le variabili aziendali come ad esempio di crescita dovuta all’acquisizione di nuovi clienti o business. Per tale ragione il Business Travel Trend non mostra l’andamento di Uvet-GBT ma quello del Business Travel in generale.
Fonte: Centro Studi Promotor
06 Novembre 2024Tributi locali per il settore del noleggio veicoli - Articoli sulla stampa ed intervento Presidente Viano Sole 24 Ore di oggi
A TUTTE LE ASSOCIATE
Oggetto: Tributi locali per il settore del noleggio veicoli – Articoli sulla stampa ed intervento Presidente Viano Sole 24 Ore di oggi
In questi giorni sono apparsi sulla stampa specializzata articoli riguardanti la tassazione locale del settore, nello specifico sulla tassa regionale e l’IPT (in allegato).
Gli articoli, con riferimento ai diversi regimi di tassazione nei vari Enti, paventano una situazione di elusione e di abuso del diritto fiscale da parte della categoria ed indicano un rilevante contenzioso con alcune importanti Regioni e Province, citando alcune pronunce avverse al settore.
A tutela del settore, il Presidente Viano ha rilasciato un’intervista al quotidiano Sole 24 Ore pubblicata nell’edizione di oggi, rilevando l’incongruenza delle tesi riportate ed evidenziando il corretto comportamento delle aziende interessate nel pieno rispetto della normativa europea, nazionale e locale.
Sulla tematica vale ricordare che recentemente anche la Corte di Giustizia del Lazio, confermando l’orientamento oramai consolidato della CGT di Roma con numerose sentenze, ha giudicato infondate le contestazioni di abuso del diritto fiscale che la Città Metropolitana di Roma Capitale ha elevato a carico di numerose società di noleggio di veicoli senza conducente.
Per completezza si evidenzia che la stessa CGT del Lazio ha già giudicato infondate le analoghe contestazioni che la Regione Lazio ha elevato a carico delle società di noleggio relativamente alla Tassa Automobilistica Regionale.
Il Presidente Viano ha anche sottolineato l’opportunità di configurare per i veicoli immatricolati ad uso locazione un regime speciale, basato su un sistema a livello interregionale, con versamento degli importi ad unico soggetto percettore e gestore di tutti i dati e dei pagamenti e successiva redistribuzione da parte dello Stato.
Nell’allegare ad opportuna informazione gli articoli di interesse, evidenziamo che il tema sarà trattato in occasione della riunione del GDL Normativa Tributaria, fissato per il 14 c.m. (seguirà a breve ordine del giorno).
05 Novembre 2024
Mentre il Governo italiano taglia i fondi per sostenere l’auto, nuovo calo delle immatricolazioni in ottobre (-9,05%)
Nuova caduta del mercato italiano dell’auto. In ottobre sono state immatricolate 126.488 autovetture con un calo del 9,05% sullo stesso mese del 2023. Grazie alla modesta crescita accumulata nella prima parte dell’anno, il 2024 dovrebbe chiudere con un livello di immatricolazioni dell’ordine di 1.600.000 unità. Un livello che è comunque infimo se si considera che all’inizio del secolo e per l’esattezza nel 2001 in Italia vennero immatricolate 2.418.226 e su questo livello il mercato si mantenne poi fino al 2007 quando le immatricolazioni furono 2.494.115. Con il fallimento di Lehman Brothers e la crisi economica globale che ne seguì le immatricolazioni in Italia arrivarono a toccare un minimo di 1.304.842 nel 2013 per tornare a sfiorare i 2.000.000 nel 2016 e attestarsi a 1.917.106 nel 2019, cioè nell’anno che ha preceduto la pandemia. Il volume di immatricolazioni del 2024 si collocherà poi al di sotto del livello ante-crisi del -16,5%. E non conforta certo il fatto che la situazione non è molto diversa da quella degli altri paesi dell’Unione Europea da cui arrivano notizie da bollettino di guerra.
In questo quadro non stupisce che dall’inchiesta congiunturale mensile condotta dal Centro Studi Promotor a fine ottobre emergano valutazioni estremamente preoccupate dei concessionari per il futuro prossimo e meno prossimo. Secondo l’inchiesta, il 69% dei concessionari lamenta in ottobre una insoddisfacente raccolta di ordini, il 48% segnala un alto livello di giacenze di auto nuove invendute e questo dopo che le scorte di invenduto erano state estremamente basse negli anni precedenti il 2024 per effetto delle difficoltà di produzione legate alle carenze di importanti componenti. E ancora, il 65% di concessionari segnala un basso livello di visitatori nelle show room, mentre il 61% si attende vendite in calo nei prossimi tre mesi.
Naturalmente a questi dati si accompagna una situazione di forte preoccupazione per i concessionari in cui si inserisce con effetto dirompente la recente decisione del Governo italiano di cancellare quanto rimaneva (4,6 miliardi) del fondo istituito nel 2022 dal Governo Draghi per sostenere il settore dell’auto. D’altra parte, va anche segnalato che diventa sempre più critico l’atteggiamento dei concessionari nei confronti dell’auto elettrica. Sempre dalla rilevazione del CSP emerge che tra le soluzioni ecologiche nel 2020 i concessionari ponevano al primo posto l’auto elettrica. Oggi l’auto elettrica è scivolata al 7% delle indicazioni contro il 45% delle ibride (HEV), il 29% delle ibride plug-in (PHEV) e il 19% dell’idrogeno.
In questa situazione appare sempre più urgente – afferma Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor – che l’Unione Europea rompa gli indugi nel rivedere le sue posizioni sulla transizione energetica dell’auto. Essere prima della classe nel mondo su questo terreno sta già generando forti perdite al settore europeo dell’auto e all’economia dell’Unione. Proseguendo su questa strada la catastrofe è dietro l’angolo e le notizie da bollettino di guerra che giungono dall’Unione lo dimostrano.
Fonte: Centro Studi Promotor
05 Novembre 2024I noleggiatori ai sindaci: nessun abuso, serve una tassa nazionale sulle società
Il Sole 24 Ore
04 Novembre 2024ANIASA 31 ottobre 2024
31 Ottobre 2024ANIASA su Mobi-Mag
Mobi-Mag - Fleet Magazine
31 Ottobre 2024Van4you inaugura la sua 36° filiale!
VAN4YOU eroga, attraverso la sua Rete di centri di noleggio diretti e in franchising, servizi di supporto alla mobilità d’imprese e privati offrendo noleggi a breve e medio termine di veicoli commerciali leggeri e altri furgoni professionali, guidabili con patente di categoria B.
VAN4YOU è associata ad Assofranchising (Associazione Italiana del Franchising) e ad
ANIASA (Associazione Nazionale Industria dell’Autonoleggio e Servizi Automobilistici).
30 Ottobre 2024Intervista a Pietro Teofilatto su Fleetime Magazine
Fleetime
30 Ottobre 2024Targa telematics menzionata come esempio di data facilitator nel Gartner® Quick Answer: How Product Leaders Compete Under The Eu Data Act Del 2024
Targa Telematics – uno dei principali player globali nel campo dell’IoT e dello sviluppo di soluzioni e piattaforme digitali per la mobilità connessa, è stata citata nella ricerca 2024 Gartner® Quick Answer: How Product Leaders Compete Under the EU Data Act. (1) come esempio di “data facilitator company”, ovvero azienda che aiuta i produttori di veicoli a rendere i dati più facilmente disponibili a terzi.
In un contesto europeo in cui il Data Act dell’Unione renderà molto più semplice per le terze parti creare applicazioni che utilizzano i dati provenienti dai dispositivi connessi all’IoT, la ricerca di Gartner si propone di dare consigli su come le aziende possono trarre vantaggio, e dunque competere al meglio, all’interno di queste nuove norme.
Grazie all’esperienza nell’integrazione e nella standardizzazione dei dati delle auto connesse di diversi produttori di veicoli, Targa Telematics offre soluzioni di mobilità complete e conformi al quadro normativo in evoluzione. Ogni OEM stabilisce regole specifiche per l’utilizzo dei dati, che vanno dai processi di vendita ai protocolli di comunicazione: fornendo servizi di mobilità innovativi e migliorando il processo decisionale data-driven per i gestori di flotte, Targa Telematics supera queste complessità integrando tali dati nella sua piattaforma proprietaria.
Targa Telematics raccoglie i dati dalle diverse fonti, pulendoli e normalizzandoli per garantire un’integrazione coerente in un’API unificata. In questo modo permette ai fleet manager di risolvere le problematiche operative, tecniche, commerciali e legali associati all’acquisizione dei dati dagli OEM. Grazie a partnership strategiche con le principali case automobilistiche, Targa Telematics offre una suite allargata di servizi digitali a fleet operator e driver, semplificando il processo di implementazione nei veicoli.
Inoltre, nei veicoli senza sensori embedded, Targa Telematics installa dispositivi approvati dal produttore, garantendo una connettività continua della flotta e ai fleet manager una visione completa delle loro operazioni, indipendentemente dalla marca o dal modello del veicolo, favorendo un processo decisionale più intelligente e l’ottimizzazione delle operazioni. Facilitando lo scambio di dati tra i produttori di veicoli e le terze parti, Targa Telematics rafforza la sua posizione di leader globale nell’integrazione dei dati per la mobilità connessa, migliorando la sua offerta e fornendo servizi a valore aggiunto ai suoi clienti.
“Il nostro rapporto con gli OEM è sempre più incentrato sulla fornitura di servizi di mobilità connessa attraverso flussi di dati sicuri e rispettosi della privacy provenienti dai veicoli”, ha commentato Henning Wiefelspuetz, responsabile dell’integrazione commerciale OEM di Targa Telematics. ”Recentemente abbiamo firmato accordi importanti per migliorare l’integrazione globale dei dati e rafforzare il nostro impegno per la mobilità connessa. La nostra priorità è sviluppare soluzioni IoT avanzate e piattaforme digitali per uno scambio di dati senza soluzione di continuità, consentendo ai clienti di accedere a informazioni utili e semplificando l’adozione delle tecnologie telematiche”.
30 Ottobre 2024
Fiscalità auto da rivedere
Adn Kronos, Euroborsa, LAPresse, Auto Aziendali Magazine, Motori online, Intermedia Channel, Asefi Brokers, Inforicambi
25 Ottobre 2024Manovra di bilancio 2025 – Disegno di Legge - Il governo propone modifica normativa fringe benefit
Prot. n. p. 1788 Roma, 23 ottobre 2024
A TUTTE LE ASSOCIATE
Oggetto: Manovra di bilancio 2025 – Disegno di Legge - Modifica normativa fringe benefit
Il testo della manovra di bilancio 2025, bollinato dalla Ragioneria Generale, è stato depositato stamattina alla Camera dei Deputati. Si tratta di 144 articoli, che comprendono, tra l’altro, varie misure fiscali, come il taglio del cuneo e il riordino delle detrazioni.
Di particolare evidenza per il settore quanto indicato all’art. 7 sulla regolamentazione del fringe benefit per l’uso promiscuo di auto aziendali, di cui all’art. 51, comma 4, lettera a) del T.U.I.R.
Il testo elaborato dal Governo, che sarà quindi sottoposto nelle prossime settimane all’esame ed approvazione del Parlamento, rivede notevolmente la normativa. Riguardo il calcolo del fringe benefit è infatti prospettato una riduzione dei coefficienti per i veicoli ad alimentazione elettrica ed ibrida plug-in ed un aumento generalizzato per ogni altra alimentazione.
Regime in vigore
Oggi la tassazione si basa sulle emissioni di CO2 e prevede quattro fasce di emissioni con quattro diverse percentuali da applicare al costo in €/km indicato nelle tabelle Aci per il modello/versione di vettura assegnata (da moltiplicare per una percorrenza standard di 15 mila km/anno:
• 0-60 g/km: 25%
• 61-160 g/km: 30%
• 161-190 g/km: 50%
• oltre 190 km: 60%
Regime prospettato dal Governo
La modifica proposta dal Governo si basa esclusivamente sulle alimentazioni e indica le seguenti percentuali:
• auto elettriche: 10%
• auto Plug-in: 20%
• altre alimentazioni: 50%
E’ quindi evidente una tassazione minore per le vetture elettriche e plug-in (e anche ad alte emissioni di Co2, che scenderebbero dal 60 al 50%), ma maggiore per tutte le altre auto.
Secondo i dati elaborati per ANIASA da Dataforce nel corrente anno sono stati immatricolati uso noleggio rispettivamente 13.000 e 20.00 vetture ad alimentazione elettrica ed ibrida, mentre ammontano a circa 200.000 quelle con altra alimentazione.
L’Associazione, in sinergia con UTOPIA, sta valutando le più opportune attività istituzionali sul tema, su cui facciamo riserva di successive comunicazioni.
24 Ottobre 2024ANIASA 24 ottobre 2024
24 Ottobre 2024Rivedere la fiscalità sul noleggio a lungo termine
ANSA, Adn Kronos, Radiocor de Il Sole 24 Ore, Il Sole 24 Ore, Il Messaggero, Il Mattino, Leggo, Il Gazzettino, Quotidiano di Puglia, Autolink News, Fleet Magazine, Fleetime, LeaseNews, Mobilità News, Corriere Adriatico, Web Magazine, Adriaeco, Il Progresso
24 Ottobre 2024Hertz al WOBI di Milano. Il Purpose diventa + e rimane al centro.
Focus su Innovazione e Strategia.
• Hertz ancora partner del WOBI. La 21° edizione punta sul Purpose+. La Leadership è sinonimo di purpose questo il driver dell’appuntamento che si terrà a Milano il 13 e 14 novembre.
• Purpose è ancora il tema centrale, anche deIl’evento 2024. Talmente importante per le organizzazioni da richiedere un affondo. Determinare lo scopo è il punto di partenza per l’organizzazione, è il motore che indica la strada da seguire e fissa gli obiettivi per il futuro. David Rowan lo speaker di apertura dei lavori, Business Transformation: il tema.
• Presenze di particolare spicco Mario Draghi, Simon Sinek. Hertz partecipa a questa edizione con un obiettivo preciso: ispirare il suo team, imparare dai leader più incisivi, dalla loro esperienza e dai loro interventi sui temi al centro della due giorni di networking. Crisis Management & Decision Making, AI Intelligenza Artificiale, Diversity & Inclusion, Innovazione, Talent, Business Transformation, High Performance, e la Creatività di Welby Altidor, il visionario ex direttore artistico del Cirque du Soleil che chiuderà l’edizione 2024.
• Hertz Italia interviene in questo importante momento di confronto concentrandosi sui temi di Innovation presentato da Tony Fadell, il “padre dell’iPod” e Strategy con Marco Bertini docente universitario e una delle autorità di spicco nel campo delle strategie per la creazione e il mantenimento del revenue.
Hertz Italia riconferma la sua presenza al World Business Forum che si terrà al MICO di Milano il 13 e 14 novembre. Un appuntamento che mette al centro i temi di maggiore attualità e i personaggi che nella loro esperienza hanno maggiormente incarnato questi valori. Al centro della scena Leadership e Purpose, che per la nuova edizione diventa Purpose+, e che per la sua complessità richiede un maggiore approfondimento.
Hertz rinnova la partnership e il suo interesse ad approfondire temi salienti per lo sviluppo della comunità e del business e per portare la sua visione all’appuntamento dove il confronto sarà come sempre di alto livello. Un’opportunità per imparare dall’esperienza di grandi leader e cogliere l’essenza della “trasformazione della leadership”.
Molti i nomi di spicco in questa edizione, da Mario Draghi a Simon Sinek e ancora tanti i temi trattati: Crisis Management & Decision Making, AI Intelligenza Artificiale, Diversity & Inclusion, Innovazione, Talent, Business Transformation, High Performance, senza trascurare la Creatività che quest’anno affida a Welby Altidor, il visionario ex direttore artistico del Cirque du Soleil, la chiusura della due giorni di lavori.
Hertz anche quest’anno ha voluto portare il suo contributo a questo importante momento di condivisione con la volontà di focalizzare l’attenzione su due temi: Innovazione e Strategia, aspetti che pone al centro e considera strettamente correlati tra loro e determinanti per lo sviluppo del business, soprattutto in una fase storica in cui il mondo avanza ad una velocità incredibile.
Massimo Scantamburlo, nuovo AD di Hertz in Italia ha commentato con queste parole: ”Rinnoviamo la nostra partecipazione al WOBI con grande entusiasmo. Sarà un concentrato di stimoli e di spunti di altissimo livello. Quest’anno abbiamo deciso di cavalcare due temi, quello dell’Innovation, sessione trattata da Tony FadeIl che avrò l’onore di introdurre e quello della Strategy, affidato a Marco Bertini, una delle maggiori autorità su questo tema. L’innovazione è di sicuro il driver che ha caratterizzato i 106 anni di storia globale di Hertz, e i 64 anni di presenza nel nostro paese. L’innovazione è nel DNA di Hertz, siamo convinti che l’innovazione sia un elemento chiave per migliorare la vita delle persone. Pensiamo all’intermodalità che grazie all’innovazione ci permette di offrire oggi a ognuno dei nostri Ospiti il mezzo giusto al momento giusto e per la durata che gli occorre, da un’ora all’intera giornata, fino a trenta giorni e più. Migliorare la vita delle persone, questo è il nostro purpose. E poi la Strategia che in questa edizione è introdotta da Marco Bertini, una riconosciuta autorità in questo campo. Il nostro business si sta trasformando velocemente e noi cavalchiamo il processo di trasformazione che è in atto grazie agli strumenti sempre più innovativi di cui ci dotiamo e grazie alla flessibilità che caratterizza la nostra organizzazione, ma alla base della sostenibilità del business occorre strategia ed è necessario che essa sia inserita in un quadro di riferimento che la trasformi in crescita dell’organizzazione e del business. Questo è il paradigma alla base della visione di Bertini e anche la nostra, al centro il cliente, esattamente come fa Hertz che con l’innovazione vende valore ai propri Ospiti.”.
Innovazione e Strategia dunque sono per Hertz le chiavi per la sostenibilità del business, per una crescita costante, per migliorare la mobilità delle persone.
Mobilità è anche libertà e offrire la migliore esperienza di viaggio rappresenta uno degli obiettivi principali di Hertz.
23 Ottobre 2024LoadWAY: sistema di pesatura automatica per i Veicoli Commerciali Leggeri
Il sistema di pesatura WAY rappresenta una rivoluzione nel monitoraggio del carico per i veicoli commerciali leggeri. Grazie all’integrazione di sensori avanzati e di una piattaforma centralizzata, WAY garantisce la sicurezza stradale, l’ottimizzazione del trasporto e il rispetto delle normative vigenti.
** Sovraccarico dei furgoni: un pericolo invisibile tra sanzioni e sicurezza stradale**
Il trasporto di attrezzature e materiali su furgoni presenta diverse criticità legate al carico. Spesso, infatti, i veicoli vengono sovraccaricati a causa della mancata percezione del peso da parte degli operatori durante le operazioni di stivaggio. Questo comporta non solo il rischio di sanzioni amministrative, ma anche un’usura accelerata di componenti fondamentali del veicolo come motore, ammortizzatori, pneumatici e freni. Inoltre, il sovraccarico aumenta significativamente il rischio di incidenti, dato che i sistemi frenanti risultano meno efficienti e gli spazi di frenata si allungano.
**Normativa sul peso dei veicoli**
La regolamentazione del peso dei veicoli è disciplinata dall’Articolo 167 del Codice della Strada. Secondo questa normativa, i veicoli a motore non possono superare la massa complessiva indicata sulla carta di circolazione. Le sanzioni variano in base alla percentuale di sovraccarico e alla massa del veicolo, con misure severe per eccedenze significative. Inoltre, è previsto che, in caso di sovraccarico oltre il dieci per cento, il viaggio possa continuare solo dopo la riduzione del carico entro i limiti consentiti.
**La Soluzione WAY: sensori di peso e black box integrata**
LoadWAY è una soluzione innovativa che integra la black box con sensori di peso certificati E1 e CE. Questo sistema permette di misurare e monitorare costantemente la massa del carico dei furgoni, evitando il superamento dei limiti di tolleranza e attivando allarmi in caso di sovraccarico. I sensori posizionati sulle sospensioni del veicolo registrano le deformazioni dovute al peso, dati che vengono elaborati da una centralina e trasmessi alla black box. In caso di sovraccarico, vengono generati segnali acustici e visivi per allertare l’autista e il personale addetto. LoadWAY si integra nativamente con l’intero ecosistema di soluzioni IoT della piattaforma in cloud WAY4WEB. Questa combinazione permette una gestione centralizzata e sinergica di tutte le funzionalità, garantendo un monitoraggio continuo e in tempo reale del peso del carico. WAY4WEB offre una suite completa di servizi aggiuntivi, come la raccolta dati di telemetria, l’identificazione dell’autista e l’antifurto intelligente, che operano in perfetta armonia con LoadWAY. Questa sinergia non solo ottimizza le operazioni logistiche, ma migliora anche la sicurezza e l’efficienza dei veicoli commerciali leggeri.
**I plus del sistema LoadWAY**
Il sistema LoadWAY svolge diverse funzionalità chiave che contribuiscono alla sua efficacia e utilità. Genera e gestisce allarmi di carico e sovraccarico, consentendo l’impostazione di valori soglia e tolleranze specifiche che attivano gli allarmi stessi. Inoltre, il sistema monitora continuamente il peso del carico, permettendo verifiche multiple quotidiane per garantire la conformità ai limiti consentiti. L’integrazione con la black box è fondamentale per la raccolta di dati telemetrici e la localizzazione del veicolo, facilitando la gestione del carico e aumentando la sicurezza. In caso di necessità, il sistema può anche prevedere il blocco del motore, migliorando ulteriormente la sicurezza del veicolo.
“L’adozione del sistema di pesatura automatico di WAY comporta numerosi vantaggi” spiega Giorgia Pironi, Responabile Marketing di WAY. “In primo luogo, garantisce la sicurezza stradale verificando costantemente il peso del carico e riducendo il rischio di incidenti legati al sovraccarico. Inoltre, migliora l’efficienza operativa attraverso il monitoraggio in tempo reale del peso, ottimizzando le operazioni di carico e scarico. Rispetta pienamente la normativa vigente, aiutando le aziende a evitare le sanzioni amministrative. L’integrazione con altri servizi WAY consente un controllo capillare sui veicoli e le merci, combinando il monitoraggio del peso con altre funzioni come il controllo delle aperture del vano di carico e l’identificazione dell’autista”.
23 Ottobre 2024Aniasa, Noleggio veicoli: 3° trimestre con il freno
23 Ottobre 2024Noleggio lungo termine
23 Ottobre 2024Geotab presenta nuove soluzioni per la sostenibilità delle flotte
Approfondimenti analitici basati sui dati per ridurre i costi, migliorare le prestazioni e garantire la conformità alle normative
In risposta all’impatto che il settore dei trasporti, uno dei principali responsabili delle emissioni di gas serra a livello globale, ha sul cambiamento climatico, Geotab – leader globale nelle soluzioni per il trasporto connesso, ha presentato durante l’evento Mobility Connect di Milano una suite completa di soluzioni orientate alla sostenibilità delle flotte e guidate dai dati, che mirano a rispondere alle sfide sulla decarbonizzazione, la gestione dei costi e il miglioramento delle prestazioni - incluso il Report sulle emissioni di gas serra con metodo di calcolo certificato da TÜV Rheinland.
“Il cambiamento climatico è un problema urgente e in Geotab sappiamo che non si può gestire ciò che non viene misurato. Per questo le nostre soluzioni per la sostenibilità delle flotte offrono insight precisi per monitorare le emissioni e il consumo di carburante, e per gestire la ricarica dei veicoli elettrici, la reportistica e la conformità, oltre a facilitare la definizione degli obiettivi futuri,” ha dichiarato Edward Kulperger, Senior Vice President Europe di Geotab. “Per far fronte all’evoluzione del settore dei trasporti e delle sue esigenze, Geotab sta sviluppando gli strumenti e le soluzioni necessari per ottemperare alle normative e favorire la crescita aziendale.”
Le soluzioni integrate nella piattaforma MyGeotab® presentate oggi includono:
Centro per la Sostenibilità di Geotab - Ottimizzazione del carburante, risparmio energetico e miglioramento delle prestazioni
Il Centro per la Sostenibilità di Geotab fornisce utili approfondimenti analitici e individua le opportunità per la riduzione delle emissioni, favorendo il risparmio energetico e di carburante, nonché l’ottimizzazione delle prestazioni. Disponibile all’interno della piattaforma MyGeotab, questo modulo specializzato sulla sostenibilità consente alle flotte di tracciare il proprio impatto ambientale e di identificare le opzioni per ridurlo, attraverso la diminuzione dei tempi di sosta a motore acceso e l’adozione dei veicoli elettrici. Inoltre, permette di monitorare sia le emissioni risparmiate sia quelle prodotte e il carburante risparmiato, identificando ulteriori opportunità di ottimizzazione e soluzioni per l’elettrificazione.
Metodo di calcolo delle emissioni di gas serra certificato da TÜV - Incrementare la trasparenza e l’accuratezza del reporting
Oltre 50.000 aziende europee e altre 10.000 a livello internazionale dovranno presentare report sulla sostenibilità in linea con quanto richiesto dalla direttiva CSRD. L’accesso a dati accurati e affidabili è fondamentale per il processo di divulgazione e di adeguamento alla normativa.
Il Report sulle emissioni di gas serra di Geotab offre un metodo affidabile per monitorare le emissioni di gas serra (GHG) dei veicoli di una flotta, automatizzando il calcolo degli equivalenti di anidride carbonica (CO2-eq). TÜV Rheinland ha certificato il metodo di calcolo della produzione di CO2 del Report sulle emissioni di gas serra di Geotab per la misurazione delle emissioni Scope 1 dei veicoli 1. Grazie alla telematica, le aziende possono quindi ottenere dati precisi e in near real-time sulle emissioni dei veicoli, evitando l’incertezza legata alla raccolta manuale dei dati e il rischio di errore umano.
Il report supporta la conformità al quadro normativo della CSRD (ESRS E1). Per semplificare la compliance, le analisi possono essere generate in linea con i principali quadri di rendicontazione ESG, come CDP e SBTi (Science Based Targets initiative).
Analisi di sostenibilità dei veicoli elettrici (EVSA) – Uno strumento aggiornato per facilitare la transizione all’elettrico
L’adozione di mezzi elettrici può rappresentare una decisione complessa per le flotte. L’ EVSA di Geotab aiuta le aziende a costruire un modello di business per l’elettrificazione, fornendo una chiara visione degli impatti ambientali ed economici, basata su dati reali. L’ultima versione include il rilevamento automatico della tipologia di veicolo per facilitare la selezione e il confronto tra i modelli.
L’EVSA di Geotab elabora un piano personalizzato per l’elettrificazione della flotta, considerando l’idoneità dei veicoli da sostituire in base alle esigenze in termini di prestazioni, alle preferenze relative ai modelli/alle marche e alla disponibilità di stazioni di ricarica. Questo strumento innovativo, premiato come “Sustainability Product of the Year” e con il SEAL Business Sustainability Award 2024, consente alle flotte di prendere decisioni consapevoli riguardo alla transizione verso l’elettrico.
Sistema di monitoraggio della ricarica - Veicoli elettrici pronti quando necessario
Per aumentare la diffusione dei mezzi a propulsione elettrica e amplificare gli impatti positivi della decarbonizzazione, è necessario disporre di strumenti efficaci per la gestione della ricarica, oltre che di dati di alta qualità. Grazie al Sistema di monitoraggio della ricarica dei veicoli elettrici di Geotab, le flotte possono ottenere una panoramica completa dello stato di carica dei propri mezzi, utilizzando funzionalità di avviso per accertarsi che siano pronti all’uso quando necessario. Ottimizzare la ricarica è essenziale per migliorare l’efficienza, ridurre i costi del carburante e massimizzare i benefici operativi dell’elettrificazione.
Una nuova indagine condotta da Geotab tra i fleet manager europei ha rivelato che la maggior parte è fiduciosa di riuscire a raggiungere degli obiettivi di contenimento delle emissioni nei tempi previsti (44,5%) o addirittura in anticipo sulla scadenza (31%). Tuttavia, i dati sulla produzione di CO2 risultano tra le metriche meno considerate (29%) dagli intervistati che hanno adottato soluzioni di telematica. Con queste nuove soluzioni, le flotte potranno concentrare al meglio i propri sforzi di sostenibilità, assicurando che tempo e risorse siano investiti nelle aree più impattanti per il raggiungimento degli obiettivi.
23 Ottobre 2024Fiscalità sull’auto, ANIASA: “modello da rivedere, basato esclusivamente sulla proprietà del bene”
La fiscalità che oggi grava sull’auto è totalmente focalizzata sulla proprietà del bene e non tiene conto dell’evoluzione da tempo in atto nella mobilità, sempre più orientata all’uso, a partire dagli oltre 1,3 milioni di veicoli a noleggio che ogni anno percorrono 31 miliardi di km. Il contributo del settore del noleggio alle casse statali, provinciali e comunali oggi supera i 2,6 miliardi di euro.
Sono questi i principali dati e le conclusioni che emergono dall’analisi realizzata da ANIASA, l’Associazione che all’interno di Confindustria rappresenta il settore dei servizi di mobilità, sul contributo fiscale del settore del noleggio veicoli alle casse dello Stato e delle diverse istituzioni locali.
Le attività di noleggio veicoli hanno vissuto negli ultimi anni una consistente crescita, entrando gradualmente negli usi e costumi di un numero crescente di aziende e privati. Queste attività producono ogni anno 1,5 miliardi di gettito di IVA e 1,1 miliardi di imposte locali, tra tassa automobilistica regionale (nota come bollo), imposta provinciale di trascrizione (IPT) e altri oneri amministrativi.
Un totale di 2,6 miliardi di euro che riforniscono con regolarità le casse dello Stato, delle Regioni e delle Province. A ciò si aggiungono per l’erario ulteriori 70 milioni derivanti da imposta di bollo e adempimenti con le PA nei pagamenti.
Il settore oggi rappresenta un attore strategico per la mobilità aziendale, turistica e cittadina del nostro Paese e per l’industria automotive (quasi 1 vettura immatricolata su 3 è a noleggio), ma funge anche da promotore di correttezza e di emersione fiscale, rendendo i soggetti con cui opera “contribuenti virtuosi”. L’applicazione della normativa fiscale prevista per il noleggio, infatti, diffonde via via nella filiera una correttezza di comportamento con piena trasparenza e tracciabilità delle operazioni effettuate, a partire dalla attività di manutenzione e in tutte le fasi di vita del veicolo.
“Una maggiore diffusione del noleggio nella nostra società, specialmente tra gli utenti privati”, osserva il Presidente ANIASA Alberto Viano, “avrebbe forti vantaggi in termini di sostegno al mercato dell’auto, di velocizzazione della transizione ecologica del nostro parco circolante con riduzione delle emissioni di CO2, e, non ultimo, di spinta all’emersione fiscale”.
Sebbene oggi quasi un’auto nuova su tre sia immatricolata a noleggio e in circolazione ci siano oltre 1 milione e 300mila veicoli a nolo, il modello tributario è tuttavia ancorato a un modello di mobilità dello scorso secolo, totalmente focalizzato sulla proprietà.
La normativa del bollo auto, ma anche dell’imposta provinciale di trascrizione, non considera che la circolazione dei veicoli a noleggio, seppure immatricolati per la maggior parte in poche province, avvenga invece, per loro natura, su tutto il territorio nazionale. Senza contare che questi veicoli possono essere utilizzati da soggetti con differenti residenze o sede legali.
Anche in considerazione di questi elementi e in piena attuazione dei principi del federalismo fiscale, ANIASA da tempo propone di configurare per i veicoli immatricolati ad uso noleggio un regime speciale, con versamento degli importi relativi al bollo ad unico soggetto nazionale percettore e gestore di tutti i dati e dei pagamenti, con successiva ripartizione tra gli enti locali in relazione ai parametri individuati dalle Regioni.
Progetto semplice, senza costi ed appesantimenti burocratici, con certezza dei pagamenti. Peccato che, a causa di differenti interessi, le Regioni maggiormente interessate preferiscano continuare con un meccanismo di complicazione gestionale per le aziende del settore, in netto contrasto con il più volte declamato tema della “semplificazione amministrativa”.
Basti pensare al meccanismo di calcolo del bollo in base alla residenza del locatario, che, come noto, durante la vita utile di un’auto presso le società di noleggio cambia più volte. Oltretutto correndo dietro alle differenti tariffazioni delle Regioni e Province autonome.
Un sistema come quello indicato dall’Associazione garantirebbe a tutte le PA una partecipazione alle risorse finanziarie derivanti dal noleggio, che così contribuirebbero, tra l’altro, alla manutenzione di tutte le strade percorse dalla propria flotta e non solo a quelle di determinati enti locali.
Si porrebbe così fine ad un inutile e controproducente contenzioso tributario sull’applicazione di aspetti di una normativa ormai obsoleta, che quasi sempre, con sentenze delle Corti di Giustizia Tributaria di primo e secondo grado, vede alcune Regioni soccombenti.
“La legge delega per la riforma fiscale approvata dal Parlamento lo scorso anno prevede il riordino delle tasse auto anche nell’ottica di razionalizzazione e semplificazione del prelievo. Il decreto attuativo è in cantiere ed è occasione per rivedere le obsolete e complicate norme che dal 1953 disciplinano il bollo auto. Diventa quanto mai opportuno uno studio con i vari Enti di riferimento, per valutare miglioramenti ed innovazioni della normativa, oggi basata essenzialmente sul concetto di proprietà, via via sostituito da quello di utilizzo del bene. La centralizzazione del pagamento e la contestuale devoluzione alle singole regioni in base a fattori stabiliti dalle stesse istituzioni semplificherebbero gli adempimenti e garantirebbero a tutte le PA flussi di risorse regolari senza comportare alcuna riduzione del gettito”, conclude il Presidente Viano.
23 Ottobre 2024Ancora in calo le immatricolazioni
Auto: Europa occidentale -4,2% in settembre
In settembre le immatricolazioni di autovetture in Europa Occidentale (UE+EFTA+UK) hanno toccato quota 1.118.083 con un calo del 4,2% rispetto a settembre 2023 e del 13% rispetto al livello ante-crisi, cioè al livello di settembre 2019. Dopo il calo del 16,5% di agosto, il dato di settembre indica che vi è stato un discreto recupero dovuto ad un rimbalzo delle vendite di auto elettriche che hanno recuperato parte del crollo di agosto (-36%) e ciò grazie a politiche particolarmente aggressive nel Regno Unito con sconti “senza precedenti” da parte dei venditori ed anche sul mercato spagnolo che pure ha beneficiato di sconti molto elevati da parte dei rivenditori. Il consuntivo dei primi nove mesi dell’anno dell’area si è chiuso con 9.779.605 immatricolazioni con una crescita dell’1% sullo stesso periodo del 2023, ma con un calo di ben il 20,5% sulla situazione ante-crisi (gennaio-settembre 2019) e con prospettive non positive.
All’interno dell’area si registrano situazioni piuttosto differenziate. Il mercato più importante, quello della Germania, in settembre ha fatto registrare un calo del 7%. Negli altri quattro mercati, che insieme alla Germania si aggiudicano il 70% delle immatricolazioni, il risultato peggiore lo ha fatto registrare la Francia (-11,1%), seguita dall’Italia (-10,7%), mentre in positivo hanno chiuso il Regno Unito (+1%) e la Spagna (+6,3%) grazie all’apporto delle vendite di auto elettriche fortemente incentivate di cui si è detto più sopra.
Si conferma praticamente in tutti i mercati nazionali dell’area che le vendite sono sostenute soprattutto dalla domanda delle aziende che si mantiene moderatamente tonica in quanto le aziende restano in grado di acquistare auto nonostante i forti aumenti di prezzi degli ultimi anni. In sofferenza invece, un po’ ovunque, la domanda dei privati in quanto stipendi e salari non hanno ancora recuperato la forte inflazione degli ultimi anni.
E’ del tutto evidente che il nodo da sciogliere per il ritorno del mercato dell’auto nell’Europa Occidentale alla normalità, oltre al recupero del potere di acquisto delle persone, è quello della transizione energetica. Secondo André Schmidt, presidente dell’associazione VDIK (produttori auto tedeschi), per uno sviluppo della mobilità elettrica occorre una massiccia espansione delle infrastrutture di ricarica, una riduzione del prezzo di ricarica dell’elettricità e agevolazioni per l’acquisto di automobili, mentre controproducenti, sempre secondo Schmidt, sono i dazi sulle importazioni di auto elettriche dalla Cina perché le contromisure delle autorità cinesi penalizzerebbero fortemente le esportazioni in Cina.
Secondo Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor, è comunque indispensabile che l’Unione Europea ridefinisca al più presto la sua politica per la transizione energetica nell’auto partendo da presupposti razionali e non ideologici, senza penalizzare il settore dell’auto e distribuendo i costi della transizione in funzione della capacità contributiva delle persone e dei soggetti economici.
Fonte: Centro Studi Promotor
23 Ottobre 2024Auto, in calo il mercato del noleggio
Corriere della Sera
22 Ottobre 2024Noleggio auto, sempre più italiani scelgono quello a lungo termine
21 Ottobre 2024Il settore del noleggio veicoli cresce stabilmente
21 Ottobre 2024Noleggio veicoli: immatricolazioni in frenata nel terzo trimestre
18 Ottobre 2024Frenano le immatricolazioni a noleggio
Canale Italia
17 Ottobre 2024ANIASA 17 ottobre 2024
17 Ottobre 2024Indagine Geotab: l’81% dei fleet manager si fida del potere dei dati, ma la metà chiede strumenti basati sull’AI e un accesso più rapido agli
Se efficientare i costi è oggi una priorità comune per tutte le aziende, le organizzazioni con flotte di piccole e medie dimensioni sono in ritardo sull’adozione di soluzioni per migliorare la sostenibilità delle attività operative
• L’81% degli intervistati a livello europeo (e l’89% degli italiani) si affida agli approfondimenti analitici per prendere decisioni strategiche, ma solo il 26% ritiene di disporre di tutti i dati necessari per ottenere insight di valore. Oltre un terzo (37%) avrebbe bisogno di dati più estesi, mentre il 18% ritiene che i dati già utilizzati non siano sufficientemente affidabili
• I principali motivi per cui i dati dei veicoli vengono utilizzati sono migliorare l’efficienza (64%), pianificare in anticipo la manutenzione (43%), valutare la sicurezza della flotta (42%) e identificare i percorsi più efficaci (42%)
• Lo studio rileva differenze nelle priorità delle aziende basate nei differenti Paesi: l’Italia (51%) e i Paesi Bassi (47%) si concentrano sulla sicurezza della flotta, mentre Regno Unito (57%) e Francia (48%) sulla manutenzione
• Le realtà più grandi utilizzano maggiormente le soluzioni per il fleet management, che vengono scelte dal 91,5% delle flotte con 50-499 veicoli (contro il 78% delle flotte con 5-49 veicoli)
• I vantaggi offerti dagli insight basati sui dati non vengono pienamente colti a causa della mancanza di interoperabilità e di coordinamento tra i sistemi aziendali, segnalata in particolare dalle aziende di grandi dimensioni (50% delle flotte con 50-999 veicoli)
• Migliorare la sostenibilità non brilla tra i motivi per cui i dati delle flotte vengono attualmente sfruttati: solo il 34% dei fleet manager li usa per raggiungere gli obiettivi ambientali. L’utilizzo è tuttavia maggiore tra le flotte più grandi (il 53% delle flotte con 500-4999 veicoli analizza abitualmente i dati sulle emissioni di CO2, contro il 29% del totale)
• L’Intelligenza Artificiale è osservata con cautela: il 40% del campione ritiene che, se da un lato semplificherà l’analisi dei dati, dall’altro aggiungerà anche livelli di complessità. I fleet manager italiani sono però particolarmente ottimisti: il 60% (contro il 51% del totale) ritiene che l’AI semplificherà e velocizzerà l’accesso ai dati
I dati sono fondamentali per consentire una migliore gestione dei costi, delle prestazioni e della sicurezza, ma devono ancora essere sfruttati appieno per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità. È quanto emerge dall’indagine “Trusted data insights: what are your vehicles telling you?”, condotta a livello europeo da Geotab – leader globale nelle soluzioni per il trasporto connesso.
Lo studio, presentato in vista del Mobility Connect 2024, il principale evento europeo di Geotab che si terrà il 22 ottobre a Milano, ha interrogato fleet manager basati in Francia, Germania, Irlanda, Italia, Paesi Bassi, Spagna e Regno Unito con l’obiettivo di valutare il livello di maturità delle aziende in termini di utilizzo dei dati, identificando al contempo le potenziali sfide e aree di miglioramento.
“In un mondo in cui la quantità dei dati raccolti aumenta quotidianamente, è fondamentale che la maggior parte delle aziende possa affidarvisi per ottenere un reale impatto nel business. Il potere dei dati può essere ulteriormente rafforzato grazie a strumenti avanzati come l’Intelligenza Artificiale e le elaborazioni analitiche. Considerando che il settore della mobilità continuerà a dover affrontare importanti sfide associate a sicurezza, sostenibilità e prestazioni operative, saper sfruttare al meglio i dati si confermerà fondamentale”, ha dichiarato Edward Kulperger, Senior Vice President di Geotab EMEA.
Uno sguardo sull’Italia
Il campione coinvolto per lo studio riflette lo scenario del nostro Paese, che vede una netta prevalenza di flotte di piccole dimensioni: oltre la metà (57%) degli intervistati italiani gestisce infatti parchi mezzi da 5 a 49 veicoli.
Al netto della preponderanza delle piccole e medie imprese, il livello di maturità del mercato della telematica in Italia risulta elevato, con quasi 9 fleet manager su 10 (89%) che si affidano agli approfondimenti analitici per prendere decisioni strategiche. E, tra chi ancora non lo fa, ben il 57% è convinto che questo tipo di informazioni sia fondamentale, ma la mancanza di interoperabilità e di coordinamento dei sistemi aziendali impedisca di sfruttarle (a livello europeo, la percentuale scende al 34%).
Ottimizzare i processi risulta essere cruciale per i fleet manager italiani: oltre 7 su 10 (71%) guardano ai dati innanzitutto per migliorare l’efficienza, contro una media europea del 64%.
Focus sull’efficienza
Che si tratti di ottimizzare i costi (55%) o di migliorare la gestione della gestione operativa (45%), a livello europeo i dati vengono utilizzati principalmente per ottimizzare le prestazioni. Allo stesso modo, vengono attentamente monitorate le informazioni relative al consumo di carburante (71%), con picchi del 79% e del 74% in Paesi come il Regno Unito e l’Irlanda.
La crescente adozione di soluzioni basate sui dati per la gestione delle flotte è quindi strettamente correlata alla riduzione dei costi e al miglioramento delle prestazioni, che risulta di fatto in linea con l’attuale scenario di business.
Inoltre, nell’adottare strategie per la raccolta dei dati, i fleet manager guardano in particolare ad aspetti quali la gestione in tempo reale (55%), la semplificazione nel raggiungere la conformità normativa (47%), la coerenza tra set di dati e fonti differenti (45%) e la trasparenza dei processi (40%).
La sostenibilità resta inesplorata
Se l’efficienza è la priorità principale, in Europa il miglioramento della sostenibilità non sembra ancora essere in cima all’agenda. Per gli utilizzatori delle soluzioni di telematica, i dati relativi alle emissioni di CO2 sono infatti tra le metriche meno considerate e, parallelamente, gli aspetti legati alla sostenibilità sono i benefici meno osservati.
Del resto, l’impatto ambientale non sembra essere una preoccupazione pressante: la maggior parte dei fleet manager ritiene che gli obiettivi di contenimento delle emissioni della propria organizzazione possano essere raggiunti in tempo (44,5%) o addirittura prima della data prefissata (31%).
La ricerca evidenzia quindi come per le aziende sia ancora necessario dare la giusta importanza alla sostenibilità, integrando maggiormente il monitoraggio delle emissioni di CO2 nei sistemi di gestione delle flotte.
“Con l’inasprimento delle normative per la riduzione delle emissioni, in particolare in Europa, le aziende dovranno sfruttare i dati a loro disposizione in ottica di reporting e conformità. Il ruolo dei fornitori di telematica non è solo quello di offrire soluzioni all’avanguardia per la raccolta e la comprensione dei dati, ma anche di supportare i fleet manager nel loro percorso verso la sostenibilità, educandoli alle sfide del futuro”, ha aggiunto Kulperger.
La strada verso l’innovazione passa per l’Intelligenza Artificiale
Lo studio ha evidenziato che strumenti più avanzati (49%), un accesso più rapido ai dati (47%) e una reportistica semplificata (46%) consentirebbero ai gestori delle flotte di sfruttare meglio gli insight basati sui dati.
L’Intelligenza Artificiale è apprezzata ma non del tutto compresa. Il 51% degli intervistati ritiene che l’AI migliorerà la capacità di accedere ai dati in modo semplice e rapido per ottenere informazioni utili. Allo stesso tempo, però, il 40% del campione ritiene che aggiungerà anche livelli di complessità.
Le aziende più grandi sembrano però essere più ottimiste nei confronti dell’AI: la percentuale di chi ritiene che semplificherà l’accesso ai dati sale al 64% per le flotte con 500-4999 veicoli.
È inoltre interessante notare che i livelli di fiducia nei confronti dell’AI variano a seconda dell’area geografica. Maggiore fiducia è stata espressa in Francia (64%), Italia (60%) e Paesi Bassi (59%), mentre gli intervistati di Regno Unito (32%) e Irlanda (43%) sono più scettici. Spagna (52%) e Germania (51%) si collocano nel mezzo.
Il potenziale dell’Intelligenza Artificiale per fornire informazioni preziose basate sui dati può comunque essere significativo, poiché può migliorare la facilità d’uso delle soluzioni di telematica, consentendo di ottimizzare il processo decisionale e perfezionare i risultati.
La sicurezza si conferma una priorità fondamentale
Il 42% degli intervistati sfrutta i dati relativi alle flotte per valutare la sicurezza. Questo dato varia, tuttavia, a seconda delle dimensioni del parco mezzi: le flotte di medie (50-499 veicoli) e grandi dimensioni (500-4999 veicoli) impiegano maggiormente i dati per motivi di sicurezza, con una media rispettivamente del 51% e del 47%.
Inoltre, il 43% dei fleet manager utilizza i dati telematici anche per monitorare il comportamento dei conducenti, con alcune variazioni tra i Paesi: Germania (54%), Spagna (47%), Paesi Bassi (44%), Italia (42%), Regno Unito (40%), Irlanda (36%).
Se da un lato gli approfondimenti analitici si rivelano utili per affrontare le problematiche legate alla sicurezza, dall’altro è necessario considerare anche alcuni aspetti legati alla privacy e alla protezione dei dati, tanto che il 49% degli intervistati ritiene che, su questo fronte, il settore debba ancora risolvere alcune problematiche.
Nel complesso, la ricerca mostra che gli insight basati sui dati possono concretamente migliorare la gestione dei costi, le prestazioni e la sicurezza delle flotte. Sebbene l’adozione di soluzioni di telematica sia in aumento, permangono sfide relative all’accesso ai dati, nonché un approccio cauto all’AI e la necessità di sfruttare maggiormente questo tipo di informazioni per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità.
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15 Ottobre 2024Hertz Italia annuncia cambi al vertice.
Massimo Scantamburlo nuovo AD di Hertz Italia. Massimiliano Archiapatti passa il testimone e prosegue il suo percorso in Europa con l’incarico di Vice President Operations Europe.
Hertz annuncia cambi al vertice che prevedono il passaggio di testimone da Massimiliano Archiapatti, che prosegue il suo percorso professionale in azienda con il ruolo di Vice President Operations Europe, a Massimo Scantamburlo, che a partire dal mese corrente guiderà la filiale italiana.
Massimo Scantamburlo ha iniziato il suo percorso in Hertz Italia nel 2013 come Sales Director con la responsabilità di tutte le attività dell’area commerciale, dove ha portato un importante contributo al successo aziendale e ha allo sviluppo delle attività di Hertz Italia nell’area B2B, consolidando la posizione dell’azienda di leader nelle corporate sales, nel noleggio dei veicoli commerciali e dei servizi ancillari. Ha inoltre portato risultati significativi nello sviluppo delle partnership commerciali con i maggiori player della Grande Distribuzione e nei servizi B2B e B2BC come il servizio di sharing Hertz 24/7.
Prima dell’arrivo in Hertz, Massimo Scantamburlo ha ricoperto ruoli chiave in organizzazioni del settore automotive come i dodici anni in Mazda Motor Italy SpA in posizioni crescenti di Sales Director, Marketing Director e Customer Service Director. Prima di allora aveva ricoperto per cinque anni posizioni nel management dell’allora FIAT Auto SpA.
La grande esperienza di Massimo Scantamburlo nel business automotive e la profonda conoscenza del settore e del mercato italiano rappresentano per Hertz una preziosa risorsa. Scantamburlo manterrà ad interim l’attuale ruolo di Sales Director fino alla nomina del suo successore.
Massimo Scantamburlo ha commentato il nuovo incarico con queste parole: ”Sono estremamente grato all’azienda per questa opportunità, soprattutto in un contesto di grande continuità. Sono molto orgoglioso di far parte del Team Hertz, una ‘vera famiglia’ a cui sono fortemente legato e con la quale condivido l’ambizione di continuare a far crescere il nostro iconico Brand verso le nuove sfide che il mercato sempre più competitivo ci presenta. Vorrei ringraziare tutti i colleghi che ogni giorno sono al mio fianco e la cui fiducia mi darà ancora più energia e determinazione. Infine, ringrazio Massimiliano Archiapatti per gli anni di illuminata Leadership che - oltre agli evidenti risultati di Business – hanno forgiato quella cultura unica e trasversale che porta tutta l’organizzazione a rapportarsi e pensare a coloro che usufruiscono dei nostri servizi di mobilità non come clienti, bensì come “Ospiti“; una distinzione per nulla sottile e della quale tutta Hertz Italia va fiera.”
Massimiliano Archiapatti nel nuovo ruolo di Vice President Operations Europe ha commentato: ”Massimo è un grande professionista - nel corso degli anni abbiamo lavorato insieme su temi chiave, raggiungendo traguardi record. Sono quindi particolarmente lieto di passare a lui il testimone nella certezza che saprà portare grandi risultati e gestire al meglio le nuove sfide del mercato. Un grande in bocca al lupo quindi a lui e a tutta la Squadra Hertz in Italia con cui ho condiviso un intenso ed emozionante percorso ricco di grandi soddisfazioni”.
15 Ottobre 2024